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Nuovo album per Ornella Vanoni (forse l’ultimo) con un omaggio a Lucio Dalla e un duetto con Franco Battiato


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Un nuovo album per Ornella Vanoni (forse l’ultimo) con un omaggio a Lucio Dalla e un duetto con Franco BattiatoAnticipato dal primo singolo radiofonico dal titolo “Basta Poco”, il 10 settembre esce “Meticci” pubblicato da Sony Music, (Io mi fermo qui), il nuovo album di Ornella Vanoni. Arriva dopo 6 anni dall’ultima raccolta di inediti “Una bellissima ragazza” (2007).

In questo intervallo, ha realizzato due dischi “Più di me” e “Più di te” , nei quali riproponeva nel primo la rilettura di alcuni suoi successi con partner d’eccezione e due pezzi composti appositamente, duettati con Eros Ramazzotti e Mina. Nel secondo, ripescava brani d’autore, e 3 anni fa editava un doppio album dal vivo “Live al Blue Note” (2010).

L’album è prodotto da Mario Lavezzi, che ha scritto anche il primo singolo “Basta Poco”, nel quale c’è la partecipazione del rapper senegalese Badara Seck, ricco di varie influenze musicali e con un testo interessante che descrive le gioie dei bambini che non possiedono niente: ‘Gli occhi dei bambini sanno raccontare storie / di terre lontane senza nome / occhi che hanno visto la miseria della vita / ne portano il peso tra le dita. Basta poco, una storia, un pallone e anche un fuoco / per sognare un po'’.

Il disco, che ha una copertina originale con una Vanoni disegnata e adagiata su uno spicchio di luna in mezzo alle onde, vanta altri grandi collaborazioni: fa notizia la presenza di Franco Battiato, e si rivela interessante la partecipazione di Nada. Ci sono firme di autori come Roberto Pacco, Gabriele Semeraro fino al giovane cantautore siciliano Lorenzo Vizzini, che ha scritto le musiche e, a quattro mani con Ornella Vanoni, i testi di 8 dei 13 brani contenuti nel disco.

Lorenzo, ragusano di nascita, ma da tre anni trasferitosi a Milano per amore della musica, commenta: ‘Ho conosciuto Ornella due anni fa. Me l'ha presentata Mario Lavezzi alla fine di un concerto dicendole che ero un bravo musicista. Lei mi ha sfidato a scriverle una canzone. Gliel'ho portata dopo due giorni e lei se n'è innamorata. Così è cominciato tutto’.

Dalla track list, si evidenzia l’omaggio a Lucio Dalla con la scelta di uno dei suoi classici, il primo a dargli la popolarità presso il pubblico, la famosa “4 marzo 1943”.

Il titolo “Io mi fermo qui”, messo nella raccolta tra parentesi, e preso a prestito da un brano di Luigi Albertelli ed Enrico Riccardi, da lei stesso inciso nel 2001, sembrerebbe indicare che questo disco dovrebbe essere l’ultimo, anche in considerazione delle difficoltà riscontrate nel farlo pubblicare.

La stessa artista afferma: ‘Diciamo che è cambiato l'approccio alla musica durante gli anni, ma in Italia chi sa lavorare con qualità non manca. Però ci sono altri difetti. Questo è un paese che non ha il senso del mito. Faccio un esempio: in Francia se c'è un artista nuovo riesce a esibirsi, ma lo fa anche Aznavour. Io vorrei lavorare molto di più perché ormai sono consapevole dei miei mezzi artistici. Quando ero più giovane, decidevo di prendermi agosto libero perché ritenevo fosse giusto avere anche una vita privata a differenza della maggior parte dei colleghi. Oggi mi esibirei sempre, perché in scena sono perfettamente a mio agio’.

In queste settimane Ornella Vanoni è in concerto con le canzoni della sua carriera e che hanno fatto la storia della musica italiana. Un vero e proprio concerto di cento minuti, con ben cinque elementi che l’accompagnano sul palco. Il 28 luglio è a Marina di Pietrasanta (LU) nell’ambito de “La Versiliana”.

Questa la tracklist di “Meticci” (Io mi fermo qui):
“Basta poco”, “La donna dai capelli blu mare”, “Meticci”, “Dalla tua vita”, “Il bambino sperduto”, “Non è questa casa mia”, “Terra nera”, “Il fiume”, “Che vitalità”, “Costruzione”, “4 marzo 1943”, “Aurora”, “Di passaggio”.

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