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Misurata, la ritirata strategica delle truppe di Gheddafi.


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LIBIA. La ritirata strategica di Gheddafi da Misurata Le truppe fedeli al Muammar Gheddafi si sono ritirate da Misurata, la città libica che si trova a metà strada tra Tripoli e Sirte. La decisione, testimonia il cambiamento di strategia del regime libico, pressato dai bombardamenti della NATO. Misurata, la città ribelle, da quasi due mesi è vittima di una feroce offensiva che con artiglieria pesante e decine di cecchini, ha mietuto centinaia di vittime, soprattutto tra i civili.

Non esiste ancora la conferma del ritiro, ma i soldati catturati dai ribelli nelle ultime ore, hanno confessato che l'ordine di abbandonare l'assedio di Misurata è arrivato dall'alto, forse proprio da Muammar Gheddafi. I combattimenti nella zona però continuano, fonti ospedaliere parlano di almeno dieci morti e decine di feriti.

Per la diplomazia internazionale, la decisione di lasciare la città, testimonia l'efficacia degli attacchi alleati.

Il presidente Barack Obama ha approvato le missioni di droni nel territorio libico per distruggere obiettivi strategici situati nelle aree urbane e minare il morale dei soldati. Abdelhafiz Ghoga, vice presidente del Consiglio ha accolto favorevolmente la decisione che contribuirà a salvare vite umane di civili.

Regno Unito, Francia e Italia hanno annunciato a metà settimana l'invio di consiglieri militari a Bengasi, ma negano di essere direttamente coinvolti nella guerra.

I leader del Consiglio Nazionale hanno oggi le idee più chiare, vogliono addestramento ma soprattutto vogliono armi, e per ottenere questo sono disposti anche a concessioni sgradevoli come la presenza di truppe straniere sul suolo libico; un fatto sembra ormai certo, per spodestare Gheddafi ci vorrà tempo, forse troppo tempo e una guerra di terra che coinvolga anche le truppe della coalizione sembra inevitabile.

I ribelli, poco addestrati e male armati riescono a liberare Misurata

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