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Bomba artigianale alla metro di Roma, stazione di Rebibbia linea B


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Ordigno nella metropolitana di Roma Roma. La notizia è stata trasmessa nel primo pomeriggio di oggi, con una rincorsa tra le varie testate giornalistiche web. Una bomba alla metropolitana di Roma. La giornata per gli utenti delle due linee metro A e B che entrambe fanno scalo alla stazione Termini è proceduta senza nessun intralcio, per fortuna, anche se la zona circoscritta è stata transennata da forze dell'ordine e vigili del fuoco.

Il comandante Bruno Bellini tenente colonnello della prima sezione del nucleo investigativo dell Arma dei Carabinieri ha dichiarato che il Reparto investigazioni scientifiche dopo aver effettuato l'esame del materiale, già ispezionato anche dagli artificieri, non ha riscontrato alcuna pericolosità, ma il gesto è risultato gravemente intimidatorio. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo d'inchiesta contro ignoti a causa del gesto marcatamente allarmistico, mentre gli artificieri provvedevano allo scrupoloso controllo e "bonifica delle stazioni delle linee A e B e dei convogli in transito, oltre a quella dei raccoglitori dei rifiuti".

Cosa è successo? Erano le 10 di stamattina quando il treno si trovava fermo presso la stazione di Rebibbia su uno di quei binari usati per fare manovra ed invertire la direzione di marcia. Il macchinista di turno trova sotto il sedile arancione del vagone, senza passeggeri, una busta di plastica con dentro dentro un pacco contenente due tubi di ferro al cui interno 100 gr. circa di polvere nera non esplosiva, poi ancora chiodi e frammenti metallici, nessun innesco e nessuna rivendicazione.

Chi è stato a voler procurare allarme? Tra le tante ipotesi, si è fatta quella della Federazione anarchica informale protagonista in passato di simili gesti dimostrativi come i pacchi bomba piazzati all’università Bocconi ... Il sindaco Gianni Alemanno ha detto: " È stata solo una brutta provocazione che nulla ha a che fare le manifestazioni di domani...",,il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, ha dichiarato: "In un momento di così grande tensione spetta alle istituzioni e alle forze politiche il compito di mantenere sobrietà e non cavalcare le paure dei cittadini " mentre per Antonio Di Pietro : "non è un gesto disperato, ma voluto da chi con la strategia della tensione pensa di spostare l’attenzione".

Maurizio Mezzavilla Comandante provinciale dei Carabinieri di Roma ha tenuto a ribadire che non esistono elementi che colleghino l'atto probabilmente di un singolo e neppure di un gruppo con le manifestazioni studentesche  previste per domani 22 dicembre a Roma. Si sarebbe trattato di un vero e proprio procurato allarme  dunque come spiegato dal sindaco della capitale con queste parole " Non siamo affatto di fronte ad un attentato, bensì ad una provocazione, sta adesso agli inquirenti smascherare chi ha fatto questo brutta provocazione".

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