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Wikileaks, l'orrore di Guantanamo svelato dai documenti segreti rivelati.


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Wikileaks svela gli abusi di Guantanamo Wikileaks, l'organizzazione capeggiata da Julian Assange ha distribuito centinaia di documenti militari top secret sui prigionieri detenuti nella base di Guantanamo per presunte attività terroristiche.

Guantanamo avrebbe creato un sistema di polizia e penale senza garanzie, in cui conta solo la quantità di informazioni ottenute dai prigionieri, anche se innocenti e la propensione alla pericolosità futura. Anziani con demenza, giovani, pazienti psichiatrici gravi, insegnanti di scuola e agricoltori senza alcun legame con la jihad sono stati portati in carcere e mescolati con veri terroristi come quelli responsabili degli attentati dell'11 settembra 2001.

Le relazioni, datate tra il 2002 e il 2009, nella maggior parte dei casi riguardano pareri sui detenuti e decisioni su rilasci e trasferimenti. I files divulgati al mondo, rivelano un sistema basato sulle accuse di altri detenuti, senza regole chiare, basate su sospetti e congetture, che non ha bisogno di prove a sostegno. Dai rapporti risulta come almeno il 60% dei prigionieri sarebbe rimasto in carcere senza alcun motivo.

Nonostante gli sforzi per ottenere informazioni in materia di lotta contro il terrorismo, nove anni e tre mesi dopo l'apertura di Guantanamo solo il 22% dei detenuti ha presentato un elevato livello di interesse per gli Stati Uniti. Nel rimanente 78%, il valore informativo dei prigionieri è stato medio o basso, secondo le affermazioni degli stessi militari.

Ci sono casi, in cui il governo americano non conosce le ragioni per cui qualcuno è stato inviato a Guantanamo: un vecchio di 89 anni con demenza e depressione che ha vissuto in un complesso residenziale in cui è stato intercettato un telefono satellitare, un padre che è andato alla ricerca di suo figlio al fronte dei talebani, un mercante che viaggiava senza documenti, un uomo che stava facendo l'autostop per andare a comprare le medicine.

A Guantanamo solo sette prigionieri sono stati processati e condannati finora: sei dalle commissioni militari della base e uno in un tribunale civile di New York, la dimostrazione palese che la priorità è solo quella di ottenere informazioni tramite interrogatorio. Uno dei due parametri che sono stati utilizzati per decidere sulla possibilità di rilasciare un prigioniero è il suo "valore di intelligence", secondo la terminologia utilizzata nei file segreti.

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