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Cultura e spettacolo

Polemica Dj Aniceto vs Rocco siffredi

Giovedì 16 Aprile 2015 13:17


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Polemica Dj Aniceto vs Rocco siffrediSi riaccende la polemica tra dj Aniceto e Rocco Siffredi.
Il dj aniceto in passato è sempre stato polemico contro la partecipazione della porno star all'Isola dei famosi; ieri lo scontro ha ripreso vigore su twitter con uno scambio di battute al veleno.
Il Rocco nazionale intorno alle 11,20 di notte ha interpellato il dj dei sani valori chiedendo:

@djaniceto pensi ancora che io sia il demonio? ti sei messo d'accordo con la vento?

il dj, paladino dei sani valori per Piero Chiambretti prontamente ha risposto:

@RoccoSiffredi24 ce l'ho con chi ti fa intervenire in prima serata. Rappresenti un mondo che è' bisticciato con i più alti valori morali

e cosi è nato uno scontro, in gergo twitteriano 'catfight' che ha appassionato centinaia di fans delle due famose star dello spettacolo

Rocco Siffredi
@djaniceto sono solo barriere mentali anche io ho i miei valori, non dovresti discriminare nessuno e invece....

Dj Aniceto
. @RoccoSiffredi24 non so nemmeno se sei quello vero, ma non discrimino nessuno, giudico solo la tua attività professionale

Rocco Siffredi
@djaniceto anchio potrei giudicare la tua attività professionale che è al quanto discutibile, ma non lo faccio perchè ho umanità...

Dj Aniceto
. @RoccoSiffredi24 non so cosa ci sia di discutibile nel mettere due dischi e cercare di trasmettere sani valori alle persone

 

Discorsi alla nazione di Ascanio Celestini. La forza delle parole, portate in scena da un maestro del teatro di affabulazione, che svelano maschere, ombre e contraddizioni concepite dal potere autocratico

Lunedì 13 Aprile 2015 14:05

Discorsi alla nazione di Ascanio Celestini La forza delle parole, portate in scena da un maestro del teatro di affabulazione, che svelano maschere, ombre e contraddizioni concepite dal potere autocraticoUn aspirante tiranno che esorta i cittadini a eleggerlo “democraticamenteâ€, una nazione immaginaria precipitata in una guerra civile, un condominio abitato da persone immerse in infinite solitudini, che hanno più a che vedere con la disgregazione sociale che con una condizione esclusivamente intima, portate in scena, con la forza delle parole, da un maestro del teatro di narrazione.

Al Teatro Nuovo di Napoli arriva, mercoledì 15 aprile 2015 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 19) Ascanio Celestini con i suoi Discorsi alla nazione, che sveleranno le maschere, le ombre e le contraddizioni generate dal potere autocratico, in cerca di costante consenso e legittimazione.

Discorsi alla nazione, presentato da Fabbrica, si allontana dalla classica cifra affabulatoria dell’artista romano, che “costruisce†uno spettacolo diverso dai suoi precedenti lavori in grado di materializzare, pezzo dopo pezzo, una sorta di distopia, un prossimo futuro che potrebbe essere nostro, se non fosse per alcune surreali caratteristiche.

Celestini offre un’affilata analisi del linguaggio politico, quello quotidiano e quello dei personaggi pubblici (inquinato dalla quotidianità, dai cori da stadio e da chiacchiere da bar, nell’Italia berlusconiana e post-berlusconiana), adottando il meccanismo dell’identificazione e tratteggiando una geografia di valori politici allo sfascio e una profonda crisi di identità collettiva e individuale.

Discorsi alla nazione è un’analisi politica e sociologica, così diretta e schietta da apparire surreale e violenta, e contraddistinta dall’elevato contenuto di verità cronachistiche, più che storiche e storiografiche.

Un’ampia e approfondita indagine sulle molteplici facce del potere, inseguito nei suoi luoghi, nelle sue prerogative, nelle sue forme di controllo, nei suoi anfratti, nelle sue verità così evidenti eppure così nascoste.

Attraverso una passerella di dittatori immaginari, con le loro tecniche persuasive e perfide, angoscianti nella loro sfrontata evidenza di linguaggio e comunicazione, di analisi sociale, lo spettacolo accompagna in una sorta di percorso all’indietro nella storia d’Italia, paese senza memoria sempre più distratto dai beni di consumo, quali, tra gli altri, telefonini, televisioni e concessione di diritti apparenti.

Discorsi alla nazione è uno spettacolo che mostra, oggi, le multiformi doti autoriali di Ascanio Celestini, che si spingono oltre il classico schema del cosiddetto “teatro di narrazioneâ€, cui l’artista ci ha abituati sin dai suoi esordi, o degli sketch televisivi, che, successivamente, l'hanno fatto conoscere al grande pubblico.


Discorsi alla nazione di Ascanio Celestini

Napoli, Teatro Nuovo - dal 15 al19 aprile 2015

Inizio delle rappresentazioni ore 21.00 (feriali), ore 18.30 (domenica)

Info e prenotazioni al numero 0814976267 email botteghino@teatronuovonapoli.it

 

A Roma, teatro e bed and breakfast per un week end da sballo

Venerdì 10 Aprile 2015 19:16

b&b roma - Stanze di rebecca - Giuseppe Pambieri - TeatroRoma - Venerdì 10 aprile, sabato 11 fino a domenica 12, Giuseppe Pambieri è in scena a Tor Bella Monaca. Ebbene sì. Pambieri si esibirà sul palco del Teatro di Tor Bella Monaca , con “L’infinito Giacomoâ€, una pièce già applauditissima da pubblico e critica in tutta Italia. Lo spettacolo, che nasce dal fortunatissimo sodalizio Benvenuti-D’Alessio, è un viaggio nel mondo di Leopardi attraverso la rilettura coinvolgente e dissacrante di opere come lo Zibaldone e l'Epistolario. Consigliato a chi ama i viaggi del pensiero prima che del corpo, ai cittadini romani che preferiscono un week end entro porta e ai quali suggeriamo di soggiornare anche in zona, concludendo la serata in uno dei vicini bed and breakfast,  come il suggestivo Le Stanze di Rebecca, ottimo per prezzo, riservatezza e tranquillità, sebbene di gran classe.
Un modo alternativo e divertente per ricordarci della nostra cultura, staccando la spina della quotidianità ... per andare lontanissimo, senza partire.
S.T.

 

Lo zoo di 105 scopre le Sacre Scritture di Dj Aniceto

Giovedì 02 Aprile 2015 12:51

Lo zoo di 105 scopre le Sacre Scritture di Dj AnicetoC'è chi narra di aver visto Dj Aniceto camminare all'alba, in riva al lago, con uno strano libro tra le mani intento a pronunciare frasi enigmatiche, chi giura di aver sentito la sua voce trasformarsi in un suono angelico, di sicuro quelli dello zoo di 105 sono riusciti nell'epica impresa di scovare le Sacre Scritture di Dj Aniceto; a piccole dosi le verità del Dj antisballo stanno venendo fuori.

Le prime avvisaglie si sono avute qualche giorno fa, dalle frequenze di radio 105, le frasi del Dj pupillo di Piero Chiambretti hanno cominciato ad accompagnare ogni trasmissione del noto programma radiofonico ed oggi sulla pagina facebook THE105ZOO sono addirittura comparsi alcuni stralci del leggendario testo: “Se sei uomo e limoni con un altro uomo Gesù ti strappa la patente del paradiso!â€, “ Se vedi una donna che muove la testa sul sedile di una macchina, dove l'uomo fa la faccia come dal Dentista, scappa che c'è il DEMONIO!†, “La donna che fuma gli puzza l'alito di SATANA!â€.

A parte questa parentesi ironica, ricordiamo che Robbie Aniceto, oltre ad essere un ottimo DJ è membro della Consulta per le politiche antidroga a Palazzo Chigi e si batte da anni contro il flagello della droga.

Il guru dei sani valori interpellato dalla nostra redazione non ha voluto commentare, ci ha solo detto che - queste sono e frasi che ogni puro di cuore deve leggere e fare proprie – .

Cos'altro dobbiamo attenderci da quest'uomo? La fine del mondo è vicina?

 

Teatro Elicantropo di Napoli, Delitto e castigo di Fedor Dostoevskij. Giovedì 2 aprile 2015

Lunedì 30 Marzo 2015 08:13

Massimo Masiello, Salvatore Veneruso, Chiara Mazza, Paolo Gentile, Alessandro Palladino, Roberta VentreSarà in scena da giovedì 2 aprile 2015 alle ore 21.00 (in replica fino a domenica 5) lo spettacolo Delitto e castigo di Fedor Dostoevskij, consulenza storica e letteraria di Vincenzo De Falco, con Massimo Masiello, Salvatore Veneruso, Chiara Mazza, Paolo Gentile, Alessandro Palladino, Roberta Ventre e la partecipazione di Gabriella Cerino, per la regia di Peppe Celentano.
Delitto e castigo, pubblicato nel 1866, è, probabilmente, il romanzo più letto e conosciuto di Dostoevskij, e una delle opere letterarie più famose di tutti i tempi. È il primo dei grandi romanzi che resero celebre all'estero il nome dello scrittore e filosofo russo. Ancora oggi rimane il più noto e popolare, grazie forse all'immediata presa di una vicenda a sfondo poliziesco, che non rifugge dai grandi effetti.
Il romanzo è “abitato†di soli personaggi, intorno ai quali non vi è lo spazio: qualche scorcio di strada, qualche interno spettrale, qualche lembo di campagna appaiono appena come frammentarie visioni di sogno entro un unico travaglio di pensieri e di affetti. Forse, mai come qui, la segreta interiorità dell'uomo ha raggiunto una completa e disperata solitudine.
Al pari di Ivan Karamazov, il personaggio Raskolnikov tende, senza saperlo, a vivere intensamente la possibilità di una doppia vita: il senso eroico dell'esistenza gli si rivela solo nell'inconciliabilità dei suoi opposti, e, quanto più essi si compenetrano senza fondersi né risolversi, tanto più se ne inebria.
L’allestimento di Delitto e Castigo, presentato da Movimenti di Scena e Diana OR.I.S., porta in scena il viaggio di espiazione, dal delitto al castigo, di Raskolnikov, giovane di fervido intelletto e acuta sensibilità. Ossessionato da un astratto ideale di giustizia, secondo il quale un uomo superiore può arrogarsi il "diritto al delitto", progetta ed esegue l’omicidio di una vecchia usuraia, per cadere, poi, in uno stato di prostrazione e di delirio, in cui le immagini dell’uccisione convivono con il terrore di essere scoperto.
Giocato su uno spasmodico crescendo, lo spettacolo mette in primo piano la sfida dialettica tra l’investigatore, il poliziotto/giudice Porfirij, e il presunto assassino, Raskolnikov appunto.
Nell’insensatezza del duplice omicidio del protagonista non si può non pensare all’insensatezza del nostro attuale mondo, a una società che in nome di “una giusta causaâ€, sia legata alla fede sia legata a presunti valori democratici, si arroga il diritto di commettere delitti, stragi e guerre. Spesso è la società stessa che spinge l’uomo a commettere un delitto, per cui diviene indispensabile sforzarsi nel “comprendere†l’uomo.

 

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