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Camera Decreto Milleproroghe: approvazione e scontri.


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Alla Camera - Fini contro Cicchitto Fabrizio Cicchitto entra a gamba tesa contro il Presidente Fini durante la seduta per l'approvazione del decreto milleproroghe alla Camera. Il capogruppo PDL  ha infatti inopinatamente denunciato per Fini “una situazione di contrasto tra il suo ruolo di presidente e il suo ruolo politico. Una situazione istituzionalmente insostenibile". Secca e proceduralmente ineccepibile la risposta di Fini "è vero, la situazione è istituzionalmente insostenibile". Fini si riferiva, evidentemente, alla generale situazione del governo replicando a Cicchitto che invece lo accusava di ricoprire il doppio ruolo di garante istituzionale e leader politico.
Nel corso della movimentata seduta per l'esame finale del decreto Milleproroghe, c'è stata anche una sospensione per la mancanza di un rappresentante del governo, obbligatoria  per la regolarità della seduta.
Il Presidente Fini ha interrotto l'intervento del leader dell' Idv Antonio Di Pietro  facendo notare l'impossibilità di procedere per l'assenza del Governo e ha sospeso la seduta per pochi secondi, mentre dai banchi delle opposizioni s'è alzato il grido: «Vergogna!». Anche la successiva ripresa, con la presenza della sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento Laura Ravetto, è stata segnata dal doppio richiamo di Fini  «Onorevole Ravetto, la prego di non telefonare, lei rappresenta il Governo, se non c'è lei la seduta non può iniziare» E, per concludere, la stoccata: « La prego di riferire al ministro per i rapporti col Parlamento che è senza precedenti quello che sta accadendo quest'oggi».
Alla fine il decreto Milleproroghe è stato approvato: i voti a favore sono stati 300 e i contrari 277.
Il provvedimento passerà all'esame del Senato dove domani è prevista l'approvazione in via definitiva.

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