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New York, si del Senato ai matrimoni gay.


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New York dice si ai matrimoni gay Il Senato di New York, dopo una settimana di intensi e tesi negoziati, ha approvato la legalizzazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, diventando così il sesto stato degli Stati Uniti a permettere queste unioni.

La normativa è stata approvata ieri pomeriggio con un piccolo margine di quattro voti a favore. La decisione è stata celebrata per le strade fino alle prime ore del mattino da parte di gruppi gay. 

Con questo voto, considerato "storico" dalle organizzazioni che difendono i diritti degli omosessuali, lo stato di New York è diventato il paese più grande e più popoloso a legiferare in favore della piena uguaglianza nel matrimonio. Solo altri cinque stati permettono tali matrimoni: Connecticut, Iowa, Massachusetts, New Hampshire e Vermont e il Distretto di Columbia. 

Uno dei senatori dissidenti, il repubblicano Stephen Saland ha parlato di un voto dettato dalla sua coscienza: "La cosa giusta è quella di trattare tutte le persone allo stesso modo, inclusa l'uguaglianza del matrimonio".

L'approvazione da parte del Senato statale, controllato dai repubblicani, era l'ultimo ostacolo all'attuazione della legislazione dopo essere stata approvata la scorsa settimana da parte dell'Assemblea dello Stato. Alla mezzanotte di ieri il governatore di New York e il principale sostenitore della legge, il democratico Andrea Cuomo, hanno firmato il testo appena approvato dal Senato; la legge eserciterà tutti i suoi effetti in 30 giorni, quando le coppie gay e lesbiche potranno liberamente sposarsi nel territorio di New York.

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