Il rientro degli italiani da Haiti.
Domenica 17 Gennaio 2010 17:01
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Erano quasi le 12, quando e' atterrato l'aereo con a bordo i nostri connazionali; 13 superstiti in tutto. Bambini,uomini, donne ed una famiglia col proprio gattino. Amarissimo "lieto fine". I primi racconti dei sopravvissuti italiani: " Un minuto, 60 secondi, la vita e' cambiata..."racconta un volontario ... "Io lavoravo li' -voglio tornarci il prima possibile- gli haitiani sono un popolo fierissimo si rialzeranno,..ma dobbiamo esserci..." dice una ricercatrice.
Un'altro superstite ci ha raccontato: "c'erano morti, morti ovunque, coprirli... nella fretta di soccorrere gli altri ..non si faceva in tempo...era anche inutile... da due giorni si sta scavando per le fosse comuni...; un 'esperienza unica terrificante..." dice l'uomo allontanandosi.
Una funzionaria ONU , ci descrive la devastazione del suo studio crollato, ma e' niente -dice-Â siamo vivi..."
Nessuna notizia purtroppo di Antonio Sperduto, responsabile marketing del supermercato crollato e di un'altra funzionaria italiana alle Nazioni Unite, Cecilia Corneo novarese, moglie di un'altro funzionario delle Nazioni Unite originario del Canada, ma scampato al disastro. L'uomo la sta cercando ancora, senza sosta, mentre le speranze si affievoliscono. La moglie che abitava li' con lui da sette anni, pare si trovasse nei presssi o forse proprio dentro, il grande albergo crollato nella capitale. C'e' poi ancora un funzionario Onu italiano, di Firenze, G. Galli ,di cui non si riesce ad avere alcuna notizia. Intanto a cinque giorni dal terremoto, l'ONU ammette :"la peggiore disgrazia mai affrontata prima nella nostra stessa storia": l'insieme infatti di tutti gli stati coinvolti nella catastrofe arriva quasi a venti. Un danno mondiale. Ban Ki Moon, il Segretario Generale dell'Onu, e' in arrivo tra poco ad Haiti . Per il Presidente Usa, Barak Obama: "...questa e' la piu' grande operazione di soccorso a cui si sia mai dovuto far fronte prima, e i soccorsi non sono che all'inizio...ci attende una lunga e duratura ricostruzione " ha detto. Intanto la Casa Bianca ha gia' stanziato 100.000.000 di dollari per Haiti, mentre ieri Obama stesso insieme ai suoi due predeccessori ha chiesto al popolo americano di contribuire nella raccolta fondi. La Clinton intanto, Segretario di Stato, si e' fermata pochissimo sul posto, il tempo per dimostrare la presenza dello Stato americano. Ai terremotati, pero' questo pare non sia piaciuto. Il banco di prova in realta'adesso per e' ben altro per i Paesi occidentali
Dall'Aereoporto di Milano Malpensa e' prevista per domani la patenza di 10 volontari della protezione civile e due addetti alla sanita'che porteranno con se ingenti quantita' di farmaci, materiali per pronto soccorso, tende, e cellulari satellitari per agevolare e coordinare le comunicazioni.
Frattini oggi da Tunisi:" Continua lo stanziamento degli aiuti umanitari sul posto, compreso l'ospedale da campo, abbiamo poi pronto un piano di evacuazione, che gia' oggi permettera' a tutti gli italiani che lo desiderino di tornare in italia, abbiamo inoltre stabilito' un'unita' sul posto che sara' permanente per seguire lo sviluppo delle prossime settimane...."
Per dovere di cronaca la nostra redazione deve raccontare che la nostra inviata da Ciampino oggi, viveva nella provincia di Salerno il 23 novembre 1980. Si salvo'.Stasera le abbiamo chiesto un frammento di quei momenti del terremoto che ebbe l'Irpinia come epicentro, la sera del 23 novembre 1980:" la scossa piu' forte fece crollare e tremare tutto, noi dormimmo in auto, ma mio marito, anestesista, volle poi trascorrere tutta la notte soccorrendo feriti...in un ospedale che continuo' a tremare, sotto i miei occhi, completamente impotenti...". Il mattino arrivo' l'ospedale aveva retto il marito fini' il suo "lavoro" e torno' in auto: era quella il 24 novembre 1980 la loro casa
In questo momento ill coordinamento di tutte le forze politiche internazionali e' in atto con due ex presidenti , un democratico ed un repubblicano uniti da uno scopo comune. C'e' stato l'azzeramento per Haiti del debito pubblico, mentre e' incerto il destino di migliaia di orfani.
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