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DEF e Piano per le riforme approvati dal CdM


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Giulio Tremonti e il Documento Economico Finanziario Il consiglio dei Ministri ha approvato ieri il DEF (Documento Economico Finanziario) ed il Piano delle Riforme per il rilancio dell'Economia Italiana.

Il Ministro Giulio Tremonti ha sostenuto che non è più tempo di fare sconti a nessuno perchè per avere una crescita duratura ed equa i conti devono essere in ordine, dato che la crisi non è dovuta ad una congiuntura negativa temporanea.

Il DEF contiene indicatori macroeconomici quali il PIL dato al ribasso rispetto alle previsioni precedenti dello 0,2% attestandosi al 1,1% per il 2011 ed in calo dal 2% al 1,3% per il 2012, il rapporto deficit/pil dato al 3,9% nel 2011 ed il rapporto debito/pil dato al rialzo rispetto alle previsioni al 120%.

Il tasso di disoccupazione è in aumento al 8,4%, i consumi scendono ed il debito privato in controtendenza con quello pubblico scende.

Quali considerazioni possono farsi su questi numeri?

Innanzi tutto il debito pubblico. Come è possibile che a fronte di continui tagli alla spesa dei vari ministeri, tagli che hanno provocato le dimissioni di Ministri e sottosegretari, di riduzione al minimo degli stanziamenti a favore degli Enti amministrativi, di fondi sempre più risicati anzi quasi inesistenti alla ricerca ed alla scuola pubblica, di riduzioni di dipendenti pubblici e l'elenco potrebbe continuare all'infinito, il debito aumenti anzichè diminuire?

Quale è l'idrovora che sperpera le finanze pubbliche?

Come mai a fronte di una pressione fiscale sempre in aumento non ci sono i soldi per coprire le spese?

E perchè a fronte dei proclami di quanta evasione fiscale si porta allo scoperto il gettito nelle casse del fisco diminuisce?

Caro Sig. Ministro dell'Economia è a queste ed altre innumerevoli domande che lei dovrebbe rispondere. Si rammenti che l'indebitamento dei privati diminuisce perchè sono spaventati dalla possibilità di non poter poi far fronte ai pagamenti e di ritrovarsi in mezzo ad una strada da un giorno all'altro.

Nel suo Piano per le riforme prevede 9 aree di intervento su cui agire per migliorare la situazione del paese e che costituiscono la strozzatura che impedisce la crescita e sono le seguenti: occupazione, federalismo, consolidamento di finanza pubblica, lavoro e pensioni, mercato dei prodotti, energia ed ambiente, innovazione e capitale umano, concorrenza ed efficacia amministrativa, infrastrutture e sviluppo e sostegno all'impresa.

Tutto molto lodevole, ma come pensa di raggiungere questi obiettivi?

Con un Governo ed una Maggioranza Parlamentare intenti solo a salvare il loro Padrone dai problemi giudiziari, con un Governo schiavo delle Lobby che privilegiava il nucleare alle energie rinnovabili, pulite  ed innovative, con una maggioranza formata da personaggi ai quali basta promettere una carica di Governo od in un Consiglio di Amministrazione di una grande Azienda per fargli votare qualsiasi nefandezza. Come pensa di riuscirci?

Vedrà che come sempre farà una manovra che aumenterà le tasse sempre a spese dei soliti noti, che aumenterà l'età pensionabile basandosi su una aspettativa di vita che, per chi oggi ha quarant'anni, è tutto da vedere se sarà sempre in aumento od in controtendenza, darà agli Enti Locali ulteriori possibilità di cassa senza contestualmente diminuire il carico fiscale nazionale, sul fronte del lavoro aumenterà il precariato portando i lavoratori all'esasperazione, e come sempre dirà di voler diminuire la burocratizzazione del paese ed ogni volta che ciò è stato promesso le cose sono peggiorate, darà qualche contentino alle Imprese così da tenerle buone a scapito dei conti pubblici.

Caro Ministro Tremonti, cominci a colpire gli interessi dei suoi cari compari di Governo e dei loro sodali, L'Italia è un paese marcio, che emana cattivo odore dalla testa, un paese che non riesce ad affrontare la più piccola emergenza e che deve solo augurarsi che questo periodo buio passi al più presto.

Buon lavoro Ministro Tremonti.

RR

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