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Cronaca e attualità

Frattini: E' confermto il decesso della nostra connazionale Gigliola Martini.

Martedì 12 Gennaio 2010 17:22


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Frattini in Mauritania "La situazione è devastante. Il dolore di tutti noi è inimmaginabile. Siamo angosciati perché ci sono forse 100 mila morti e ci auguriamo che i circa 100 italiani che mancano all'appello stiano bene e che siano trovati" aveva dichiarato ieri il ministro degli Esteri, Franco Frattini, da Nairobi.; aggiungendoo poi che al lavoro c'e' l'Unità di Crisi della Farnesina ( il cui telefono e' 06/36915551 per tutti quelli che non hanno ancora notizie dei propri familari). Ma i funzionari sull'isola che stanno lavorando senza sosta,i n quese ore, hanno dovuto constatere tramite il riconoscimento della salma la morte di un'italiana.. La ricerca intanto sta continuando in modo capillare. Frattini ieri aveva gia'chiesto a giornalisti parenti e medici di : " non andare ognuno per conto suo, pur mettendo a disposizione quel che serve per tutti. Perché altrimenti succede una grande confusione -aveva precisato- in un paese in cui in queste ore sono arrivati da tutto il mondo aiuti che devono essere pero' ben coordinati"  A questo propsito il MInistro aveva comunicato poi la decisione dell'Europa: "Lunedi' ci sara'una riunione straordinaria dei ministri dello sviluppo dei paesi europei. Sarà una prima decisione di forte coordinamento". Si spera ancora  per l'italiano sepolto sotto le  macerie di un supermercato. mancano ancora 20 italiani. Il Consolato ha ricevuto ordine di evacuazione per motivi di inagibilita'. Continuano ad essere diffcili le comunicazioni anche perche' tutti, a questo punto, giornalisti compresi, stanno lavorando come volontari nell'estrazione dei corpi dalle macerie.

06/36915551
 

mattina del 12 gennaio: che si fa di bello in Parlamento?

Martedì 12 Gennaio 2010 13:45

Angelino Alfano e Silvio Berlusconi Oggi pomeriggio passera' al senato l'approvazione del "processo breve", mentre la capogruppo del PD avrebbe chiesto che il testo torni in commissione per un analisi piu' seria. Il Presidente della commissione giustizia Berselli ritiene invece che non ci sia bisogno di nessun'altra analisi riguardo al processo breve e soprattutto che "nessun passo indietro sia da farsi". Ma vediamo alcuni dei punti salienti di questo emendamento, anzi ora ridefinito Maxiemendamento, circa il "processo breve":  i processi penali con pene che raggiungono ma non superano il tetto della condanna a 10 anni di carcere, andranno in prescrizione dopo 6 anni, se il processo non si sara' concluso, (cioe' dopo questo termine l'imputatao sara' libero). Per le pene che oltrepassano la condanna ai 10 anni di reclusione, la prescrizione e' prevista dopo meno di otto anni... Circa poi i processi che hanno avuto pene inferiori ai dieci anni di carcere, potranno secondo il nuovo testo durare al massimo 3 anni in primo grado, con l'eccezone di quelli in corso e commessi prima del maggio 2006. Per i reati di corruzione invece, la prescrizione scivolerebbe dai 5 ai 2 anni ( il reato piu' conveniente in assoluto!). Il presidente della camera Fini questa mattina parlando al Convegno promosso dal Comitato per la Legislazione a Montecitorio si e' espresso cosi' a proposito dell'andamento di queste riforme e dellla politica di oggi: "Solo una visione mitologica della democrazia può indurre a ritenere che la funzione di governo si traduca automaticamente, una volta conclusa la competizione elettorale, in un'agenda legislativa predefinita e a senso unico in cui il potere esecutivo, soprattutto con il ricorso all'uso distorto, sotto vari profili, della decretazione di urgenza, tende a limitare, o peggio a soffocare il libero dibattito parlamentare sulle grandi decisioni della polita...In un sistema parlamentare come il nostro - ha continuato con decisione Fini - il rapporto quotidiano fra Governo e Parlamento serve appunto a far valere di fronte ai cittadini, in modo trasparente e motivato, la responsabilità per le decisioni che si prendono durante l'intero arco della legislatura. E' solo attraverso questo confronto quotidiano che le iniziative politiche del governo e della sua maggioranza diventano come richiede la Costituzione 'politica nazionale', cioè quella unitaria sfera deliberativa in cui tutte le forze politiche sono chiamate a concorrere con metodo democratico".

Circa quello che ormai e' rimasto il "problema" fisco Berlusconi, oggi ammette: nessuna riduzione delle tasse per il 2010 sara' possibile. Ignazio La Russa ha parlato di "semplificazione del sistema fiscale", ma senza specificarne il significato di questo concetto. Gianfranco Fini pero' ritiene che una riduzione ci dovra' essere per forza e che debba essere "piu' incisiva per i redditi bassi e medio bassi" . Bersani alle domande dei giornalisti sul fisco stamattina ha invece risposto cosi':" Passiamo da un annuncio all'altro: due mesi fa doveva essere abolita l'Irap...poi si e' ripresa la proposta gia' avanza easttamente 16 anni fa sulle "due aliquote"...

Di Pietro dal canto suo apre spiragli dicendo nel suo simpatico gergo:" basta che ci muoviamo!". Il Segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani insiste, non molla e chiede al Premier un confronto immediato sul fisco perche' sostiene l'assoluta invivibilta' dello stato in cui oggi vertono le fascie deboli ed i lavoratori con bassi redditi. Ed a questo proposito anche il Presidente Fini aveva detto nel suo discorso di questa mattina: "La legittimazione democratica a governare non è solo un dato iniziale che scaturisce dalle urne, ma si rafforza giorno dopo giorno nell'affrontare e nel risolvere i problemi sempre nuovi e inattesi che si presentano sul terreno concreto dei bisogni della collettività".

 

ELUANA: Tutti prosciolti.

Lunedì 11 Gennaio 2010 20:17

Il padre di Eluana Englaro UDINE. Beppino Englaro era stato accusato del reato di omicidio volontario, insieme a medici paramedici e volontari, tredici persone che si adoprarono affinche' sua figlia Eluana non venisse piu' alimentata artificialmente. Oggi, tutti prosciolti. Poco prima delle 14, infatti, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Udine ha emesso il decreto di archiviazione per tutti gli indagati.
Eluana era in coma vegetatitivo da 17 anni. E' morta il 9 febbraio 2009: l'inchiesta fu aperta subito dopo la sua morte, secondo le normali procedure. Un "atto dovuto". Proprio cosi' ha commentato il papa' di Eluana l'inchiesta sulla morte della figlia. Ricordiamo infatti che ci fu nei momenti che precedettero il "distacco della spina" una controversia tra il potere giudiziario che non cerco' di ostacolare la decisione della famiglia, ormai sfinita dall'immagine di una figlia morta a tutti gli effetti, ma costretta ad una alimentazione artificiale, e quello legislativo: una sentenza stabili' l'interruzione dellla nutrizione ed idratatazione forzata, mentre un decreto del governo tento' di bloccare l'applicazione della sentenza. Nel frattempo polemiche e dibattiti televisivi, sulla vicenda Englaro, imperavano ovunque. Giorgio Napolitano intervenne poi personalmente ed istituzionalmente in favore del distacco della spina, invitando tutti, ma proprio tutti, a lasciare in pace la famiglia della povera ragazza.
Il signor Beppino oggi ha dichiarato che era certo dell'accoglimento dell'istanza di archiviazione presentata lo scorso novembre; e si e' detto  fiducioso che il caso della figlia, che cosi' tanto colpi' e divise le coscienze italiane, possa almeno costituire uno "spartiacque tra un prima ed un dopo Eluana", riferendosi molto probabilmente al valore e l'importanza che ora lui e molti altri danno al "testamento biologico".

 

Lunedi' 11. Palazzo Grazioli...

Lunedì 11 Gennaio 2010 17:27

Palazzo Grazioli Nessun segno sul volto, molta serenita', ed una gran voglia di rimettersi all'opera. E' cosi' che e' apparso questa mattina Silvio Berlusconi appena tornato nella capitale.

Il 22 Novembre 2009, il nostro Premier Silvio Berlusconi in una sua nota, divulgata dal portavoce della Presidenza del Consiglio, aveva dichiarato: "È inverosimile che io abbia mai pensato e mai chiesto al Ministro della Giustizia Alfano di fare un decreto avente ad oggetto il processo breve. È nota infine a tutti la stima e la considerazione del Presidente -(parlando di se stesso)- nei confronti del Ministro Alfano".  I tempi pero' sono cambiati.

Proprio in queste ore il Premier ha dato il via libera al maxiemendamento sul processo breve, secondo fonti interne al Pdl, e la riunione tra membri della maggioranza e' da poco terminata a Palazzo Grazioli (residenza romana del leader).  Il provvedimento sul processo breve sarà dunque in Aula da domani a Palazzo Madama. Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha appena riferito la decisione presa dal vertice di maggioranza con Silvio Berlusconi: "Andiamo avanti con i disegni di legge gia' calendarizzati alla Camera e al Senato, cioe' sul progetto per assicurare tempi certi ai cittadini impelagati nelle maglie della giustizia e sul legittimo impedimento, che non e' nient'altro che il diritto a governare". Intanto Berlusconi stamattina poco prima del vertice coi colleghi del Pdl, aveva respinto l’accusa di lavorare a leggi ad personam (cioe' di pensare ai propri interessi), accusa rivoltagli da piu' parti e non ultimi, da "quelli dell' opposizione".  Il Premier, infatti, tornato a Roma oggi come promesso, a quasi un mese dal suo ferimento, ha detto: “Non voglio più parlare di leggi ad personam: sono leggi ad libertatem; mi indigno soltanto a sentire queste cose e non voglio indignarmi. Bisogna pensare a fare le riforme”. A proposito di riforme, il meeting di questo pomeriggio ha dato priorita' assoluta al vaglio delle pendenze giudiziarie del Premier e prevederebbe due leggi ordinarie: una sul processo breve ed una sul legittimo impedimento. Un legittimo impedimento causato dall'impossibilità per il premier di partecipare ai suoi processi a causa ed in virtu' dei propri impegni politici. Ma durante il vertice di oggi sono state necessarie alcune modifiche sul ‘processo breve’, per renderlo più accettabile al Consiglio Superiore della Magistratura. Il CSM infatti lo aveva già definito incostituzionale. La maggioranza poi vorrebbe anche riproporre un Lodo bis, puntando sull'immunità parlamentare.

Il Leader dell'opposizione Pier Luigi Bersani ha commentato cosi' le intenzioni del Presidente del Consiglio: "il Goveno in questo modo mettera' in crisi il rapporto tra Parlamento e Magistratura..." Non e' procedendo ad oltranza in questo modo, dunque secondo Bersani, anche se "a testa bassa", che si potra' argomentare una discussione sistematica sulle riforme, invece importanti, da attuare in Italia. Riguardo alle domande sull'attuazione delle fondamentali riforme fiscali, il Premier aveva gia' risposto stamattina, in prima battuta, cosi': “Non lo so, c’è da lavorare. Spero si possa fare quest’anno. Soprattutto se c’è la volontà di tutte le parti. Penso si possa fare”.

A.D. (DDC)

 

L' Omicidio di Michael Jackson.

Domenica 10 Gennaio 2010 20:21

Risultato autopsia Michael Jackson: "omicidio".  La morte e' stata causata da "forte intossicazione da Propofol" . Dice cosi' il certificato di morte: avvelenamento provocato da "un'iniezione endovenosa fatta da un'altra persona". Il presunto colpevole sarebbe il medico Conrad Murray, che, gia' indagato, avrebbe ora assunto l'avvocato Michael Flanagan il quale avrebbe difeso altri  imputati da accuse simili. Flanagan riusci' per esempio a salvare una donna che lavorava come infermiera presso una clinica americana  dall'accusa di aver involontariamente ucciso un paziente proprio con lo stesso farmaco (veleno, in questo caso).
La rivelazione del risulato dell'autopsia con la pubblicazione dei certificati di morte, e'stata fatta dal giornale inglese News of the World. Il giornale riporta anche la foto del documento contenente la parola "omicidio"; ma ne riporta anche un'altro di documento. Il primo, quello risalente allo scorso luglio in cui pero' il vice coroner, Cheryl MacWillie, omise di parlare d'omicidio.
In realta' il secondo documento fu emendato dal medico legale Christopher Rogers, gia' il 31 agosto. Resta ora l'interrogativo del perche' dal 31 Agosto l'assasinio di Jackson sia stato divulgato solo oggi.

 

Gli sfollati di Rosarno: senza soldi, disperati, arrabbiati: ORO PER I NUOVI "PADRONI".

Domenica 10 Gennaio 2010 19:09

Dichiarazioni di Maroni sulla vicenda di Rosarno A Rosarno (RC), piccolo centro della Piana di Gioia Tauro, la sera di giovedì 7, centinaia e centinaia di extracomunitari, sono scesi in strada ed hanno cominciato a protestare e sfasciare tutto al grido: 'Razzisti, razzisti'. Ma cosa e' successo precisamente ? Dai racconti e le diverse testimonianze raccolte sul luogo, pare che questi immigrati africani ( per lo più braccianti "impiegati"li' per la raccolta di agrumi), pur essendo stati spesso oggetto di atteggiamenti di insofferenza da parte degli italiani residenti , abbiano stavolta reagito ad un episopdio in particolare: il ferimento di uno degli immigrati con un pallino esploso da un fucile ad aria compressa. Si sono riversarsi per le strade lanciando pietre contro le auto in fila sulla statale 18. Il bilancio e' stato di 36 feriti. Secondo la Questura, sarebberono ricorsi alle cure dei medici ospedalieri quattro extracomunitari, una quindicina di italiani, qualche agente di polizia ed anche alcuni carabinieri.
Gli uomini del Commissariato di Gioia Tauro hanno poi arrestato 7 extracomunitari per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, devastazione e danneggiamento. Le proteste erano cominciate la sera di giovedì 7 e riprese la mattina dopo. Dal reportage del nostro inviato da Cosenza, C. Nipicchio, erano circa duemila le persone nelle strade di Rosarno; un italiano salito su di un tetto ha sparato due colpi di fucile in aria per disperdere la folla. Il fatto avrebbe pero'fomentato ulteriormente le ire degli africani che manifestavano. Un testimone poi ha raccontato che dopo l'esplosione dei colpi di fucile alcuni immigrati sono entrati nell'abitazione dove c'era la famiglia dell'uomo, spaventatissima, per protestare ad alta voce, dire la loro, ma senza senza ulteriori atteggiamenti violenti, ne'conseguenze di alcun tipo. Alcuni degli immigrati si sarebbero poi recati al Municipio, per spiegare le loro ragioni al commissario Domenico Bagnato. Il funzionario in questiona, del Comune gia'sciolto per infiltrazioni mafiose, ha invitato a sospendere la protesta, preoccupato per il clima di forte tensione. Il gruppo di manifestanti si è pero' riversato nuovamente per le strade e durante la manifestazione una troupe del Tg2 che era li' per riprendere "l'evento" è stata presa a sassate. A pochi giorni dall'esplosione al tritolo davanti alla Procura di Reggio Calabria cominciano ora ad emergere i primi risultati dell'inchiesta anche su quella che e' gia' stata definita la "Rivolta di Rosarno". Non e' un mistero che il business dei braccianti africani, ovviamente sfruttati e sottopagati ( l'orario di lavoro andava dalle 13 alle 18 ore giornaliere a fronte di retribuzioni da fame) , è da decenni gestito dalla 'Ndrangheta. Nell'ultima stagione pero' la crisi  o semplicemente le nuove esigenze economiche hanno portato le aziende agricole ad abbassare uteriormente "gli stipendi" di questi schiavi africani, rendendogli quasi impossibile la sopravvivenza. Piervincenzo Canale, direttore responsabile di 'Africa News' ha dichiarato all' agenzia di stampa Adnkronos che questi uomini da tempo chiedevano "diritti"... Alla sua, poi, si e' aggiunta la voce del parroco Pino Varrà, della Chiesa S. Giovanni Battista di Rosarno, il quale ha detto senza mezzi termini: "Non ci si può solo indignare per i danni che hanno fatto queste persone ma bisogna guardare oltre e vedere in che condizioni li hanno costretti a vivere...". Siamo andati allora a vedere come e dove vivevano questi poveracci: capannoni industriali in disuso, baracche e capanne di cartone... Ma quanti di loro vivevano cosi? Tutti: quasi 3000 immigrati che si trovavano nella Piana di Gioia Tauro; e di cui solo una metà  provvisti di permesso di soggiorno. Nella piana si distinguevano tre grossi nuclei di immigrati: un migliaio vivevano nei pressi di Gioia Tauro in capannoni di una fabbrica abbandonata; altre centinaia nella stessa Rosarno , in baracche o all'interno di capannoni abbandonati; altri mille circa si trovavano in ex capannoni industriali e capanne di cartone sparpagliati in zone limitrofe... Intanto il ministro dell'Interno Maroni in un intervista rilasciata a Maria Latella (Skytg24) ha dichiarato che la responsabilita' della situazione di degrado in cui questa persone si sono trovate per anni e' attribuibile solo alle autorita' locali. Il lassismo delle autorita' locali dunque avrebbe determinato l'aumento di numero di questi braccianti fino a tramutarli in vere e proprie bombe ad orologeria.. "E' vero che queste situazioni si conoscevano , ma noi - ha affermato- abbiamo dovuto agire con grande prudenza per evitare che la bomba scoppiasse , percio' stiamo svuotando questi bacini progressivamente, e questo -aggiunge- gia' da due anni. Abbiamo infatti reimpatriato oltre 40.000 clandestini!". Ma le accuse sulle responsabilita' paiono essere reciproche. I Calabresi dichiarano: "lo stao qui? e chi lo ha mai visto..!" Maroni a questo risponde cosi':" Le Regioni dovevano occuparsi degli aspetti sanitari di quelle bidonville, facendole sgomberare e chiudere, perche' la competenza sanitaria attiene alle Regioni mi riferisco alle Asl locali.."  Lo Stato  insomma, secondo quanto detto da Maroni stamane, sarebbe giustamente intervenuto "dopo, quando il problema e' diventato l'ordine pubblico e la sicurezza...in una situazione peraltro molto difficilile dove poteva davvero scapparci il morto". Oggi intanto continua la demolizione della baraccopoli . E sull'ipotesi avanzata sul Corrire della Sera dal vicepresidente di Confagricoltura, "Antonio Rubini", a propsito della "coincidenza" tra sbaraccamento e crisi economica, circa dunque la fine dell'utilita' di questi braccianti per la 'Ndrangheta in quelle zone adesso: " E' una delle piste possibili, le indagini sono incorso..." chiude in fretta Maroni. Di sicuro intanto si sa che moltissimi saranno reclute della'Ndrangheta e della Camorra, in tutti quei lavori" sporchi", che solo rabbia ignoranza sradicamento e rassegnazione possono rendere preda della criminalita'organizzata e dei "Capi dei delinquenti" in generale. 

DDC


 

 

 

 

TERREMOTO IN CALIFORNIA

Domenica 10 Gennaio 2010 09:46

Terremoto in california USA 9 GENNAIO. Italia 10 GENNAIO : Trema la California per una scossa di terremoto di magnitudo 6,5 sulla scala Richter. L 'Istituto di geofisica americano avrebbe rilevato l'epicentro del sisma a 35 km a ovest di Ferndale e a una profondita' di 16 km. Non ci sarebbero al momento segnalazioni di morti o feriti gravi. Il terremoto e' avvenuto alle 16:27 ora locale (l'1:27 in Italia) ed e' stato seguito da tre repliche,cioe' uno sciame sismico proseguito per tutta la notte, di magnitudo 3,5, 3,7 e 3,8. Continui sono stati i black out e numerose le rotture di tubature di gas ed acqua. La protezione civile sta effettuando i primi soccorsi per ora solo a cittadini colti da panico e contusioni lievi.

 

Pier Ferdinando Casini intervistato da F.Fazio.

Domenica 10 Gennaio 2010 01:41

Pierferdinando Casini Il leader dell'UDC Pier Ferdinando Casini ha espresso le sue idee sul significato della politca in generale e nei tempi che corrono in paricolare. Tutto in una lunga itervista-dibattito col giornalista ed ancorman italiano F.Fazio durante la trasmissione "Che  empo che fa". Per cominciare ha detto di voler contrastare il bipolarismo non alleandosi ne' col centro destra, ne' col centro sinistra :..Io -ha detto- non mi faccio arruolare ne' da Berlusconi ne' dagli altri...ed aggiungo che faccio i patti direttamente con i Presidenti, noi cioe' non facciamo coalizioni politiche". A propsito delle elezioni regionali, per esempio, ha spiegato:" Nel Lazio se abbiamo scelto la Polverini e' stato solo perche' la riteniamo una brava sindacalista ed il nostro patto e' con lei non con la sua coalizione; quindi ci teniamo "le mani libere"... Io poi -ha proseguito- di ribaltoni non ne ho mai fatti, anzi per non seguire questa strada  ho perso il potere uscendo dalla maggioranza...." Alla domanda sulla sua idea di politica oggi  ha dichiarato di essere per un "Sistema elettorale alla tedesca, quello per esempio che ha consentito in un momento di emergenza alla Merkel di coalizzarsi con i socialisti e di tornare poi alla sua politica con i liberali com'era in precedenza; il tutto con grande trasparenza e senza ingannare l'elettorato".
Parlando dei suoi colleghi ha espresso la propria simpatia per Berlusconi e la grande stima per Bersani che ha definito: "una persona seria, per bene, ragionevole e credo -ha aggiunto- che se ci fossero piu' persone cosi', forse la politica sarebbe un' "affare" piu' serio. Io non e' che voglia produrre qualche effetto o fiancheggiare chi politicamente o ideologicamente mi piace...e' semlicemente pura stima che ho avuto per l'uomo Bersani da sempre, nello stesso modo in cui stimo l'onesta' e la serieta' di altri esponenti politici del centro destra...".
La politica insomma per Casini non e'quella che strumentalizza il malcontento della popolazione (come nel caso degli exstracomunitari da bandire per la Lega) per ottenere voti e consensi. No."La politica buona -dice Casini- e' quella che produce risultati reali, che da risposte concrete" . Parla della promessa fatta circa il Quoziente Familiare, i provvedimenti per il ceto medio, "essenziali per moltissimi italiani che stanno scivolando nella poverta'". "In poche parole -continua- se la politica non produce cio' che serve davvero al popolo, a tutto il popolo, "di cosa parliamo? Va cambiato tutto...e sembra un'eresia detto da uno di centro come, invece che da un'estremista, ma e' la verita': questa politica va cambiata."
Alla domanda del conduttore sulle differenze circa il collega Berlusconi con cui era alleato fino a poco tempo fa e quello di oggi, il leader dell'Unione di Centro risponde cosi':" Purtroppo col tempo e' aumentata la sua idea dell'uomo solo al comando; ed in piu' a mio parere ha fatto anche l'errore politico di affidare il suo destino in termini elettorali alla Lega, che determina ora gli assetti nazionali e del Nord dell'Italia grazie anche alla abilita' di sfruttare umori, umori reali per carita', ma strumentalizzandoli a scopi meramente elettorali". La politica cioe' -aggiunge ancora Casini- non deve "speculare" sui problemi che la gente avverte, bensi' cercare di risolverli".
Non dovremmo pretendere quindi, secondo lui, che in un Paese dove le nascite di Italiani sono bassissime, gli extracomunitari prima raccolgano i pomodori, accudiscano i nostri anziani e poi si vadano a rinchuidere in un ghetto. Dipende tutto, dice concludendo, dal futuro verso il quale vogliamo procedere.

DDC

 

FRANCESCA. Trovata ieri in una pozza di sangue...conosceva il suo assassino.

Sabato 09 Gennaio 2010 17:01

Crime scene Era stata trovata ieri pomeriggio senza vita nelle cantine di un palazzo nella provincia di Savona, Francesca Bova trent'anni. Il cranio fracassato, forse da una pietra od un oggetto contundente. Viveva li' Ferancesca,in un condominio di Borghetto Santo Spirito  al secondo piano di uno palazzo sito in via Milano  9, ed ha lasciato un figlio  di 8 mesi, ora orfano di madre.A scoprire il cadavere un condomino, sceso intorno alle 17.30 in cantina e diretto verso i contatori per riattacare la corrente elettrica dopo che gli era saltata la luce in casa.
Dietro la porta della cantina, chiusa a chiave come sempre, trova pero' un lago di sangue, con in mezzo il corpo senza vita della donna. L’uomo ha subito chiamato i soccorsi: sul posto sono accorsi il 118, il personale sanitario ,i carabinieri della stazione di Borghetto... che hanno effettuato i primi rilievi .La vittima viveva con i genitori  che intanto, sotto choc, erano stati subito trasportati in caserma. In Caserma il loro racconto: da giovedi'pomeriggio la giovane risultava introvabile, uscita di casa con solo  le chiavi ed il telefono cellulare non era piu' tornata. I genitori, quindi, dopo averla cercata invano, ne avevano gia' denunciato la scomparsa ai Carabinieri.
Oggi c'e' stato un fermo  per il feroce delitto di Francesca, che di mestiere faceva la cameriera. Si tratta di Marco Francesco Virgili, tabaccaio di 34 anni anch'egli residente nello suo stesso paese.   Dalle indagini sarebbe emerso, insieme alla certezza che la vittima conoscesse per forza di cose il proprio aguzzino, anche che, sul Virgili nello specifico, conoscente della vittima ed interrogato per tutta la notte fino all'alba di questa mattina, peserebbero gravi indizi di colpevolezza: le testimonianze raccolte e l'analisi del cellulare. Il movente del delitto potrebbe essere passionale, ma per ora gli inquirenti non escludono nessun'altra ipotesi. L'ora della morte si sapra'con certezza dopo l'autopsia che verra' eseguita lunedi' dal Prof. Francesco Ventura presso l'ospedale di Savona. Quello di Francesca sarebbe dunque l'ennesimo caso di una donna ammazzata che conosceva il suo assassino.


 

I precari, i salari...e le " priorita' ".

Giovedì 07 Gennaio 2010 23:05

Mai più precari Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, oggi ha dichiarato: "I dati consuntivi sull'impiego della cassa integrazione nel difficile 2009 confermano l'abbondanza delle risorse messe a disposizione che si dimostrano pertanto più che sufficienti a coprire i fabbisogni del nuovo anno". Ma ora - aggiunge - è il tempo di collegare davvero il sostegno al reddito con una formazione utile a sviluppare le competenze dei lavoratori costretti all'inattività".
Intanto e' un dato Inps che nel 2009 le ore di cassa integrazione  sono aumentate del 311,4% rispetto all'anno precedente passando da 223 a 918. Si prevede insomma un'anno nero per l'occupazione il precariato e la questione dei salari. Intanto oggi il ministro Bersani a proposito delle priorita' stabilite da Berlusconi alla riapertura dei lavori parlamenari esorta l'esecutivo a mettere al primo posto le riforme economiche e sociali : «Così l'agenda delle riforme è sbagliata - ha detto oggi Bersani dalla sede nazionale del Pd - Io non dico che una riforma di sistema della giustizia non sia tra le cose di cui occuparsi, ma la mia preoccupazione principale è di dare risposte al paese. In questo momento le famiglie italiane hanno il tema del lavoro dei giovani al posto numero uno. Come si fa ad aprire l'anno senza affrontare i temi che in tutto il mondo si stanno discutendo? Noi batteremo su questo, perchè altrimenti deperisce il rapporto tra cittadino e politica». Prioritario insomma per Bersani sarebbe l'occuparsi subito del dramma dell'occupazione e dei salari italiani.

DDC ( a.d. )

 

BERLUSCONI ALL' EPIFANIA: "...Martedi' partiremo con fisco, e riforma della giustizia..."

Giovedì 07 Gennaio 2010 17:03

Montecitorio Martedi'prossimo all'ordine del giorno della sessione parlamentare ci sara' la relazione di maggioranza sul processo breve.
Dopo lo shopping con bagno di folla di Capodanno e la gita dell'Epifania a St-Paul-de Vence(Costa Azzurra), il nostro Premier Silvio Berlusconi si e' detto sicuro che il 2010 sara' l'anno delle riforme. La dichiarazione sarebbe stata fatta dal Presidente la sera dell'Epifania,durante una telefonata intervenendo alla discussione in atto tra gli  europarlamentari del Pdl. L'incontro era stato organizzato da Mario Mauro, il capogruppo de Popolo della Liberta'a Bruxelles. Gli eurodeputati erano giovialmente riuniti a casa del loro amico e collega Vito Bonsignore in una tenuta alle porte di Torino. Il presidente del Consiglio ha spiegato che tra le sue priorita' non c'e' solo la riforma della giustizia, ma anche gli interventi che riguardano scuola e fisco : ''Il 2010 sara' l'anno delle riforme. Partiremo con quelle della giustizia, poi proseguiremo con la scuola e soprattutto con un programma di riforma fiscale per ridurre le tasse''. Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ha pero' poi diffuso una nota per precisare il pensiero di Berlusconi: ''Riduzione delle tasse nel 2010? Questa frase dal presidente non e' mai stata pronunciata. Del resto ritoccare al ribasso le imposte, tra l'altro con un debito pubblico schizzato al 115% del Pil, al momento non e' possibile''. Bonaiuti ha anche detto: ''A certi giornali che lamentano la scomparsa dell'onorevole Bersani dalla scena del dialogo, rispondiamo: la nostra speranza e' che si sia trasformato in un fiume carsico, in uno di quei torrenti che scompaiono tra le pietre del Carso per riapparire intatti verso la calma foce nell'Adriatico''. Pare che il nostro Premier, secondo alcuni degli eurodeputati del Pdl in ascolto della telefonata in oggetto, avrebbe molto insistito sul tema della riforma della giustizia, in previsione della riapertura dei lavori del Senato dopo la pausa natalizia.
Avrebbe dichiarato inoltre che nel caso in cui l'opposizione non accettasse il dialogo su termini e condizioni da lui proposte, la maggioranza pota' comunque procedere da sola. Il Premier, che telefonava dalla casa della figlia Marina, in Costa Azzurra, ha inoltre tranquillizzato tutti sul suo stato di salute preannunciando il suo rientro a Roma, per lunedi' 11 gennaio: ''Sono stanco di cosi' tanto riposo'' avrebbe  detto scherzando.

DDC

 

Errori Intelligence americana: scioccanti secondo J.Jones.

Giovedì 07 Gennaio 2010 16:11

Gravi errori dell'intelligence americana Era prevista per il 7 gennaio la pubblicazione di un rapporto sugli errori dell'Intelligence americana saltati  fuori in seguito al fallito attentato di Natale, ed in gran parte cosi' e' stato. L'aggiornamento, che in qesti giorni il Presidente Obama vuole sia reso pubblico, verterebbe anche sulle ''watch lists'',  cioe'gli elenchi di sospetti terroristi ai quali dovrebbe essere negato l'imbarco su tutti i voli di linea.
Intanto questa mattina il Consigliere Nazionale per la Sicurezza, James Jones ha detto in un'intervista all' Usa Today :"Sara' ''uno shock'' per gli americani ascoltare tutti gli errori commessi dai servizi di sicurezza che non hanno impedito all'attentatore nigeriano di salire a bordo del volo Amsterdam-Detroit il giorno di Natale".  Jones ha anche aggiunto :" Barack Obama' e' legittimamente preoccupato del fatto che le cose di cui si era a conoscenza, le informazioni che avevamo, gli indizi di cui eravamo in possesso, non siano serviti a nulla o non siano stati forse intenzionalmente usati''.
Oltre al 23enne nigeriano , J.J. ha poi parlato anche della strage avvenuta nel novembre 2009 a Fort Hood in Texas, dove uno psichiatra dell'esercito, ha sparato sui suoi commilitoni uccidendone 13. Dopodicche'  Jones ha affermato:''Obama non vuole proprio che venga battuto anche un terzo colpo'. Riguardo alle indagini, domani  Umar Farouk, l'attentatore del volo Delta, comparira' davanti alla Corte federale, mentre alcuni funzionari della sicurezza avrebbero ammesso di essere a conoscenza persino della presenza del nigeriano su quel volo, con il solo scopo pero'di "interrogarlo"al suo arrivo. Tutto cio' inoltre malgrado anche la denuncia di suo padre, che aveva avvertito le autorita' statunitensi delle ideologie estremiste del figlio,ed un visto  per gli Usa mai revocato. Non era stato neanche incluso, infatti, nella ''no-fly'' list. A questo punto, il Consigliere Jones, si e' detto convinto di aver capito ''cosa e' successo e cosa non ha funzionato" ed intenzionato a correggere il tiro senza bisogno di reinventare tutto da capo''.
Insomma pare proprio che il Presidente Obama non voglia mollare la presa, col trascorrere dei giorni, nei confronti di quelli che ritiene responsabili delle gravi e misteriose omissinoni avvenute. Omissioni che, da quanto sta emergendo, riguarderebbero piu' di un caso ed un intero sistema.













 

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