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Ballottaggi elezioni amministrative: debacle del centrodestra


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Sconfitta del PDL alle Amministrative Lo spoglio dei ballottaggi nelle città interessate alle elezioni amministrative non lascia dubbi. Per il centrodestra è una sconfitta chiara ed inequivocabile. L'ennesimo referendum voluto da Silvio Berlusconi sulla sua persona non ha sortito l'esito da lui sperato.

Adesso si trincera dietro la classica frase che il Governo non esce ridimensionato da questa tornata elettorale poichè si tratta pur sempre di amministrazioni locali. Sarebbe anche vero se il premier non si fosse esposto in prima persona come ha fatto. Ma bisogna pur capirlo, ad una certa età si dimentica ciò che si è compiuto o detto il giorno prima.


Comunque i risultati sono i seguenti:

MILANO  Pisapia (centrosin) 55,1%  Moratti (centrodx) 44,9%

NAPOLI  De Magistris (centrosin) 65,4% Lettieri (centrodx) 34,6%

CAGLIARI Zedda (centrosin) 59,4%  Fantola (centrodx) 40,6%

TRIESTE Cosolini (centrosin) 57,5%  Antonione (centrodx) 42,5%

GROSSETO Bonifazi (centrosin) 57,3% Lolini (centrodx) 42,7%

NOVARA Ballarè (centrosin) 52,9%  Franzinelli (centrodx) 47,1%

VARESE Fontana (centrodx) 53,9%  Oprandi (centrosin) 46,1%

COSENZA Occhiuto (centrodx) 53,3 %  Paolini (centrosin) 46,7%

Inoltre Crotone, Pordenone e Rimini al centrosinistra Iglesias e Rovigo al centrodestra

Per quanto riguarda le province Trieste, Pavia e Mantova al centrosinistra, Vercelli al centrodestra

Quali riflessioni si possono fare su questo voto?

Innanzi tutto che buona parte degli italiani sono stufi del teatrino messo in atto dal Capo del Governo contro tutto e tutti, della demonizzazione continua degli avversari e soprattutto della magistratura, dei tentativi sempre più illeciti di fare leggi a suo uso e consumo, dell'utilizzo dei media a proprio vantaggio, cosa sulla quale risulta indagato insieme ai direttori di alcuni TG, ma soprattutto dell'inattività di questo Governo nei confronti del paese, inattività della quale anche Confindustria si dichiara sempre più scontenta e contrariata, poichè inibisce la possibilità di ricrescita dell'Italia.

Cosa insegna al centrosinistra?

Che presentando volti credibili e soprattutto nuovi, che ringiovanendo la classe elettorale, che mantenendo toni più pacati e meno conflittuali e basandosi su programmi reali e non su spot elettorali si può costituire una valida alternativa di governo.

Adesso è bene che l'Italia risponda nuovamente con un altro segnale, anch'esso inequivocabile, recandosi alle urne per raggiungere il quorum nella tornata referendaria, perchè sarebbe un peccato non continuare a dare dei segnali a tutta la classe politica, di qualsiasi colore, sui desiderata del paese. Non mettiamo l'acqua pubblica nelle mani dei soliti speculatori, non andiamo verso il nucleare quando paesi come la Germania, notizia di ieri, lo abbandonano, e soprattutto togliamo la possibilità a qualsiasi governante di non essere giudicato per i propri reati ribadendo una volta per tutte che la legge deve essere uguale per tutti.

Gli italiani devono esprimere la propria opinione e non rassegnarsi a farsi guidare supinamente, così agiscono le pecore.

RR

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