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Riforma Gelmini: indirizzi di studio ridotti e tagli vari.


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Indice
Riforma Gelmini: indirizzi di studio ridotti e tagli vari.
Le novità della riforma Gelmini
Altre novità complessivamente introdotte dalla riforma
La nuova organizzazione dei licei:
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Decreto Gelmini riforma scuola superiore Il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, insieme al Premier Berlusconi, hanno presentato una riforma delle scuole superiori che vede la drastica riduzione degli indirizzi di studio. Le novità verranno introdotte dal prossimo anno scolastico, 2010.

Rispondendo alle critiche del Partito Democratico, la Germini ha risposto che: «La sinistra è allergica alle riforme e rappresenta solo la conservazione e la difesa ad oltranza dell’indifendibile la scuola cambia e non sarà più un ammortizzatore sociale».

Leggiamo dal sito http://nuovesuperiori.indire.it/

"Il numero delle ore di lezione si riduce in tutti gli indirizzi per venire incontro alle esigenze degli studenti, oberati da un carico di ore e materie spesso eccessivo, e alle indicazioni degli organismi internazionali (OCSE). Dunque un quadro orario più snello (si tratta di ore effettive di 60 minuti anziché di 50 come nel precedente ordinamento) che garantisce la giusta autonomia e flessibilità alle scuole (20% nel biennio iniziale e nell’ultimo anno, 30% nel secondo biennio, e ancora di più, fino al 40%, negli istituti professionali), inteso ad avvicinarsi alla scuola di altri paesi europei."

Ottimista il Presidente del Consiglio che ha assicurato: «Con queste riforme dal prossimo anno scolastico avremo delle scuole che potranno essere comparate a quelle dei Paesi europei più avanzati»; per il ministro, ad esempio riducendo le ore di lezione sarà possibilie migliorare la qualità della scuola, per questo ha promesso di uniformare i quadri orari a quelli dei paesi che hanno raggiunto i migliori risultati nelle classifiche dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) come la Finlandia, 856 ore all’anno. I ragazzi italiani invece a 15 anni passano a scuola 1.089 ore contro una media europea di 977.

L'evento è stato definito epocale, perché il mondo dell’istruzione superiore non vedeva cambiamenti così radicali da parecchio tempo, e precisamente dal 1923, quando a modificare i licei ci pensò il filosofo e pedagogista italiano Giovanni Gentile, insieme a Benedetto Croce uno dei maggiori esponenti dell'idealismo, e un importante protagonista della cultura italiana nella prima metà del XX secolo.

Per conoscere meglio la riforma puoi cliccare sui link in alto oppure scaricare i documenti di seguito.
Questa sezione è costantemente aggiornata.

DOCUMENTI IN FORMATO PDF
Piano degli studi di tutti i licei
Il profilo culturale, educativo e professionale dei Licei (.pdf)

Video della conferenza stampa di presentazione




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