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Reggio Calabria: "Cogito Ergo Sum"


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Arrestato carrozziere per autobomba Reggio Reggio Calabria ore 13.40.

All'indomani del ritrovamento dell'autobomba, il nostro corrispondente ha ascoltato gli umori degli studenti, all'uscita di scuola: quei giovani di Reggio che tanto stanno a cuore a quanto è rimasto di buono dello Stato italiano.

Lorenzo B. dice : "Qua ci hanno cresciuto davvero al motto "Festa, Farina, e Forca", ma cosa credono che siamo deboli, stupidi, facili da corrompere? o da intimidire? lo sappiamo tutti quanti, e chi sono i politici corrotti, lo sappiamo tutti...il  perche' qualcuno deve  riciclare i soldi nell'opera gigante del ponte sullo stretto...Adesso!..."

...e' un fiume in piena, il ragazzo, un pieno di rabbia, ma anche di coraggio; quel coraggio pero' che alla sua giovane eta' deve imparare a dosare gli spiega una professoressa mentre lo ascolta... << NO! -continua- io non ci sto: Cogito Ergo Sum, diceva qualcuno...L'autobomba, il tritolo...le stragi...la morte del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria Francesco Fortugno? Io quell'omicidio me lo ricordo bene -continua Lorenzo- avevo 13 anni era il  16 ottobre 2005 giorno di elezioni, mio padre mi spiego' il significato della parola "elezioni primarie". E' stato ammazzato  da un killer della 'Ndrangheta, con 5 colpi di pistola: un medico e un politico per bene di una regione che vogliono " loro". Io ed i mie genitori ci andammo ai funerali, e mi ricordo Ciampi, l'ex presidente della Repubblica. Qua -continua ancora- lo Stato, quello pulito, quello "nostro"... la mafia e la 'ndrangheta non lo vogliono? Allora facessero una cosa: ci ammazzassero tutti. Si' tutti. Ma poi, pero', muoiono pure loro, perche' gli restera' solo... la bomba atomica ! >>
E 'stato arrestato intanto Francesco Nocera, di 45 anni, presunto affiliato alla cosca Ficarra-Latella (della 'ndrangheta) per il reato di "favoreggiamento personale aggravato''.
L'auto ritrovata ieri, e nella quale era stato stranamente possibile infilare delle armi, era stata per di piu' lasciata con gli sportelli aperti, a poca distanza dal percorso del Presidente, in una citta' "blindata" da ore ed ore. La vettura si  trovava da giorni nell'officina del carrozziere, che pensava di cavarsela con una denuncia di furto dell'auto avvenuta ieri mattina, circa un'ora e mezza prima del ritrovamento; proprio mentre televisioni, forze dell'ordine e giornalisti erano tutti concentrati sulla visita del Presidente. Le indagini  invece hanno fatto emergere che il carrozziere - complice, pare, delle cosche 'ndranghetistiche- avesse prestato la macchina per un'azione criminale, azione di cui continua tutt'ora a negare di essere stato messo al corrente.
a.d.

Correlato: Reggio Calabria. Oggi: “Insieme per non dimenticareâ€.

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