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Gianfranco Fini: " Qui non si va contro, ma oltre, il Pdl e Berlusconi "


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Fini_Berlusconi E' finita. Forse.


Bastia Umbra (Perugia). Fini ieri davanti a 5000 finiani alla convention di Futuro e Libertà ha chiesto a Berlusconi di dimettersi.

Il leader del mivimento FLI ha chiesto con determinazione le del Premier. "La nuova agenda - ha detto poi Fini- è necessaria perchè e' cambiato tutto. E' Berlusconi che deve dimostrare coraggio politico ed essere lui ad avere il colpo d'ala, avendo il coraggio di rassegnare le dimissioni, dichiarare che la crisi è aperta e avviare una fase in cui salire al Colle". Senza questo, avverte, e se prevalessero "i soliti cattivi consiglieri" o "logiche mercantili per tirare a campare, tutti si dovranno assumere le proprie responsabilità ed è anche evidente che Urso, Ronchi, Menia e Buonfiglio non rimarranno un minuto di più in quel governo". Ha detto basta, parrebbe insomma, Gianfranco Fini.

Ma qual'è il suo progetto ? Un progetto che Fini ieri ha definito"ambizioso", quello cioé di "incarnare il liberalismo italiano". Senza mezzi termini, chiudendo la Convention Fli, spiega che il nuovo partito "non sara' mai sinonimo di pensiero debole, subalterno alla sinistra, né una nuova piccola sigla nella politica italiana, ma la volontà di fare vivere davvero quel soggetto politico per la rivoluzione liberale che il Pdl non ha saputo realizzare". Questo progetto quindi, ovviamente come illustra Fini non va "né contro il Pdl né contro Berlusconi", bensì "oltre il Pdl e Berlusconi"...

                                                                          

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