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Social network: politica in calo, Grillo e Renzi su tutti


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Social network: politica in calo, Grillo e Renzi su tutti Nel periodo che va dall'insediamento del governo Letta ad oggi, i social network registrano un rilevante calo dell’interesse degli utenti verso i temi politici. Pagano pegno tutte le formazioni politiche, ma Grillo e il Movimento 5 Stelle scontano più di altri questo vento di disillusione, probabilmente a causa del alto livello di aspettative pre-elezioni. A livello generale va sottolineato che le discussioni in rete e le attività di engagement (la partecipazione che si esprime anche attraverso like, condivisioni, retweet) arretrano di un rilevante 40%.

In particolare nel periodo che va dal 1° maggio al 17 giugno si nota su Twitter una flessione delle menzioni di partiti e leader rispetto al corrispondente periodo precedente: Scelta civica perde l’83%, il Partito democratico il 60%, Grillo e il Movimento Cinquestelle il 48%, il Popolo della libertà il 31%, Renzi il 44%.

Sul fronte Facebook emerge un fenomeno inusuale: una serie di persone hanno deciso addirittura di disiscriversi dalle pagine di Grillo e del M5S. La prima perde ben 6013 fan (in media 135 fan al giorno), la seconda 2394. In generale l’engagement complessivo (ossia la somma di like, commenti, condivisioni, post spontanei in bacheca) scende per tutti, ad eccezione della Lega: Monti cala addirittura del 93% (anche perché non scrive più un post da marzo), il Popolo della libertà del 70%, Silvio Berlusconi del 56%, il Partito Democratico del 54%, Renzi del 57%, Grillo del 32% e il Movimento Cinquestelle del 28%.

"Si tratta in parte di cali fisiologici dopo la scorpacciata delle politiche - spiega Vincenzo Cosenza, social media strategist di Blogmeter - ma i dati segnalano anche un certo disinteresse e un’incapacità dei partiti di coinvolgere con contenuti originali e temi forti i propri sostenitori nelle fasi post elettorali".

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