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Silvio Berlusconi avalla le scuse di Frattini alla Clinton per le critiche di Bertolaso agli USA.


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Berlusconi Frattini Clinton Domenica scorsa, ospite della la trasmissione di Rai Tre, «In mezz'ora", di Lucia Annunziata, il capo della protezione civile italiana Guido Bertolaso, aveva duramente criticato gli Stati Uniti per la gestione, definita patetica, dei soccorsi ad Haiti.
Le sue parole, non hanno dato adito ad alcun dubbio interpretativo: «Gli americani non possono che avere la leadership di questa emergenza, ma hanno bisogno di un 'Obama dell'emergenza', che evidentemente non sono riusciti a trovare»...«Ci sono enormi organizzazioni coinvolte e moltissimo da fare, ma la situazione è patetica, e tutto si sarebbe potuto gestire molto meglio».
La risposta, da parte degli Stati Uniti, a queste critiche, è arrivata per bocca del segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, direttamente al ministro Frattini, recatosi a Washington in missione, per discutere sulle vicende legate al terrorismo internazionale. Prima di affrontare i temi in agenda, la Clinton, si è subito tolta il sassolino dalla scarpa, bollando le critiche di Bertolaso come «polemiche del dopo partita» analoghe a quelle che si fanno sui quarterback del football il lunedi negli Usa.

Frattini, in evidente imbarazzo, ha cercato di rimediare affermando che: «il governo non si riconosce nelle posizione espresse da Bertolaso le sue parole sono state dettate dall'emotività trovandosi di fronte alla tragica situazione di Haiti. Noi non vogliamo dare e non diamo lezioni a nessuno. Ci rimbocchiamo le maniche come abbiamo fatto e continueremo a fare insieme alle Nazioni Unite e agli Usa».
La posizione di Frattini, è stata confermata oggi dal presidente del consiglio italiano Silvio Berlusconi, che ha sottolineato che, anzi, «la risposta è stata rapida, ma senza il generoso e significativo intervento degli Stati Uniti sarebbe stato tutto assai più difficile. In situazioni critiche come questa, è purtroppo inevitabile che sorgano serie difficoltà nell'assicurare un efficace coordinamento degli aiuti. Resto tuttavia convinto che in questi casi sarebbe opportuno evitare dichiarazioni che possano involontariamente innescare polemiche, partendo dall'assunto che tutti sono impegnati in buona fede ad aiutare la popolazione di Haiti». Aspettiamo l'evolversi di questa polemica che vista l'emergenza si sarebbe potuta risparmiare.

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