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STRASBURGO: " inammissibile"...il ricorso dell'ex Ministro Cesare Previti.


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Corte Europea La Corte Europea dei diritti dell'uomo è composta da ventisette giudici, uno per ogni stato membro ed ha tra le proprie competenza quella di  pronunciarsi su ricorsi di annullamento di atti giudiziari rigurdardanti anche privati cittadini. Oggi pero' la Corte dell'Unione Europea ha dichiarato "inammissibile" il ricorso presentato da Cesare Previti, nel 2006.
La Corte è chiamata a valutare la legittimità degli atti processuali posti in essere dalle istituzioni comunitarie (Consiglio, Parlamento Europeo, ...) e, in particolare, si pronuncia relativamente a: possibile incompetenza dell'atto, violazione delle forme sostanziali, violazione del Trattato, abuso di potere ... Previti presento' ricorso all'Unine Europea sostenendo che era stato violato il suo diritto ad un equo processo e che fosse anche stato violato il proprio diritto al rispetto della vita privata. Il ricorso sosteneva inoltre "l'avversita' politica" verso di lui da parte dei giudici coinvolti sia nelle indagini che durante il processo. Ma proprio su questo punto la Corte si e' espressa cosi': " il fatto che gruppi di magistrati critichino dei progetti di legge non e' in grado di per se' di alterare l'equita' dei processi"  dichiarando percio' "inammissibile" questo ricorso .
Previti  nato a Reggio Calabria il  21 ottobre 1934 ricopri'  la carica di Ministro della Difesa nel primo governo Berlusconi. Fu condannato in via definitiva nel 2006 per il processo IMI-SIR e nel 2007 per il processo Lodo Mondadori. Ma beneficio' dell'indulto, scontando la pena sotto forma di affidamento ai servizi sociali. Fu  interdetto comunque a vita dai pubblici uffici.
Cos'e' pero' il Lodo Mondadori per cui Previti fu condannato? Non e' altro che il nome dato alla vicenda giudiziaria riguardante il pagamento di tangenti per ottenere un lodo (cioe' una pronuncia da parte di terzi, detti arbitri, scelti dalle parti in causa, pronuncia che contiene la soluzione di un caso) favorevole alla parte di Berlusconi durante i procedimenti giudiziari del Presidente del Consiglio : corruzione quindi di giudici da parte di Cesare Previti per «aggiustare» processi in veste di legale del Premier. Il processo ebbe come imputati, infatti,  lo stesso Silvio Berlusconi e i suoi più stretti collaboratori, tra cui il povero avvocato calabrese.

A.D

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