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E' arrivata la fine del mondo. Ogni uomo morirà entro questo secolo.


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Queste le esternazioni affidate al proprio legale dal "lupo grigio", Mehmet Alì Agca, il turco che nel maggio del 1981 attentò alla vita di Papa Giovanni Paolo II. Agca è tornato libero dopo 29 anni di carcere tra Italia e Turchia, alimentando gli interrogativi sul suo stato mentale; il messaggio diffuso questa mattina è diviso in 5 articoli: "Articolo 1: Dio è unico fino all'eternità. Dio è completo fino all'eternità. La trinità non esiste. Articolo 2: Io non sono Dio. Io non sono figlio di Dio. Io sono Gesù eterno, cioè il sacro verbo rinato con ossa e carne. Sono il servo superiore eterno di Dio, non esiste una cosa come la trinità. Articolo 3: Lo spirito santo è solo un angelo creato da Dio. La trinità non esiste. Articolo 4: Dichiaro che è arrivata la fine del mondo. Tutto il mondo sarà distrutto entro questo secolo. Ogni uomo morirà entro questo secolo. Articolo 5: La Bibbia è piena di errori. Io scriverò la Bibbia perfetta".
Indipendentemente dallo stato di salute mentale di Agca, l'episodio del 1981 è sempre rimasto avvolto nel mistero:
L'attentato avvenne nel giorno della ricorrenza della prima Apparizione della Madonna ai pastorelli di Fatima e Giovanni Paolo II, convinto che fu la mano della Madonna a deviare quel colpo e a salvargli la vita, volle che il proiettile fosse incastonato nella corona della statua della Vergine a Fatima, per questi motivi la Congregazione per la Dottrina della Fede analizzando l'attentato lo mise in relazione con l'ultimo dei Segreti di Fatima.
Di certo c'è che le indagini non portarono mai alla scoperta dei veri mandanti dell'attentato. La commissione Mitrokhin del parlamento italiano, però, analizzando documenti provenienti da Germania ed Ungheria, ipotizzò uno scenario inquietante: l'attentato sarebbe stato progettato dal KGB in collaborazione con la Stasi, i servizi segreti della Germania Est, con l'appoggio di un gruppo terroristico bulgaro a Roma, che a sua volta si sarebbe rivolto ad un gruppo turco di estrema destra, i Lupi grigi dei quali Ağca faceva parte.
Le motivazioni che avrebbero portato l'URSS a preparare l'attentato non sono state chiarite; secondo i sostenitori di tale ipotesi, probabilmente l'Unione Sovietica temeva l'influenza che un Papa polacco poteva avere sulla stabilità dei loro Paesi satelliti dell'Europa Orientale, in special modo la Polonia.
Tutte queste informazioni vanno considerate come ipotesi, perché ad oggi non sono state comprovate le circostanze e le motivazioni dell'attentato. Lo stesso Papa Giovanni Paolo II, inoltre, dichiarò nel maggio 2002, durante una visita in Bulgaria, di «non aver mai creduto nella cosiddetta connessione bulgara».
A queste informazioni si aggiunge quella del coinvolgimento della mafia nell'attentato, suffragata dal memoriale del pentito di Cosa Nostra Vincenzo Calcara sulle dichiarazioni rese a Paolo Borsellino.

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