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Cronaca e attualità

Vertice del 5 gennaio. Il discorso integrale di Obama.

Mercoledì 06 Gennaio 2010 00:56


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Obama A conclusine del vertice previsto per martedì 5, nel pomeriggio Barak Obama ha reso conto così degli argomenti trattati: "Buon pomeriggio a tutti  ho appena concluso il meeting con i membri della Sicurezza Nazionale, FBI, CIA ed anche con le agenzie coinvolte nella revisione da me voluta dopo il fallito attentato di Natale. Ho convocato il  meeting dopo quest'ultima minaccia di Al Qaeda. Siamo detetrminati non solo a sventare questi piani , ma anche a smantellare le reti terroristiche una volta per tutte.  Negli ultimi anni abbiamo combattuto alleati di Al - Qaeda che hanno addestrato i loro uomini in Afghanistan, Pakistan, Somalia e Yemen.
Però - ha continuato- se un sospetto terrorista ha potuto salire su un aereo il sistema ha una falla ed è mia responsabilità capire perché e correggere questo errore, in modo da evitare errori futuri. Per questo ho chiesto ha Janet Napolitano di revisionare il sistema di screening aereo e tutte le procedure. I risultati di oggi si basano in primis sul miglioramento della tecnologia che dovrà essere all'avanguardia...ma anche sulla decisione di continuare questa revisione perché fino ad oggi abbiamo pagato un prezzo oltre tremila vite umane.
Questi resoconti saranno pubblicati nei prossimi giorni. Come ho già detto nel week-end individui dell'Intelligence sapevano. C'erano cioè abbastanza informazioni per sventare il complotto. Questo è inaccettabile. Pretendo di capire esattamente dove abbiamo sbagliato; anche sono certo che chi ha sbagliato lo sa.
Sappiamo anche che ci sono altri terroristi nello Yemen pronti a colpire non solo obbiettivi americani nello Yemen, ma anche gli Stati Uniti. Perciò ho ordinato screening per tutti i nostri voli ed altre misure per proteggere gli americani; più cooperazione con tutti i partner inernazionali"
"Nel vertice di oggi si è parlato anche della chiusura di Guantanamo" continua Obama. "In questo momento non trasferiremo altri detenuti nello Yemen per non danneggiare i nostri interessi nazionali. Nel senso che il contrario sarebbe un punto a favore di Al-Qaeda. Guantanamo cioè rappresenta un vantaggio per loro e noi chiuderemo questa prigione. Inoltre nel ventunesimo secolo Al-Qaeda si sta evolvendo e noi di consegtuenza dobbiamo evolverci usando la testa oltre alla forza. Dobbiamo evolverci anche noi e sconfiggerli in fretta. Come abbiamo visto infatti il margine di errore è molto basso. Di cosa hanno bisogno questi criminali: partnership? e noi dobbiamo bruciargliele. Nuove reclute? e noi dobbiamo mioglirare la nostre intelligence...Avremo anche un grande bisogno di personale che voglia lavorare in modo deciso e serissimo per analizzare e raccogliere i dati dell'Intelligence il più velocemente possibile per salvare vite innocenti, con un impegno totale ed a tempo pieno. Questo è quello che meritiamo; e come Presidente è ciò che chiedo" conclude. Doveredicronaca™
A.D.


doveredicronacaâ„¢

 

Omicidio Meredith. Assunto Anche Ted Simon per la difesa di Amanda Knox.

Martedì 05 Gennaio 2010 16:23

Meredith Kercher La Corte d'Assise di Perugia ha condannato lo scorso 5 dicembre Amanda Knox e Raffaele Sollecito suo fidanzato all'epoca del fatto,rispettivamente a 26 e 25 anni di reclusione . La sentenza era giunta alla fine di una camera di consiglio durata 13 ore.
Amanda Knox era ricorsa in appello. A difenderla, anche dall'accusa di calunnia, c'erano inizialmente due avvocati italiani. L'imputata infatti testimonio' il falso accusando un certo Patrick Lumumba, proprietario del locale in cui lei lavorava, di essere presente sulla scena del delitto  la notte dell'omicidio. Le accuse si sono in seguito rivelate del tutto infondate ed è la Knox fu ritenuta inattendibile come testimone. Nel frattempo, la ormai 23enne cittadina americana, ha continuato a dichiararsi innocente. Il processo di appello sarebbe previsto per questa primavera e per l'occasione la famiglia della giovane di Seattle (Kentucky) ha voluto tentare il tutto per tutto assumendo per la difesa anche colui il quale negli Usa e' considerato uno dei migliori penalisti in circolazione: Ted Simon, segretario tra l'altro della America's National Association of Criminal Defence Lawyers, specializzato nella difesa dei cittadini americani all'estero. L'avvocato americano avrebbe gia' dichiarato(portandosi avanti col lavoro...):"la condanna di Amanda è un tragico esempio di errore giudiziario che richiede una significativa revisione".
Intanto i familiari di Amanda hanno riposto ogni speranza nell'azione decisiva di Ted Simon che dovra' affiancare, nella prossima udienza per la difesa di Amanda, i due colleghi italiani.
Meredith Kercher,22 anni, studiava all''Università di Leeds, in Inghilterra, dove frequentava il corso di laurea in Studi Europei.
Entrata nel progetto Erasmus, arriva in Italia, a Perugia, nel settembre 2007 per proseguire i suoi studi. E'stata violentata e ammazzata nella sua camera da letto la notte tra il 1º e il 2 novembre 2007 mentre era nell'appartamento in affitto che divideva con altre tre studentesse, tutte assenti quella notte. L'autopsia, stabili' che la morte fosse avvenuta per emorragia (gola tagliata) tra le 22:00 e le 24.

 

Riaprono le ambasciate in Yemen e Obama coordina una escalation militare.

Martedì 05 Gennaio 2010 11:35

Obama prepara escalation militare in Yemen Stati Uniti, Francia e Inghilterra hanno riaperto oggi le rispettive ambasciate nello Yemen chiuse da due giorni per la minaccia di attentati terroristici di Al Qaeda.
La presenza di militari nelle strade è negli ultimi giorni sensibilmente aumentata. Gli Stati Uniti hanno cominciato a coordinare con le autorità in Yemen una escalation di azioni militari per frenare lo sviluppo di Al Qaeda in questo paese e, se possibile, decapitare l'organizzazione. Il primo colpo di questa nuova campagna è stato portato a segno ieri da parte delle forze yemenite contro vari dirigenti del gruppo terroristico, due dei quali sono stati uccisi. Altre opzioni e le priorità della guerra contro il terrorismo saranno discusse oggi a Washington dal presidente Barack Obama con i capi della sicurezza e le agenzie di intelligence.
E 'possibile che tali azioni si moltiplicano e diventano più visibili ed efficaci nelle prossime settimane, ma questo richiede maggiore coinvolgimento degli Stati Uniti, che è in Yemen ha una buona probabilità di fare danni ad Al Qaeda, ma corre anche il rischio di aprire un nuovo fronte di guerra, con prospettive incerte.

 

Era un doppiogiochista di Al Qaeda il Kamikaze che ha ucciso agenti Cia.

Martedì 05 Gennaio 2010 10:57

KamikazeL'attentatore suicida che la settimana scorsa  è riuscito a penetrare in una base della CIA in Afghanistan, uccidendo sette agenti dei servizi segreti americani era una spia doppiogiochista giordana che lavorava contemporaneamente per Al Qaeda, questo è quanto hanno riferito ieri i media americani, citando fonti molto attendibili.
L'aggressore conosceva bene la base e i militari avendo lavorato per circa un anno con i servizi segreti degli Stati Uniti, che lo consideravano un agente dei servizi segreti giordani "e quindi" amico ". Per questo motivo, non ha avuto troppe difficoltà ad infiltrarsi imbottito di esplosivo in una importante riunione che si stava svolgendo tra le più alte cariche della CIA compreso il capo della missione e farsi esplodere.

Gli agenti uccisi erano la punta di diamante delle operazioni organizzate dalla Cia per attaccare con aerei senza pilota i membri di Al Qaida rifugiati al confine tra Afghanistan e Pakistan.
Come è consuetudine per la CIA, non sono stati resi noti i nomi dei morti, anche se è noto che il capo della base era una donna, madre di tre figli considerata una veterana delle missioni di spionaggio.

Il kamikaze era il medico giordano Humam Khalil al-Balawi che aveva ricevuto dalla Cia il compito di infiltrarsi in Al Qaida in una operazione che mirava a portare le forse USA ai leader di Al Qaeda e in particolare ad uccidere il numero due del gruppo terrorista, Ayman al Zawahiri, a sua volta medico.
In aggiunta ai sette membri della CIA nell'atttacco di Mercoledì ha perso la vita anche un ufficiale giordano, identificato come Sharif Ali Bin Zeid, capitano dell'esercito e lontano parente del re di Giordania.

La CIA che in 60 anni di attività sul campo ha perso "solo" 90 uomini ha promesso che vendicherà presto i suoi uomini.

 

MORIRE AD AMALFI

Lunedì 04 Gennaio 2010 09:13

Tragedia al ristorante Zaccaria di Atrani ATRANI (SALERNO). Ieri mattina intorno alle 10  un costone roccioso di 12 metri alta e 11 larga si e'staccato dal  monte che penetra in acqua vicino ad Amalfi. Il ha schiacciato Carmine Abate, 43 anni uccidendolo.
Sul posto sono arrivati il sindaco di Atrani  e quello di Amalfi, un assessore provinciale, un architetto per la protezione civile, un capocantoniere dell’Anas, un ingegnere del Genio civile ...ed altre autorita' locali.
I magistrati, tra le polemiche e la rabbia di chi li attendeva, arrivano sul posto più di quattro ore dopo: un magistrato, di turno in quelle ore, ed il dottor Angelo Frattini competente per l’ambiente. I due si sono detti "sorpresi" dell'accaduto, dato che "la rete di contenimento che imbrigliava la roccia arrivava a ben qualche metro al di sopra del fabbricato", cioe' quello che era il ristorante "Zaccaria".
E' stata aperta un'inchiesta. Il comandante della stazione dei carabinieri di Amalfi e i suoi uomini hanno assistito alle scene di disperazione dei proprietari, della donna delle pulizie unica testimone, e di suo fratello di Zaccaria Pinto incolume per fortuna.
lI cuoco intanto veniva estratto dai vigilili urbani in una pozza di sangue, da sotto le macerie. Era ancora vivo. "Carminuccio"come lo chiamavano i suoi e'morto pochi minuti dopo, con al posto del volto una maschera di sangue.
Carmine Abate lascia moglie e due figlie, annientate dal dolore.
Il perche' questa tragedia annunciata indigna moltissimo, si spiega cosi': e' stato dichiarato agibile cio' che ovviamente non lo era. Un sindaco ha affermato: "L'incidente e'stato provacato moto probabilmente anche dal maltempo..." Intanto ciascun responsabile dell'accaduto, perche' tale e', incolpa l'altro, che pure lo e': il sindaco la regione, la regione la provincia , la provincia l'ingegnere, l'ingegnere  il geometra e quest'ultimo il capo mastro.
Come protagonisti di una vignetta sarcastica ma assai pietosa alla luce di orrori del genere.

E' mancato invece cio' che era l'unico dovere di questi signori: ordinanze di sgombero (magari in tempo utile,..pioveva da giorni!), controlli sulla sicurezza, pugno duro sulla speculazione, negando ad esempio le licenze edilizie ... specialmente in zone dove il rischio e' la morte.

Doveredicronaca

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MINACCE AL QAEDA: Chiude l'Ambasciata USA nello Yemen.

Domenica 03 Gennaio 2010 18:24

Ingresso ambasciata USA nello Yemen La Spagna ha limitato l'accesso alla sua ambasciata, mentre quelle di Stati Uniti e Gran Bretagna sono state chiuse a causa delle minacce di Al Qaeda
L'ambasciata Usa nello Yemen, ha annunciato che resterà chiusa a partire da oggi a causa delle continua minaccia di Al Qaeda nella penisola arabica. Spagna e Regno Unito hanno preso atto del provvedimento prendendo opportune precauzioni. Nel caso della Spagna,  fonti del ministero degli Esteri hanno annunciato che l'ambasciata rimarrà "aperta e operativa, anche se con accesso limitato.
Da parte sua, il ministero degli Esteri britannico ha comunicato la chiusura della sua ambasciata a Sanaa "per motivi di sicurezza. Il portavoce del ministero si è rifiutato di dire se ci sono state minacce specifiche e si è limitato ad aggiungere che nelle prossime ore ", esaminerà la possibilità di una riapertura".
John Brennan, vice consigliere per la sicurezza nazionale del Presidente U. S. Barack Obama ha detto alla CNN che "ci sono seri indizi" che l'organizzazione terroristica Al Qaeda stia pianificando un attacco contro un obiettivo nella capitale yemenita.
Vale la pena ricordare che il 31 dicembre, il governo americano ha avvertito i suoi cittadini che in Yemen vi è una continua minaccia di attacchi terroristici e una possibilità reale di violenza contro le persone e gli interessi americani sollecitando tutti a mantenere un elevato livello di allerta e attuare straordinarie misure di sicurezza".

 

Kurt Westergaard: 'Ho trovato un ragazzo con un'ascia nel corridoio'

Domenica 03 Gennaio 2010 17:36

Kurt Westergaard "Non voglio lasciare la Danimarca, la mia casa o le immagini che ho disegnato. Le idee anche se controverse devono poter uscire allo scoperto.
Queste le parole dell'artista Kurt Westergaard reduce da un tentato omicidio.

Minacciato dal 2006 per aver disegnato alcune vignette che avevano per protagonista Maometto, Westergaard ha reagito rapidamente, dopo aver scoperto un'intruso si è subito nascosto nella cripta che i servizi segreti danesi avevano istallato in bagno per proteggerlo dagli integralisti islamici che hanno da tempo messo una taglia sulla sua testa.
L'attentatore, un 27enne somalo con stretti legami con il movimento islamico Al Shabab e con al Qaeda, ha fatto irruzione nell'appartamento e quando ha visto l'uomo oggetto della sua furia omicida riunchiudersi dietro una porta blindata ha cominciato a gridare slogan e parole come VENDETTA e SANGUE brandendo un'accetta.
Fortunatamente la polizia è intervenuta in pochissimi minuti, grazie anche alle telecamere di sorveglianza e ai numerosi sistemi d'allarme presenti nella casa. L'aggressore è stato subito colpito due volte ed è stato arrestato.
Durante quei momenti interminabili Westergaard ha sentito piangere la sua nipotina di cinque spaventata ed impossibilitata a muoversi a causa di un ingessatura: "Ho dovuto prendere una decisione molto difficile, in una frazione di secondo, ma quando ho deciso di rinchiudermi nella Panic Room sapevo che i soccorsi sarebbero stati immediati e che sarebbe andato tutto bene."
"Per quel che mi riguarda, ho 75 anni e questo fatto mi dà un vantaggio, ho meno paura della morte perché ho meno da perdere, avendo meno vita davanti", dice con sarcasmo.

Per quanto riguarda le caricature di Maometto, il vecchio artista con la passione per la guerra civile spagnola è schietto: «Non mi pento di averlo fatto, la lotta per la libertà di espressione non deve fermarsi mai e dobbiamo combattere ferocemente per essa." "Non so quanti sono i potenziali terroristi in Danimarca che vogliono uccidermi, ma so che la maggior parte dei musulmani che vivono qui sono tranquilli ".

Una delle dodici vignette pubblicate sul quotidiano danese Jyllands Posten, nel 2005 e successivamente da vari giornali europei mostrava Maometto con una bomba nel turbante.
Quattro anni dopo le Ambasciate danesi sono state attaccate in tutto il mondo e decine di persone sono morte.
Come autore delle vignette è stato citato anche da un tribunale giordano per testimoniare sul suo attacco all'Islam.

"Questo evento può servire a rendere le persone consapevoli del pericolo di intolleranza: non si tratta di un soldato ucciso nel lontano Afghanistan, la minaccia è tra noi e questa è la prova. La controversia sulle vignette, egli dice, "Era come una catarsi, in questo paese. Quando queste persone sono venute in Europa non avevano niente e noi gli abbiamo dato tutto ... chiediamo solo di comportarsi secondo le nostre tradizioni democratiche, e nel rispetto della libertà di espressione ".

Eppure lui è ottimista. "Ho visto che il nazismo e il comunismo sono stati sconfitti. Credo che si possa battere anche il radicalismo islamico ma dubito che possiamo esportare i nostri valori in altre parti del mondo, quindi dubito molto di quello che stiamo facendo in Afghanistan ".


 

IRAN .STUDENTI SCOMPARSI E FERITI A TEHERAN.

Venerdì 01 Gennaio 2010 17:30

università di teheran Sono spariti ieri alcuni studenti nei pressi delle piu' importanti Universita'della capitale dell'IRAN. Dalla fonte web dell'opposizione sarebbero almeno una decina gli studenti uccisi all'Univesita' della Scienza e Tecnologia. I Rgazzi stavano protestando contro il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, e la Guida Suprema, l'Ayatollah Ali Khamenei.
Il leader dell'opposizione iraniana, Hossein Moussavi, in una dichiarazione rilasciata poche ore faattraverso il suo sito web, parla di principi indispensabili per scongiurare la guerra civile: liberazione dei detenutin politici, liberta' di manifestare pacificamente, liberta'di stampa oggi inesistente per la rigissima censura in atto. Moussavi ha anche avvertito il regime nel suo comunicato che il paese è immerso in un grave conflitto e che "la sua prigionia o peggio, la sua morte non farà altro che peggiore la situazione interna al paese".
Il governo infatto ha adottato un cambio di strategia per far fronte all'opposizione, preparandosi a fare "piazza pulita" dei capi della protesta anche attraverso l' intervento armato.
Mercoledì scorso, centinaia di migliaia di persone mobilitate dal governo sono scese per le strade del paese per esprimere il loro sostegno al regime e chiedendo l'arresto e punizioni esemplari per i cosiddetti "dirigenti di una cospirazione".

L'ex primo ministro, sconfitto alle elezioni del 12 giugno dice di essere disposto anche a morire per la causa. "Voglio mettere in chiaro che un mandato di esecuzione nei miei confronti, un omicidio o incarceramento, non risolverà la situazione .... non ho paura di morire per le esigenze della gente", ha spiegato Moussavi..
Dopo la rielezione sei mesi fa, del presidente Mahmoud Ahmadinejad, in una controversa elezione l'Iran è diventato la scena di una gravissima crisi politica e sociale.
Il tutto si è aggravato la scorsa settimana, quando almeno otto persone, (stando alle stime della tv di stato), sono state uccise in scontri tra il braccio armato del regime e gruppi dell' opposizione durante il giorno dedicato all'Ashura, la festa più sacra del calendario religioso sciita.Oltre ai morti e feriti in quell'occasione furono anche arrestate 500 persone.Attualmenrte delle 300 ancora in carcere, molti sono attivisti di spicco dell'opposizione.
Il Ministero intanto ha dichiarato che i gruppi di rivoltosi sono guidati da "servizi segreti stranieri", mentre la polizia ha ribadito che da ora in poi ci sarà tolleranza zero per le proteste in stada.

DDC

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Quelli che...l'altro Natale!

Mercoledì 30 Dicembre 2009 01:00

albero di natalePranzo del 24 dicembre per i poveri. Franco R. lavorava in una libreria...Mesi dopo la chiusura, esauriti i risparmi, e' arrivato al collasso economico. Franco ha trascorso la vigilia di Natale alla mensa  per poveri allestita dai  frati francescani a Milano .Ha ascoltato la messa per gli indigenti ed i senzatetto nell'atrio della stazione Garibaldi...a lui ed altri nella sua situazione, uomini e donne come noi, ma caduti in disgrazia, hanno pensato i volontari della Ronda della Carita'a Milano ed altre associazioni di volontariato, composte da  persone di ogni eta' ,  estrazione culturale, politica o religiosa. Persone che amano gli altri, l'altro...a Roma come a Napoli a Torino come a Palermo...
Kayenna augura buone feste a tutti..! Quelli che stanno leggendo in questo momento..., quelli che scrivono con noi (5 colleghi per ora!) da Varese Milano Roma Cosenza... Auguri a chi e' in casa o al lavoro, a chi e' in vacanza o sofferente. Auguri a chi e' in ospedale, per lavoro o malattia, a chi e' in carcere, a chi ha sbagliato e sta pagando..., a chi oggi non crede piu' al Natale, a chi ci crede ancora .., a chi lotta ogni giorno per un posto di lavoro...
Auguri ai nostri amici dell'Aquila e di Messina...ed a chi con loro ogni giorno continua a ricostruire.
Auguri all'onesta', al coraggio, alla trasparenza ed a tutto cio' e chi ne ha piu'bisogno.
Auguri!

 

Milano come Detroit?...E' inchiesta sul procurato allarme all'aereoporto di Malpensa.

Martedì 29 Dicembre 2009 20:13

pacco bomba a malpensa Un agente della Pol-aria di Malpensa ha raccontato che verso le 14 di oggi e' stato fatto "brillare" un pacco - con misure di 10x20 centimetri - che conteneva un innesco, dei fili e un radioricevitore ma fortunatamente pare nessun esplosivo. Il dirigente Giovanni Pepe' della Polaria ha poi descritto nel dettaglio la procedura usata per disinnescare il pacco bomba, con una cannonata d'acqua tra l'altro che ha impedito il reperimento nella sua integrita'del materiale contenuto all'interno.
Il pacco bomba pare sia stato trovato dagli addetti alle pulizie nei bagni dell'aereoporto milanese di fronte alla fila di banchi check-in numero 10. ed anche se l'eplosivo era assente e' stata aperta un'inchiesta per"procurato allarme."
In america intanto la notizia del pacco bomba all'imbarco per gli Stati Uniti, non ha fatto che aumentare paure e polemiche. Polemiche che continuano ad investire il sistema per la sicurazza aerea americana. Se da una parte infatti, sono state gia' intensificate ed aggiunte misure di sicurezza come il body-scanner..., la popolazione protesta per l'apparente inutilita' o non corretto utilizzo dei 40 miliardi spesi dai contribuenti proprio per la sicurezza.
Oggi ha parlato Obama abbandonando completamente i panni del presidente amichevole e conciliante che ricordiamo il giorno del suo insediamento alla Casa Bianca lo scorso anno. E' stato durissimo :" Chi ci vuole attaccare sara' stanato -ha detto-,con ogni elemento in nostro possesso."Si tratta di violenti estremisti, e da qualunque parte provengano,Pakistan Afghanistan... Yemen, saranno trovati e processati".
In Italia a Milanio,intanto, oltre all'indagine sul tentativo di emulazione le indagini si sono aperte anche con la ricerca del colpevole ed ogni dettaglio dell'episodio, fornito dalle telecamere a circuito chiuso.

 

Trovati su Facebook i pensieri del nigeriano attentatore del volo per Detroit.

Martedì 29 Dicembre 2009 19:46

faruk mullab Il nigeriano che ha cercato di far saltare in aria il volo da Detroit aveva scritto in diverse chat room e su Facebook le sue frustrazioni.
"Mi sento depresso e solitario. Non so cosa fare. Inoltre, penso che la solitudine porta ad altri problemi", ha detto nel gennaio 2005, Omar Farouk Abdulmutallab, il giovane nigeriano che ha cercato di far saltare in aria un volo tra Amsterdam e Detroit il giorno di Natale. Sotto lo pseudonimo Farouk1986, scrisse dei suoi studi in arabo nello Yemen, dei suoi piani per cercare di essere ammesso a Stanford, così come del suo "dilemma tra il liberalismo e l'estremismo", come un musulmano devoto.
Dopo aver esaminato più di 300 messaggi di Abdulmutallab su Facebook e gli islamisti varie chat, il documento dimostra che il giovane nigeriano, il figlio di un banchiere con alto potere d'acquisto, ha cercato conforto a sopportare la solitudine, il matrimonio affrontare e sostenere le loro credenze musulmane.
"Come si può trovare il giusto equilibrio?" Chiedeva in una pagina ai suoi colleghi islamici, in cui ha anche riconosciuto i suoi problemi a memorizzare il Corano e proseguire gli studi islamici allo stesso tempo. "Io cerco di vivere la mia vita quotidiana secondo il Corano e la Sunna nel miglior modo possibile", aveva detto nei suoi giorni da studente in Togo.
La carica esplosiva cucita nei suoi indumenti intimi per il tentato attentato era il doppio rispetto a quello utilizzato da Richard C. Reid, noto come 'shoe bomber' che cercò di far saltare un aereo di linea con un carico nascosto in una scarpa nel dicembre 2001.
Secondo il quotidiano americano Washington Post, i risultati preliminari dell'indagine indicano che Abdulmutallab aveva 80 grammi di pentaerythritol, una quantità che avrebbe fatto un buco nel piano, se fosse riuscita a esplodere.

 

Hedy, 85 anni, sopravvissuta all'olocausto fa lo sciopero della fame per entrare a Gaza

Martedì 29 Dicembre 2009 17:46

Hedy Epstein, una donna di 85 anni sopravvissuta all'Olocausto, ha dichiarato Lunedi uno sciopero della fame al Cairo per protestare contro la decisione dell'Egitto di impedire a centinaia di pro-attivisti palestinesi di raggiungere Gaza.

let us go to gaza
"Ho partecipato alla lotta per i diritti civili per la maggior parte della mia vita, ho mandato lettere, telegrammi ed e-mail fino ad oggi, ma arriva un momento nella vita in cui uno deve fare un passo straordinario, e questo passo speciale per me è quello di dichiarare uno sciopero della fame ", ha detto Efe Epstein seduta presso la sede delle Nazioni Unite al Cairo.
L'attivista veterana, i cui genitori sono morti nel campo di concentramento nazista di Auschwitz nel 1942, sottolinea che la sua azione vuole esercitare pressioni sul governo egiziano ", che sta impedendo a persone provenienti da 42 paesi di entrare a Gaza".
Hedy Epstein è parte di uno sforzo internazionale che coinvolge più di 1.400 attivisti provenienti da tutto il mondo, tra cui centinaia di spagnoli che vogliono entrare a Gaza dall'Egitto per esprimere solidarietà alla popolazione palestinese in questa striscia di terra nel primo anniversario della israeli attacco.
"Tutto quello che voglio fare è di entrare a Gaza e dire alle persone che vi abitano: "Non siete soli, alcune persone hanno hanno lasciato il proprio lavoro, le proprie famiglie e sono venuto qui per stare con voi e farvi conoscere il nostro sostegno, ' ", ha affermato Epstein. Gli attivisti sono arrivati in Egitto negli ultimi giorni, con l'intenzione di entrare a Gaza per svolgere alcune forniture mediche e scolastiche, ma soprattutto per partecipare il 31 dicembre ad una marcia di solidarietà con il popolo palestinese e condannare il blocco imposto su questa piccola lingua di terra.
L'accesso a Gaza dall'Egitto attraverso il valico di Rafah solo, è chiuso da metà del 2007, e si apre solo di tanto in tanto per motivi umanitari. Inoltre, Israele mantiene un blocco di terra e di mare.
Anche Maria del Mar Fernandez, coordinatrice di diverse ONG spagnole e ambasciatrice di buona volontà dell' Autorità Nazionale Palestinese, mostra  il suo desiderio che le "democrazie occidentali reagiscano, insieme alla Lega araba e alle Nazioni Unite, contro il blocco a Gaza. 
Fernandez e Epstein sono attualmente concentrate insieme ad  altri cinquecento attivisti nel quartier generale delle Nazioni Unite al Cairo.


 

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