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Dark Side Of Venus: "Vieni a farmi visita sulla parte più oscura di Venere".

                                                                                                                                                                                                                                di Izumi Curtis

The Dark Side Of Venus Un ora di ritardo, un classico dei musicisti… però stavolta valeva la pena aspettare così tanto!
Al “56th street” in via Massaciuccoli a Roma, zona Salario, io e il mio ragazzo arriviamo alle 22.00, dopo aver bloccato il traffico della stretta stradina ad una corsia, parcheggiandoci con qualche difficoltà in un posto strettissimo.
All’entrata del pub la locandina dei Dark Side Of Venus, che il mio amico Ludovico mi aveva passato una settimana fa insieme alla loro prima registrazione, ci fa capire di aver trovato il locale che cercavamo…
Ma dei musicisti e dei loro strumenti  in quel pub che sembra consistere in un'unica sala, non più grande di un’aula scolastica, non si vede nemmeno l’ombra…
Il barista ci spiega,dopo averci fatto tesserare e pagare 5 euro di ingresso, che i miei amici suonano al piano di sotto nella saletta apposita. Dopo aver sbrigato le varie formalità scendiamo per salutare gli artisti.
C’è già qualcuno nella saletta sotterranea, oltre ai musicisti che stanno approntando gli ultimi preparativi…
Fra la regolazione dell’ amplificatore e le prove di vari pezzi cover che suoneranno...saluto tutto il gruppo
Il primo saluto al chitarrista, Ludovico, mio compagno di università, seduto a parlare con i suoi amici.
Poi gli immancabili complimenti alla cantante, Livia, anche per il vestito!.. in linea con lo stile del gruppo [gothic-rock].
A seguire intercetto Licia, la tastierista e compositrice nonché leader del gruppo,fra una prova e l’altra, per chiederle informazioni sul video di uno dei tanti brani da lei composti che si trova su you tube.
Riesco infine a scambiare qualche parola con Riccardo,il bassista, e Carola, la batterista,prima che l’attesa performance cominci.   
Lo spettacolo è impostato in due diverse parti: una dedicata alle cover, una dedicata ai pezzi originali del gruppo; ogni pezzo viene seguito da vigorosi e sentiti applausi e da qualche motto di incoraggiamento che dà la carica a questi musicisti,che sono solo alla loro seconda esibizione dal vivo ma già hanno conquistato il cuore di alcuni fedeli fan (come la sottoscritta!).
La prima cover del’esibizione è “Where the wild roses grow” di Nick Cave e Kylie Minogue e vede impegnati Ludovico, che suona la chitarra e canta la parte di Nick, e Livia, che invece interpreta la parte di Kylie; Questa splendida canzone,una toccante murder ballad, l’ho conosciuta proprio grazie a loro,ascoltandoli durante le prove qualche settimana prima.
Sempre Livia, accompagnata dagli arpeggi di Ludovico, intona l’ “Halleluja” di Leonard Cohen [“una delle cover più abusate della storia”come l’ha presentata lei stessa!] dandone un’interpretazione molto profonda e piena di vita e dedicandola a una sua amica, là presente, che si è da poco laureata.
La canzone successiva, “Mad World” dei Tears for Fears,famosa per la cover di Gary Jules presente nel film “Donnie Darko”, è cantata da Riccardo con Licia al pianoforte che riesce anche a fargli un controcanto splendido…
Il pezzo che segue, “Moonlight Passion”, non è una vera e propria cover ma un pezzo per pianoforte solista composto da Licia stessa e che si trova nel suo ultimo album “Amore e Morte”. In questa esecuzione , al pianoforte di Licia si accompagna la chitarra di Ludovico con risultati davvero da sogno.
L’ultima cover viene annunciata da Livia con le parole “non serve presentarla perché dopo le prime note la riconoscerete subito…”.
Licia batte sui tasti le prime note della famosissima “My immortal” degli Evanescence, una delle influenze a cui i Dark Side Of Venus si ispirano, e la voce di Livia la segue,in un interpretazione così perfetta e armonica da non aver nulla da invidiare alla versione originale cantata da  Amy Lee …
Quando le note del pianoforte si spengono,l’applauso è più forte del solito e ci vuole un po’ di tempo prima che Livia possa annunciare l’inizio della parte più attesa,quella che non si può sentire altrove [non hanno ancora registrato la maggior parte delle loro composizioni]: i loro pezzi originali!
Il concerto si apre con un pezzo introduttivo in pianoforte seguito dall’attacco in batteria del primo brano,l’unico di cui esiste una registrazione,seppur provvisoria, che  si può trovare sul loro Myspaces  o su Youtube: “Vampires”, che,alla fine della canzone, viene dedicato da Livia “alla nostra fan numero uno”(ovvero alla sottoscritta!).
La canzone,il cui ritornello racconta “i was a foolish young girl trying to seduce the vampires,I was a little child trying to possess the Night,I was a foolish young girl and my blood was sucked up by the vampires... The vampires I created with my mind” ,è la storia di una ragazza sedotta dal fascino dei vampiri che rimane poi intrappolata e soffocata da questo mondo così bello come crudele.
La successiva , “Mr Sin”, si apre con un pezzo in pianoforte su cui poi si innestano la voce di Livia e gli altri strumenti nel narrare la storia tormentata dell’io narrante della canzone…
Viene poi presentato un pezzo che porta il nome del gruppo, “Dark side of Venus”, un pezzo pieno di energia  che descrive un fantasioso viaggio su Venere, appunto nella “parte oscura” ,come si evince dal ritornello “Come with me and see what they do on Venus, come and visit me in the darkest part of Venus, bring me all your light, I'll give you heat and beauty, you will shine so bright in the darkest of all nights..."
Il brano successivo, più soft, è intitolato “delicate and true”, una splendida dichiarazione di amore che sembra composta apposta per la voce di Livia,così leggera ma allo stesso tempo piena di vita. Segue “the night after the party”,un pezzo dal carattere struggente che esprime tutta la sofferenza dolce-amara della ragazza protagonista che si ritrova sola alla fine della festa a pensare a un amore ormai terminato.
L’attacco per il pezzo successivo, “He walks around”, è dato da Riccardo,che tira fuori dal suo basso una serie di note che riportano alla mente lo swing degli anni 50; la canzone poi si arricchisce di sonorità prese in prestito dal Punk alternative-rock dei Green Day che comunicano in maniera vivida l’atmosfera del camminare nella notte con l’inquietudine nel cuore e la speranza di trovare “peace of mind to sleep at night”…
Con le ultime note di “you will find me” ( affascinante pezzo per piano e voce che riesce a infondere i n me un senso di libertà dalle angoscie che di solito mi tormentano anche solo ascoltando il ritornello: “You will find out that almost nothing is what it seems, sometimes you'll want to fight, sometimes you'll just need peace, you will open your eyes one day and feel a new breeze and among your old things you will find me”) finisce l’esibizione ma il pubblico non si accontenta e vuole di più,quindi l’interpretazione si conclude con un bis, a grande richiesta, di “he walks around” e con una standing ovation per un gruppo che se lo merita tutto.
Dopo aver parlato con gli artisti e averli aiutati a rimettere a posto gli strumenti, si torna a casa con la pioggia e il freddo dell’inverno ad accoglierci fuori dal locale; si va a radio spenta per non perdere gli ultimi echi di questa musica così bella e particolare [come aveva detto Livia pochi minuti prima “la nostra non è la solita musica goth sempre uguale, i nostri pezzi sono vari e pieni di influenze differenti,è questo ciò che gli dà colore e a cui non vogliamo rinunciare”], mugolando i motivetti delle canzoni ascoltate aspettando il prossimo live e, quando sarà pronto,il loro attesissimo CD…

Prossima data 20 gennaio ore 22  Live @Roma, Aran Pub [Largo Vercelli n.7, nei pressi di Piazza Re di Roma] ingresso gratuito!

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