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Allarme nucleare in Giappone, esplosioni, crolli e fughe radioattive.


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Allarme nucleare in Giappone. Una nuova catena di eventi rischia di complicare la situazione della centrale nucleare giapponese di Fukushima, danneggiata dal terremoto e dallo tsunami che ha colpito il paese. Esplosioni, nuvole di vapore radioattivo, crolli e soprattutto altissimi livelli di radioattività fanno temere il peggio.

L'inquinamento ha raggiunto un livello tale che i 50 tecnici ancora operativi nella centrale hanno dovuto essere evacuati per alcune ore. Per consentire agli operai di avvicinarsi al reattore, il Ministero della Salute giapponese ha dovuto aumentare il limite legale di esposizione alle radiazioni a 250 miliseaverts.

Il livello di radioattività e di vapori è eccessivo, gli operai non potranno accedere alla centrale ancora per molto per raffreddare i reattori, in tal caso la situazione sarà fuori controllo. Un elicottero militare giapponese ha cominciato a versare acqua sulle zone più calde del reattore, con scarsi risultati, inoltre il violento impatto sulle strutture potrebbe provocare ulteriori crepe, dilatando quelle presenti. La paura più grande è quella della fusione del nocciolo, le barre di combustibile prive di raffreddamento adeguato cominciano a fondersi con le gabbie metalliche che le contengono.

La gravità della situazione rischia di mettere alle corde il governo giapponese. Il primo ministro Naoto Kan, ha parlato ieri alla nazione attraverso la televisione, dopo aver invitato i cittadini alla calma, ha riconosciuto che "vi è un crescente pericolo di fughe radioattive". I giapponesi, ancora scossi per la perdita enorme di vite umane, circa 10.000, secondo dati non ufficiali, causate da terremoto e tsunami, non hanno accolto bene le parole del premier, che molti ritengono tardive e preoccupanti.

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