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Aperta inchiesta sulla tragedia in mare della Costa Concordia. Arrestato il comandante Francesco Schettino


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Il naufragio della Costa ConcordiaGrosseto - Alle 19.30 del 13 gennaio la nave da crociera Costa Concordia è partita da Civitavecchia non seguendo la consueta rotta di navigazione, stando ai primi rilievi effettuati dalla Capitaneria di Porto.
Due ore dopo la partenza, la nave si sarebbe incagliata su scogli subacquei tanto da procurare due squarci bilaterali sulla chiglia di poppa. Delle 4.230 persone a bordo (di cui 1.100 costituiscono il personale dell'equipaggio), non tutte risultano ancora essere state riconosciute, ancora 15 i dispersi. Il bilancio delle vittime sale, ci sono 40 feriti di cui due persone in prognosi riservata.

"La dinamica dei soccorsi ha reso questa conta particolarmente difficile - commenta il comandante V. Alessandro - perché le persone sono state accolte a terra all'isola del Giglio dopo una difficile opera di fuoriuscita dalla nave per la posizione naturale che la nave ha preso e poi dall'isola del Giglio (Livorno) portate a Porto Santo Stefano dove sono state riconosciute e contate"
"Le Capitanerie di Porto hanno ricevuto notizie del sinistro alle ore 22.14 - dichiara il Comandante Vittorio Alessandro in qualità di portavoce della Guardia Costiera a RaiNews - quando abbiamo avuto notizia di un incidente subìto dalla nave, incidente che pur non essendo stato ritenuto di particolare gravità in un primo momento, per noi era già un'emergenza quindi i soccorsi sono scattati immediatamente ed hanno coinvolto le nostre motovedette, quelle di altre unità e navi mercantili in transito, soltanto l'inchiesta sul sinistro ora ci potrà dare delle risposte".
A bordo circa un migliaio i passeggeri italiani.

La Capitaneria di Porto di Livorno ha annunciato l'apertura di un fascicolo d'inchiesta sulle cause di questo inspiegabile naufragio della gigantesca Costa Concordia varata nell'anno 2005.
L'inchiesta riguarderà anche la dinamica dei soccorsi effettuati da parte dell'equipaggio.

"Riguardo a eventuali inidoneità dei soccorsi prestati dall'equipaggio - ha spiegato il capitano Emilio Del Santos, portavoce della capitaneria di porto di Livorno -  i passeggeri hanno lamentato una lentezza dei soccorsi ed un'inadeguatezza dell'equipaggio; bisognerà appurare se effettivamente è vero o se questa percezione sia stata determinata anche dalla panico del momento..."

ULTIME NOTIZIE: recuperata la scatola nera della nave; disposto l'arresto per il Comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, da 11 anni in servizio alla compagnia, ipotesi di reato disastro e omicidio colposo plurimo. La conferma viene dal procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio che lo sta interrogando da alcune ore. Schettino continua a confermare la sua versione: "è successo che mentre camminavamo con la normale navigazione turistica ci siamo scontrati con uno spunzone di roccia che non era segnalato. Eravamo a 300 metri dagli scogli e quello sperone non doveva esserci. Io e l'equipaggio siamo stati gli ultimi ad abbandonare la nave", ma le testimonianze raccontano una storia diversa. Indagato anche il primo ufficiale di plancia per le stesse ipotesi di reato.

Gianni Onorato, direttore generale della Costa Crociere: "Sarà l'inchiesta della magistratura a chiarire se si sia trattato di un guasto tecnico o di altro. Da parte nostra ci sarà una collaborazione franca, completa e trasparente con l'autorità giudiziaria".


Numero verde 848/505050 per informazioni sui dispersi della Costa Concordia.

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