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Bocciato legittimo impedimento solo in parte, dalla Corte Costituzionale


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Consulta boccia legge legittimo impedimento Roma. Piazza del Quirinale. Palazzo della Consulta.

Sono 15 i giudici della Corte Costituzionale riuniti da stamane in Camera di consiglio per deliberare sull'appropriatezza e quindi l'eventuale incostituzionalità  della legge sul legittimo impedimento, legge atta in primis a proteggere il premier dai processi in corso nei quali egli è imputato.

Al termine di oltre 6 ore di camera di consiglio la notizia è di una parziale bocciatura del testo sul legittimo impedimento.

Sarebbe questo il verdetto della Consulta al termine della camera di consiglio con cui hanno preso in esame la costituzionalità della legge.
Bocciato il comma che dice:"Il giudice su richiesta di parte quando ricorrono le ipotesi di cui ai commi precedenti, rinvia il processo ad altra udienza". Sarebbe incostituzionale dunque la pretesa da parte della Presidenza del Consiglio di sospendere i processi per sei mesi senza soluzione di continuità, ciò con riferimanto al comma 4 dell'articolo 1 della legge 51 del 2010 secondo cui "la certificazione di Palazzo Chigi sull'impedimento e l'obbligo per il giudice di rinviare l'udienza fino a sei mesi". Deve essere il giudice e solo il giudice a verificare il reale, "legittimo", impedimento insomma mentre il comma prevedeva che: "Ove la Presidenza del Consiglio dei ministri attesti che l'impedimento è continuativo e correlato allo svolgimento delle funzioni di cui alla presente legge, il giudice rinvia il processo a udienza successiva al periodo indicato, che non può essere superiore a sei mesi". I giudici hanno considerato cioè illegittima la sproporzione tra diritto di difesa ed esigenze di giurisdizione in conflitto con l' articolo 3 della Costituzione italiana che impone inoltre il principio di uguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge. La violazione riscontrata dalla Corte riguarda anche l' articolo 138 della Costituzione che impone la necessità che vengano scritte leggi non anticostituzionali.

La legge così come redatta, senza questa modifica-bocciatura, sarebbe stato determinante al fine di  mettere il Premier al riparo da alcuni processi imminenti come quello inerente alla corruzione del commercialista inglese David Mills,  l'inchiesta Mediatrade...

L'Alta Corte avrebbe fornito anche una interpretazione del comma 1, ritenendo l'impedimento legittimo solo se il giudice possa valutare "l'indifferibilità della concomitanza dell'impegno con l'udienza, nell'ottica di un ragionevole bilanciamento tra esigenze della giurisdizione, esercizio del diritto di difesa e tutela della funzione di governo" ...

Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi (coordinatore Pdl)  ha dichiarato a caldo che la Corte Costituzionale oggi avrebbe rovesciato i " cardini della democrazia", e non viceversa, come invece sostenuto da tutte le altre parti politiche come la destra di Fini, L'Udc di Casini ecc. Pierluigi Bersani (Pd) mentre attende che siano rese note le motivazioni della sentenza, esprime in generale parere favorevole alla serietà dei magistrati oggi riunitisi in camera di consiglio. La Lega di Bossi in un comunicato invece dice: "La sentenza della Corte Costituzionale sul legittimo impedimento non bloccherà l'azione del governo. Il cammino delle riforme prosegue con i tempi e i modi già stabiliti e per la Lega non cambia nulla. Dalla Corte Costituzionale non c'era da aspettarsi altro: sapevamo benissimo che la maggioranza dei giudici della Corte ha un atteggiamento ostile nei confronti dei provvedimenti voluti da questo governo. Ma non c'è sentenza della magistratura che può bloccare l'azione dell'esecutivo".

Ddc


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