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Giorgio Napolitano, preoccupato per il ristagnare dell'attività economica del nostro Paese


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Giorgio Napolitano, preoccupato per il ristagnare dell'attività economica del nostro Paese Giorgio Napolitano al termine delle consultazioni per la formazione del nuovo governo si è detto preoccupato per l'enorme debito pubblico accumulato dall'Italia nel passato e per il ristagnare dell'attività economica del nostro Paese:
"Ho incontrato oggi i Presidenti del Senato e della Camera e i rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari per raccogliere le loro opinioni sul modo di affrontare la crisi di governo apertasi con le dimissioni correttamente rassegnatemi dall'on. Berlusconi. A tutti ho esposto - riscontrando un clima riflessivo e pacato - il mio convincimento che sia nell'interesse generale del paese sforzarsi di formare un governo che possa ottenere il più largo appoggio in Parlamento su scelte urgenti di consolidamento della nostra situazione finanziaria e di miglioramento delle prospettive di crescita economica e di equità sociale per il paese considerato nella sua unità"...

"La particolare fragilità del nostro paese sta nell'altissimo debito pubblico accumulato nel passato. E' un peso che - visto il fortissimo rialzo degli interessi sui nostri Buoni del Tesoro e il ristagnare dell'attività economica - rischia di mettere a dura prova l'impegno dello Stato"...

"E' giunto- ha concluso il Presidente Napolitano - il momento della prova, il momento del massimo senso di responsabilità. Non è tempo di rivalse faziose né di sterili recriminazioni. E' ora di ristabilire un clima di maggiore serenità e reciproco rispetto. Operiamo tutti, nei prossimi mesi, per il bene comune, facendo uscire il paese dalla fase più acuta della crisi finanziaria. Questo, credo, è ciò che l'Italia si augura".

Dichiarazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al termine delle Consultazioni

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