Google+

Malasanità: Giulia Montera compie un anno con lei mamma Maria e papà Gabriele


clicca qui per le news su Kayenna.com


Malasanità, la piccola Giulia festeggia 1 anno in ospedale Roma. Oggi è il primo compleanno di Giulia Montera, la bimba che nacque il 30 marzo 2010 presso l'ospedale Guido Compagna di Corigliano calabro, provincia di Cosenza.

Giulia è una piccola grande vittima di “disattenzioni" mediche, tanto che il suo papà Gabriele Montera ha dovuto farsi sentire e vedere rivolgendosi a Striscia la notizia, al Ministero della Salute e alla Commissione parlamentare sui disastri sanitari in Calabria. La figlia era affetta da malformazione cerebrale, ritardo neuro motorio e crisi epilettiforme focale.... ma nessuno in Calabria se n'era accorto. Giulia è stata ricoverata e curata all'età di 2 mesi nel centro di eccellenza romano Bambin Gesù dall’equipe del profressor Dall’Oglio in attesa del trasferimento a breve al  Bosisio Parisi di Lecco dove sarà seguita per la patologia neuromotoria.

Le crisi epilettiche di Giulia sono dette ad inizio focale, dipendono cioè da una lesione neurologica localizzata (il focus) da cui  origina la crisi...Questo tipo di patologia se si manifesta a ridosso della nascita del bambino ha un'eziologia nota  e  spesso si è già verificata durante la vita del feto all'interno della placenta materna, a meno che non sia avvenuto un danno di tipo traumatico durante il parto. Lo scarso accrescimento in termini di peso, evidenziabile con ecografia morfologica, infatti, od il prelievo di liquido amniotico (amniocentesi) dovrebbero essere tappe fondamentali nel monitoraggio dello stato di salute del nascituro. Dal punto di vista della diagnostica ecografica intrauterina nella donna in gravidanza si possono mettere in evidenza eventuali problematiche di tipo morfologico cerebrali od anche alterazioni funzionali del sistema nervoso centrale.

“Mia figlia Giulia – dichiara la mamma Maria Lauricella – vive una tragedia che poteva essere evitata, ora è assistita da legali non facenti parte dei fori calabresi, nella fattispecie quelli di Rossano, e non da medici legali calabresi o iscritti all’albo dei medici legali del foro di Rossano perché da quanti ci siamo rivolti, non tutti chiaramente, l’unica risposta ricevuta è stata la seguente: “Scusateci, ma preferiamo non prendere il caso in questione sotto la nostra assistenza”. Vogliamo che certi medici smettano di indossare i camici bianchi - dice ancora la mamma di Giulia - , vogliamo che a Corigliano si inizi a pagare per errori commessi. È nostra idea, visti i tanti casi accertati di malasanità, chiedere che il caso di mia figlia non venga trattato dal foro di Rossano. È nostra intenzione all’atto della presentazione formale di denuncia chiedere che l’esamina processuale e gli eventuali iter giurisdiziali e post-giurisdiziali vengano trasferiti e discussi in altra regione”. La diagnosi prenatale durante la vita intrauterina della piccola sarebbe stata determinante, ma pare proprio fino a prova contraria, esser mancata.

Il presidente del Movimento nazionale garantista e riformista Pier Paolo Zaccai, da tempo in prima linea per la difesa dei diritti civili violati come quello alla salute, afferma: “Si tratta di un caso di malasanità che poteva sfociare con la morte della bimba se i genitori non fossero intervenuti tempestivamente comprendendo che erano state effettuate diverse diagnosi sbagliate in Calabria. Di conseguenza hanno deciso di rivolgersi ad una struttura estremamente qualificata e competente della Capitale qual è il Bambin Gesù. I genitori non si sono arresi lottando per affermare il diritto alla salute della figlia "

Si terrà, intanto, il prossimo 7 maggio a Corigliano calabro un convegno sulla malasanità. " La sanità in Calabria è particolarmente dissestata e si registrano numerosi casi per errori diagnostici e terapie inappropriate” aggiunge il Presidente del movimento garantista pensando a questa bimba che continua a lottare per vivere mentre il suo movimento sta sostenendo moralmente ed economicamente i genitori costretti ad affrontare spese impreviste e per loro insostenibili oltre ad uno stress psicofisico enorme...

Pesava poco Giulia già dentro la pancia della mamma, ed appena 1 Kg e 900 grammi alla nascita. Se ciò non fosse bastato ad insospettire i sanitari quando era un feto, dopo, è stato anche peggio. La neonata fu dimessa dall’ospedale "Guido Compagna" di Corigliano con la diagnosi di  perfetta salute, nonostante i continui allarmi e richieste di aiuto lanciati invano dalla mamma, che preoccupatissima continuava a ripetere che la bimba stava male e soffriva. Dopo le dimissioni dal Guido Compagna segue l'inutile corsa a Cosenza... 

Soffriva e peggiorava a vista d'occhio fino a quando Gabriele e Maria non hanno reagito, ribellandosi alla sanità calabrese e portando la figlia a Roma, dove arriva viva, ma per poco: al pronto soccorso e in codice rosso. A Roma viene ricoverata in terapia intensiva neonatale con la diagnosi “disturbi nell´alimentazione, scarso accrescimento, piede torto equino varo supinato bilaterale, reflusso gastroesofageo” fino alla diagnosi definitiva e alle cure che sta ancora ricevendo al Bambin Gesù. Da dieci mesi Giulia Gabriele e Maria viaggiano dalla Calabria al Lazio, mentre il Comune di Corigliano ha stanziato un contributo per le spese affrontate da una famiglia devastata, ma che adesso aspetta e pretende giustizia. Dalla loro parte oggi  ci sono tantissimi  movimenti schierati dalla parte delle vittime: “Mareionio Crotone”, “Ladyterranea”, “Azzurra Crotonese”, il Movimento Nazionale “Italia Garantista” fondato dal consigliere della provincia di Roma Pier Paolo Zaccai e ancora “Angeli Bianchi”, “Asmara-Associazione Malattie Rare”, “Associazione Paola Mazzali”...

"Grande è la nostra rabbia e il nostro disappunto - dicono ancora - nei confronti del governatore Scopelliti per l’indifferenza con la quale sta trattando la vicenda, che è poi quella della famiglia di una bambina calabrese che, come tutti i cittadini, chiede solo l’applicazione di fondamentali diritti. Stiamo subendo pesanti umiliazioni da parte della Regione, tanto da non riuscire neppure a parlare telefonicamente con chi di competenza: quando cerchiamo di contattare il capo della segreteria del Governatore, dottar Mosciaro, ci viene addirittura sbattuto il telefono in faccia: riteniamo questo comportamento inaccettabile, ma questo non basterà a fermarci”. 

Auguri Giulia.

fbPixel