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Calcio scommesse. Dopo il dottor Pirani Beppe Signori interrogato oggi...


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Beppe Signori interrogato in inchiesta calcioscommeseTribunale di Cremona - Interrogato per oltre sei ore, ieri il 55enne odontoiatra marchigiano Marco Pirani, mostrandosi "molto collaborativo" dinanzi al Procuratore della Repubblica di Cremona Roberto Di Martino ed al Giudice per le indagini preliminari Guido Salvini, ha parlato di un'altra dozzina di partite di calcio truccate dagli scommettitori, tra cui una di serie A e due di serie B, combine queste che si vanno ad aggiungere alle 18 giĂ  contenute nel testo dell'ordinanza di custodia cautelare con cui fu fermato l'indagato. Il dentista è stato arrestato ad Ancona una settimana fa con l'accusa di frode, lo stesso giorno in cui è finita agli arresti domiciliari Francesca Lacivita, trentenne signora abruzzese, titolare dell'agenzia di scommesse in via Tavernelle a cui si appoggiava Pirani. Per l’accusa l'uomo organizzava “l’intera rete dei rapporti stabili diretti alla manipolazione delle partite di calcio”. Il suo nome, infatti, ricorre nelle 600 pagine di intercettazioni con cui la Procura di Cremona ha smascherato la banda che pilotava i risultati delle partite. Per gli inquirenti, insomma, Pirani “in virtĂą della sua attivitĂ  di affermato dentista annoverava tra le sue conoscenze importanti personaggi ben inseriti nel mondo calcistico". 
L'inchiesta dilaga dunque, e mentre il dentista chiede di essere trasferito agli arresti domiciliari lo scandalo coinvolge ormai la serie A con squadre del calibro della Roma, della Fiorentina e del Cagliari.

Oggi intanto è il giorno dell'interrogatorio di Beppe Signori, ex bomber di Lazio e Bologna chiamato in causa dal suo ex commercialista, Manlio Bruni, che ha rivelato come il calciatore fosse il "contatto" tra gli scommettitori bolognesi e la Repubblica di Singapore.
Bruni avrebbe confermato anche quanto emerso dalle indagini e cioé che l'ex attaccante della nazionale aveva in casa le "regole" da seguire per le giocate e che era "leader indiscusso" di quel gruppetto di giocatori che si ritrovava nel suo studio di Bologna.
Domani 9 giugno sarĂ  sentito anche Massimo Erodiani, titolare di diverse agenzie di scommesse mentre echeggiare i nomi di Totti e Vieri.
Il calciatore del Lecce Daniele Corvia, per esempio, avrebbe saputo di alcuni gol della partita Fiorentina - Roma proprio dal capitano della Roma...mentre il legale dela Roma, Antonio Conte, dichiara:"la Roma tutelerà l'onorabilità del suo capitano agendo nelle sedi giudiziarie" specie dopo la pubblicazione di articoli che associano il nome di Totti al calcioscommesse. "Ribadisco anche che su mandato di Totti agirò senza indugio nelle sedi giudiziarie competenti nei confronti di chiunque abbia leso l'immagine e l'onorabilità del capitano. Aggiungo che l'As Roma, avendone avuta conferma dall'avvocato Cappelli per Unicredit, nelle prossime ore ribadirà fortemente la medesima posizione sia a supporto del suo capitano sia a tutela della società stessa".
A chiamare invece in causa l'ex bomber Bobo Vieri è stato Ivan Tisci che a proposito della partita Inter-Lecce avrebbe dichiarato: "Vieri sapeva dell'over 3,5" dell'Inter.

Cinquantamila intercettazioni: "Lascia stare la C, noi siamo per le grandi cose", dicevano così al telefono l'11 febbraio scorso l'ex capitano del Bari Antonio Bellavista e Gianfranco Parlato, due degli arrestati nell'ambito di questa inchiesta, che si riferivano molto probabilmente secondo gli inquirenti alla partita Cagliari-Chievo, quella svoltasi il 13 febbraio scorso, in Sardegna.

Sempre Bellavista in quei giorni scambiò una serie di messaggi al vaglio della pubblica accusa con Pietro Bassi a proposito della partita Cagliari - Chievo.

L'ombra della camorra. Circa la presenza, inoltre, di esponenti di clan camorristici a bordo campo a Napoli il commento del sindaco del capoluogo partenopeo è stato: "Mi meraviglio che la societĂ  calcio Napoli permetta a certa gente di stare a bordo campo. Il calcio deve cambiare, ci sono troppi soldi che girano attorno a quel mondo..." ha detto Luigi De Magistris. 

La Procura di Napoli intanto ha aperto un fascicolo d'inchiesta su tre partite sospette: quella tra Lecce e Napoli, Napoli – Parma e Sampdoria – Napoli del 2010, tutte finite con la sconfitta del Napoli. Il presidente Aurelio de Laurentiis cadendo dalle nuvole, chiede comunque chiarezza e circa la presenza di Antonio Lo Russo sugli spalti dello stadio dice ai cronisti: ” questo signore era alle dipendenze di un manutentore dello stadio e il Calcio Napoli non può verificare la fedina penale di coloro che entrano”, come dargli torto. Antonio Lo Russo, è uno dei rampolli del cosiddetto clan camorristico dei "capitoni di Miano" e la partita che "presenziò" era quella del 10 aprile 2010: Napoli – Parma.

All'amarezza del sindaco de Magistris fa eco il commento del giudice Di Martino che ammette: " se non cambiano le leggi, questa sarà l'ultima inchiesta", mentre il procuratore federale della Figc, Stefano Palazzi, pur lamentando la scarsezza dei mezzi a disposizione della giustizia sportiva, si prepara a ricevere gli atti dell'inchiesta cremonese in quanto trattasi di un reato penalmente perseguibile dal Tribunale ordinario. Nella fattispecie il portiere della Cremonese Marco Paoloni narcotizzò i compagni di squadra: “Senza questo fatto - spiega il magistrato - sarebbe stato impossibile aprire questa inchiesta e coloro che manovrano le partite avrebbero continuato a farla franca. Per impedire che accada di nuovo è necessario un cambiamento legislativo altrimenti l’ illecito sportivo rischia di essere una zona franca ”.

Come fece, però, Paoloni a procurarsi i sedativi ? Tramite il dottor Pirani che gli scrisse le ricette per poter comprare il Lormetazepam. Marco Pirani è stato arrestato, infatti, all'alba del 1° giugno per avere "sedato" i giocatori della Cremonese al fine di condizionare il risultato della partita con la Paganese. Il portiere della squadra avrebbe poi versato il farmaco nel té dei calciatori della sua squadra, la Cremonese appunto. “Non sapevo che sarebbe stata usata in modo illecito - si è difeso il dentista - io credevo dovesse servire alla moglie di Paoloni che soffriva d’insonnia”.
Per il Gip il dentista originario di Sirolo, invece, aveva posto in essere " una capillare attività di interferenza finalizzata alla manipolazione di eventi calcistici”...
Assunta Di Vito

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