Pechino. Napolitano parla alla Scuola Centrale del Partito Comunista
Martedì 26 Ottobre 2010 08:24
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Pechino. Si svolge presso l’Assemblea Nazionale del Popolo alle 11.00 (ora italiana) le 17.00 a Pechino, l'incontro tra il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ed il Presidente della Repubblica Popolare Cinese Wu Jintao . Tra i due è previsto un colloquio di circa un’ora seguito da un pranzo di Stato. Nel frattempo il nostro Presiodente della Repubblica ha parlato stamane alla Scuola Centrale del Partito Comunista cinese.
Giorgio Napolitano ha detto nel discorso che ha tenuto stamane dinanzi agli alti dirigenti del partito: "L'Italia è decisa ad esercitare la sua influenza all'interno dell'Unione europea affinché si sviluppi un dialogo senza pregiudiziali e senza sospetti, con la Cina, ma l'importante è che le differenze siano affrontate con spirito costruttivo cercando delle soluzioni che presuppongano dei punti d'incontro anche tra posizioni o interessi contrastanti...Ci muoviamo in questa direzione ha detto ancora il nostro Presidente, sapendo che all'interno dell'Ue ci sono anche contraddizioni, mi riferisco ad esempio alla difficoltà che fin'ora si è incontrata riguardo al riconoscimento alla Cina dello status di economia di mercato..." Napolitano ha ricordato anche il drammatico periodo nell' economia mondiale esploso due anni fa: "Quando la grave crisi finanziaria del 2008 si e' abbattuta sul mondo industrializzato, la Cina e' stata locomotiva dell'economia mondiale" ha detto in proposito.
Il Presidente della Repubblica ha spiegato anche come"con i tassi di sviluppo stellari" la Cina abbia innegabilmente mantenuto e "continua a farlo un ruolo che, in passate crisi, ricadde su Paesi come la Germania, gli Stati Uniti, il Giappone, e la Cina di oggi non è da meno...recentissimamente, il dialogo bilaterale con Bruxelles non ha dato tutti i risultati che la Cina auspicava, anche a causa della complessità delle istituzioni e delle procedure comunitarie , che hanno oscurato la grande visione politica della costruzione europea, ma non è, tuttavia, possibile sottovalutare l'Europa..." A questo punto Napolitano ha illustrato la fondamentale importanza dell'euro: "Guai - ha affermato- se non avessimo avuto l'euro nella tempesta globale del 2008-2009 quando l'Europa ha attraversato un momento difficile ed anche grazie all'euro l'Unione ha tenuto".
ddc
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