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Antonio Di Pietro insoddisfatto per bocciatura incompleta del legittimo impedimento


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Antonio Di Pietro sulla decisione della Corte Costituzionale Montecitorio. Roma. Per il leader Idv Antonio Di Pietro, circa l'accaduto di oggi  in riferimento alla decisione Corte Costituzionale " anche l'Alta Corte ha riconosciuto che per la terza volta Berlusconi ha provato a fare una legge per non farsi processare, oggi ritenuta illegittima con una valutazione squisitamente tecnica. L'Alta Corte non ha cancellato, però, una norma che per Berlusconi rappresenterebbe la possibilità di far rientrare dalla finestra ciò che la Corte mette fuori dalla porta e cioè che comunque verrebbe considerato ancora come legittimo impedimento anche tutta l'attività preparatoria conseguenziale nonché ogni azione coessenziale all'azione di governo, alias - dice ancora Antonio di Pietro - Berlusconi prenderebbe continuamente tempo e scuse per non presentarsi ai processi, per cui menomale che L'Italia dei Valori ha chiesto il referendum perchè finalmente tra il mese di maggio e giugno sarà la gente a decidere se Silvio Berlusconi debba essere uguale a tutti gli altri cittadini di fronte alla legge." L'esigenza espressa oggi in definitiva dal leader dell'Italia dei Valori è quella di un'azione risoluta, l'abrogazione totale di questa legge-scudo.

Sul suo blog, infatti, il leader di Idv ieri aveva avvisato e specificato: "Il referendum proposto dall’Italia dei Valori prevede la bocciatura totale di tutta la legge sul legittimo impedimento, anche del titolo stesso. Quella legge che Berlusconi si è fatto fare per evitare i processi. Qualsiasi decisione della Corte costituzionale che dovesse salvarne anche una sola virgola, non può che portare a un referendum.
Questo perché noi dell’Italia dei valori abbiamo previsto proprio l’abrogazione totale di una legge illegittima, immorale, contraria al buonsenso comune. L'idea di non farsi processare semplicemente perché si è a capo di un governo è assurda.
A questo punto, con l’ammissibilità del referendum e con un giudizio di illegittimità costituzionale pendente, la resa dei conti con la giustizia per Silvio Berlusconi si avvicina. Anzi, è inevitabile e inesorabile. E così deve essere, perché tutti siamo uguali davanti alla legge e, come hanno chiesto quasi un milione di cittadini, se non ci dovesse essere l’illegittimità dichiarata dalla Corte ci sarà un referendum.
Ritorna così la stagione dei referendum e i cittadini finalmente potranno dire la loro su alcuni temi fondamentali: volete o no le centrali nucleari? Volete o no che tutti siano uguali di fronte alla legge? Volete che l'acqua sia un bene pubblico? Presto, in primavera, i cittadini risponderanno"

Correlato: Bocciatura parziale della legge sul legittimo impedimento dalla Consulta della Corte Costituzionale


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