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Il nuovo tour di Ornella Vanoni prende il titolo Un filo di trucco un filo di tacco


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Il nuovo tour di Ornella Vanoni prende il titolo Un filo di trucco un filo di tacco Lo spettacolo, scritto direttamente dalla cantante, con la collaborazione di Federica di Rosa e con le scenografie di Giuseppe Ragazzini, coniuga musica e teatro per dare modo alla Vanoni di raccontare oltre cinquant’anni di carriera.

Lo spettacolo teatrale che porta nei teatri di tutta Italia si chiama “Un filo di trucco un filo di tacco … l’ultimo tour” ed è un viaggio che l’artista compie, per raccontare, con la sua solita sincera ironia, tutto ciò che ha vissuto nel mondo dello spettacolo, la sua visione dei sentimenti e dell’amore e l’arte della seduzione. Recital di canzoni e parole, interlocutrice una luna là in alto in scena.
Accompagnata da una band (Eduardo Hebling al basso e contrabbasso, Paolo Vianello al pianoforte e tastiere, Placido Salamone alla chitarra e Eric Cisbani alla batteria e percussioni), Ornella Vanoni interpreterà suoi grandi classici e cover, oltre a brani di “Meticci (Io mi fermo qui)”, album con cui ha annunciato il probabile addio alla discografia.

Prodotto da Mario Lavezzi e pubblicato da Sony Music, contiene un omaggio a Lucio Dalla e vanta grandi collaborazioni: da Franco Battiato al rapper senegalese Badara Seck, da Nada a Roberto Pacco, da Gabriele Semeraro al giovane cantautore siciliano Lorenzo Vizzini, che ha scritto le musiche e, a quattro mani con Ornella Vanoni, i testi di 8 dei 13 brani contenuti nel disco.

‘Questo tour l’ho pensato e scritto io, farà commuovere e farà sorridere, dentro ci sarò io, io tutta intera’, commenta la Vanoni. ‘Inizierà a Gallarate con una prova aperta. Credo sia anche bello per il pubblico, che così vede il lavoro che c'è dietro allo spettacolo. Poi andrò a Sassuolo, Ravenna, Roma, poi a Milano e in molte altre città. E' uno script, una specie di filo conduttore della mia vita e della mia carriera e che vuole essere un po' buffo all'inizio, poi più intenso in altri momenti, che alternerò con le canzoni. Ci saranno brani del disco nuovo “Meticci”, e i classici che devo cantare, sennò il pubblico rimane deluso. Ripesco anche alcune mie canzoni molto belle ma che non canto più da tanto tempo come “Per un'amica”, “Perduto”, “Uomini”.

E sul titolo scelto, racconta un aneddoto nostalgico mettendoci un pizzico di ironia: ‘Quando ero ragazza e dovevo uscire mia madre non la smetteva di ripetermi, sino allo sfinimento, , una raccomandazione che mi è rimasta impressa nella mente sino ad oggi. Povera mamma. Un filo di trucco cerco sempre di metterlo, è il filo di tacco su cui discutiamo… certe volte esco in tuta e tutta spettinata. Sento che me lo dice anche oggi che non c’è più. Anche i miei amici a volte me lo ricordano. E allora mi è sembrato un invito gioioso, invitante, leggero, in un momento pesante per noi. L'Italia non vive certo un momento semplice, e per questo il titolo mi sembrava accattivante, lieve e anche un po' buffo’.

A 79 anni compiuti, portati molto bene, ci si chiede se “Meticci” sarà il suo ultimo disco e se questa sarà l’ultima serie di concerti. E lei stessa a rispondere: ‘No, mi fermo qui dal punto di vista discografico, perché in questo momento si rischia veramente di fare un disco per poi vederlo non venduto per via della crisi, delle case discografiche e per mille altre ragioni. Oggi anche i grandi che vendono tanto hanno un momento di difficoltà, quindi è meglio rallentare, lasciar perdere per un attimo con i dischi. Questo sarà il mio ultimo tour, inteso come spettacolo dove si parla, dove ci sono proiezioni, scenografie, racconti, ma di smettere di cantare non ho la minima intenzione. L'altro giorno ci scherzavo su con De Gregori al telefono. Rido molto con lui. Sono anni che mi ha promesso una canzone, Francé, qua ti devi sbrigare però’.

Queste le prime date confermate del tour, prodotto artisticamente da Mario Lavezzi e organizzato da Martino de Rubeis:

27 febbraio al Teatro Condominio Vittorio Gassman di Gallarate (Varese);
28 febbraio al Teatro Carani di Sassuolo (Modena);
1 marzo al Teatro Alighieri di Ravenna;
3 marzo al Teatro Sistina di Roma;
6 marzo al Teatro Politeama Genovese di Genova;
7 marzo al Teatro Civico di La Spezia;
13 marzo al Teatro Colosseo di Torino;
24 marzo al Teatro Filarmonico di Verona;
7 aprile al Teatro dal Verme di Milano;
10 Aprile al Teatro Goldoni di Venezia;
14 aprile al Palazzo dei Congressi di Lugano

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