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Giappone, allarme nucleare anche per la centrale di Onagawa.


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Allarme nucleare nella centrale di Onagawa Altre due centrali nucleari in Giappone hanno dovuto fare affidamento a generatori di emergenza dopo il terremoto di magnitudo 7,1 che la notte scorsa ha colpito la costa di Miyagi, provocando almeno due morti e 134 feriti. L'impianto di Onagawa si trova proprio nei pressi dell'epicentro del sisma, due delle tre linee elettriche esterne hanno smesso di funzionare ma pare che i tecnici siano riusciti a far fronte all'emergenza e a raffreddare l'impianto.

Il gestore dell'impianto che era chiuso dal terremoto di marzo, ha annunciato comunque una fuoriuscita di acqua radioattiva dalle vasche nei reattori 1, 2 e 4 della centrale e che ci sono state perdite anche nel reattore numero 3.

Anche la centrale di Aomori è rimasta senza elettricità dopo il nuovo terremoto ma i generatori d'emergenza sono intervenuti in tempo evitando un nuovo disastro.

Tokyo Electric Power (TEPCO), gestore delle centrali nucleari giapponesi ha comunicato che gli impianti apparentemente non hanno subito ulteriori danni dal terremoto ma la paura di una nuova Fukushima ha allarmato tutta la popolazione.

Il nuovo terremoto si è verificato nella stessa zona e alla stessa profondità, di quello devastante del mese scorso, sulla costa nord-est dell'isola di Honshu, la più grande in Giappone, a 65 chilometri da Sendai (la capitale della prefettura di Miyagi) e 330 chilometri da Tokyo, secondo la United States Geological Survey (SGEE), l'epicentro è stato a 50 chilometri sotto il mare. Inizialmente la magnitudo è stata stimata a 7,4, ma poi ridotta a 7,1.

La scossa è stata avvertita con forza a Tokyo, dove i terremoti si verificano quasi quotidianamente. Quello di ieri  però è stato particolarmente lungo e intenso. E 'stata la più potente delle oltre 400 scosse di assestamento che si sono verificate dopo il devastante terremoto dell'11 marzo.

L'Agenzia meteorologica giapponese ha anche emesso un allarme tsunami con onde previste fino a due metri, poi annullato.

Nel frattempo, le autorità giapponesi stanno valutando di estendere la zona di evacuazione obbligatoria per lo stabilimento di Fukushima. Il governo ha raccomandato ai residenti entro 20 e 30 miglia di evacuare la zona o di non uscire in strada. Ma la settimana scorsa l'Agenzia internazionale dell'energia atomica e l'organizzazione ambientale Greenpeace ha invitato ad ampliare la zona di esclusione a causa dei livelli elevati di radioattività in luoghi situati fino a 40 chilometri dalla centrale danneggiata.

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