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Il video choc che smentisce le parole di Sail El Islam, figlio di Muammar Gheddafi.


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Video choc in Libia “La vita va avanti normalmente in Libia." Sail El Islam, figlio di Muammar Gheddafi, ha invitato tutti i giornalisti ad entrare in Libia. "Sfido chiunque a farmi vedere dove sono tutti i morti. Domani tutti i giornalisti del mondo potranno vedere la realtà". Ma le cose in Libia stanno diversamente, anche con tutti i mezzi di informazione del paese imbavagliati, la verità che emerge nelle ultime ore dà piuttosto l'dea di un paese devastato da uccisioni, arresti e indicibili torture. Sono le immagini che furtivamente riescono a superare la censura a parlare; raccontano di decine di militari giustiziati sommariamente per non aver eseguito l'ordine di sparare sulla folla, di donne e bambini uccisi, di mercenari che sparano migliaia di proiettili sulla folla inerme, questo raccontano i filmati rubati dai telefonini e sfuggiti così alla censura, per offrirsi ai nostri increduli occhi di occidentali.

Abbiamo voluto montare insieme molti di questi filmati, cercando di dare un senso a fatti che senso non hanno. Il video è scioccante in alcuni tratti, per questo invitiamo le persone particolarmente sensibili a non guardarlo. Abbiamo eliminato le scene più cruente per dare spazio alle proteste, alla folla, ai giovani che, pur stremati, bruciano le effigi della dittatura. E' giusto che il mondo veda e sappia.

Libia, 24 febbraio 2011. Angoscia rosso sangue.

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