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Cultura e spettacolo

Grazie a Google Art Project i capolavori artistici mondiali non hanno più segreti.

Martedì 01 Febbraio 2011 14:32


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Google Art Project Dopo un anno e mezzo di lavoro, tra accordi, studi, fotografie e digitalizzazioni, Google ha lanciato Google Art Project, mille capolavori d'arte in un clic, in collaborazione con 17 musei d'arte di tutto il mondo.

All'indirizzo www.googleartproject.com è possibile visitare in maniera virtuale i musei, passeggiando a 360 gradi come siamo abituati a fare da tempo con Street View sempre di Google.

Oltre 1000 opere d'arte sono state digitalizzate ad altissima risoluzione con dettagli praticamente impossibili da percepire ad occhio nudo. Il nostro Ministero dei beni artistici e culturali ha contribuito al progetto permettendo la riproduzione digitale della Galleria degli Uffizi a Firenze, da oggi ad esempio tutto il mondo potrà ammirare, come non è mai stato fatto prima, la meravigliosa Nascita di Venere del Botticelli.

"Gli ultimi vent'anni hanno trasformato e reso piu' democratico il mondo dell'arte: un migliore accesso ai musei in molti paesi e una proliferazione di opere civiche", queste le parole di Nelson Mattos, Vice President Engineering di Google. "Siamo entusiasti all'idea di avere collaborato con i piu' importanti musei del mondo per realizzare questa tecnologia allo stato dell'arte. Speriamo che ispiri persone di tutto il mondo ad avvicinarsi alle opere d'arte e ad esplorarle, anche nei loro dettagli piu' minuziosi".


 

NOMICOSECITTA': Napoli si racconta

Martedì 25 Gennaio 2011 17:33

NOMICOSECITTA': Napoli si racconta

Tanti nomi, tante cose, una città.  Una volta a settimana, per 5 settimane, si passeggia insieme come rito collettivo e pratica estetica. Nel cuore di Napoli, attraverso secoli di storia,  muovendoci tra le differenti geografie della città e tra le diverse nazionalità che la abitano guidati da artisti, scrittori, musicisti ed esperti per svelare realtà rimaste assopite negli sguardi di tutti i giorni.

19 Febbraio 2011 // Antonella Cilento scrittrice
26 Febbraio 2011 // 
Kaf & Cyop street artists
05 Marzo 2011 // 
Bianco-Valente artisti visivi
12 Marzo 2011 // 
Luciano Ferrara fotografo
19 Marzo 2011 // 
Daniele Sepe musicista

Per info: www.nomicosecitta.org

 

I Promessi Sposi alla prova di Giovanni Testori

Lunedì 24 Gennaio 2011 13:24



I promessi sposi alla prova

I Promessi Sposi alla prova di Giovanni Testori della Compagnia Sandro Lombardi e Federico Tiezzi, nella sua lunga tournéè italiana, è stato rappresentato al
Teatro Mercadante di Napoli dal 12 al 23 gennaio. Prossime tappe Cortona, Ravenna, Genova, Bologna, Roma.  

Sulla parte superiore di una scena grigia a due livelli dove campeggia un perentorio VIETATO FUMARE e, lateralmente, una modesta USCITA D'EMERGENZA si stagliano sagome grigie di attori seduti attorno ad un tavolo.
L'atmosfera è quella di un uggioso teatro di periferia dove una compagnia di guitti - piuttosto sgangherata nei mezzi e con un saccente capocomico tuttofare - si accinge ad una sfida immane: " Quel ramo del lago di Como "... Fin dalle prime battute "in prova" di un acerbo Renzo, si comprende che si tratta del tentativo di messinscena del capolavoro manzoniano, nella versione teatrale di Testori.
La Compagnia Sandro Lombardi e Federico Tiezzi (già Carrozzone e poi Magazzini Criminali), in produzione col Teatro Stabile della Toscana e di Torino, con "I Promesi Sposi alla prova" vuole pronunciare una parola sommessa nel frastuono retorico e finto delle celebrazioni dei centocinquanta anni dell'Unità d'Italia.


 

GRANDE FRATELLO 11 SQUALIFICHE E BESTEMMIE

Martedì 11 Gennaio 2011 14:12

Le bestemmie al grande fratello 11 Premettendo che i programmi televisivi vanno in onda in base all'audience e non all'edificabilità degli stessi e che ognuno è libero di guardare ciò che vuole, soprattutto grazie all'innumerevole quantità di canali. Questa edizione del GF non è nè meglio nè peggio di quelle che l'hanno preceduta. I partecipanti rappresentano mediamente la gioventù di oggi, disinibita, mediamente non acculturata, volgare ed in cerca di facile successo.

Quanto accaduto nella settimana dell'Epifania non è sicuramente edificabile, però è caratteristico della società attuale, nella quale determinate espressioni rappresentano più un modo di parlare ed un intercalare delle frasi che una vera è propria bestemmia.

Che poi una mezza frase detta in orario notturno, quando le persone normali e non pruriginose dormono, possa aver offeso la morale dei sedicenti cattolici, i quali però contemporaneamente accettano violenze verbali che non sfociano in rissa solo per paura di essere cacciati, possa portare alla squalifica dei concorrenti rasenta il ridicolo.

In una trasmissione che sdogana quasi tutti i tabù (vedi l'omosessualità) e che serve più che altro da trampolino di lancio per chi cerca facile fama in TV ed al cinema, si depreca la bestemmia e viene invece accettata la presenza di personaggi, anche in studio, che secondo la morale religiosa sarebbero addirittura scomunicati. Come mai?

Sembra proprio tutto molto tendenzioso.

RR

 

Salerno: al Tempio di Pomona, allestimento fotografico -L'Italia che Trema-

Giovedì 09 Dicembre 2010 13:33

L'Italia che trema al Tempio di pomona Dal 20 al 30 novembre scorso, nell’antica zona dell’Hortus Magnus a Salerno, si è tenuta una mostra fotografica per il trentennale del terremoto che, nel 1980 colpì Salerno e la sua provincia, segnandola sia per il dolore che per le successive vicende legate alle politiche di ricostruzione.

L’aula situata a sud della cattedrale, chiamata Tempio di Pomona, per la presenza in zona di un tempio di epoca romana, dedicato appunto al culto della dea della prosperità, è stato il suggestivo spazio che ha ospitato l’iniziativa.

In realtà il Tempio di Pomona è uno spazio caratterizzato da sei colonne romane, provenienti dal Capitolium di Paestum e risalenti al 196 a.C, il circostante, cioè l’alula medioevale è pressoché sterile, freddo, grigio, merito questo del precedente intervento di restauro avutosi negli anni passati, che ben ha saputo interpretare il concetto di non valorizzazione di un antico e importante pezzo di storia cittadina, il bellissimo pavimento grigio di marmo, che appiattisce il colonnato, invece di risaltarlo, i funghi che divorano le colonne, i tubolari situati tra arcata e arcata pensando di rendere una soluzione per esposizioni successive, rendono il tutto ancora più contemporaneo, fantastico è il soffitto, orditura di travi in calcestruzzo che simulano quelle di legno.

Questo il preambolo, di un antico spazio, che più che contenitore dovrebbe tendere verso il contenuto intrinseco, con il quale si sono dovuti confrontare gli allestitori della mostra fotografica, Pierluigi Di Bianco e Valeriano Forte.

 

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