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Consiglio dei ministri approva riforma di Angelino Alfano. Berlusconi, non è ad personam.


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Berlusconi e Alfano - la riforma della GIUSTIZIA Il Consiglio dei ministri ha festeggiato con un fragoroso applauso l'approvazione della riforma messa a punto dal Guardasigilli Angelino Alfano. Il ddl costituzionale di riforma della Giustizia modificherà il testo costituzionale, dovrà perciò essere approvato da Camera e Senato; con il consenso di due terzi dei parlamentari entrerà subito in vigore, altrimenti si ricorrerà al referendum e saranno finalmente i cittadini a decidere.

Silvio Berlusconi, oggi raggiante per la sua vittoria, la scorsa notte, in un ennesimo vertice a Palazzo Grazioli, aveva sottolineato che non si tratta di una legge ad personam ma di una riforma per tutti e come sottolineato oggi, “un punto qualificante della nostra azione di governo, una riforma organica, di prospettiva e di profondo cambiamento che non ha nulla a che fare con i processi in corso”. Anche Gianfranco Rotondi, ministro per l'attuazione del programma, amico del Premier, ha accolto con entusiasmo il buon esito della votazione “ È una riforma attesa da anni, i cittadini la apprezzeranno e, se chiamati ad un referendum confermativo, la voteranno massicciamente”.
L'opposizione, come al solito attacca l'ennesima riforma ad personam.

La gran parte dei cittadini italiani nel frattempo continua a sopravvivere affrontando i problemi quotidiani sempre più difficili da superare.

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