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Continua la brutale repressione di Bashar Assad in Siria. Le Nazioni Unite sempre più impotenti.


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Violenta repressione in Siria. Onu impotente. Lo scontro diplomatico nel Consiglio di Sicurezza su come affrontare l'ondata di repressione in Siria diventa sempre più acceso. L'organo delle Nazioni Unite garante della pace ha programmato  per  venerdì seraa a New York una riunione a porte chiuse per discutere i termini di un nuovo progetto di risoluzione della violenza nel paese e mettere fine alla brutale repressione di Bashar Assad. Nel frattempo, il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon ha osservato che è necessario "aiutare le persone scese in strada per chiedere la democrazia".

Il nuovo documento che è sul tavolo chiede sostanzialmente a tutti i paesi di adottare nei confronti del regime di Assad sanzioni analoghe a quelle imposte dai 22 membri della Lega Araba come leva per mettere fine alla violenza contro i civili e per il rilascio dei prigionieri politici.

La Francia, che ha condotto i negoziati a nome dei paesi occidentali ha supportato il piano della Lega araba per risolvere la crisi, compresa la sua componente politica, ma al tempo stesso ha espresso crescenti dubbi sulla missione della Lega Araba, visto la mancanza di impegno del regime siriano e il continuo spargimento di sangue.

La Russia, ha già fatto sapere in anticipo che non avrebbe accettato l'imposizione di sanzioni.
Russia e Cina nel mese di ottobre avevano già utilizzato il diritto di veto per bloccare una risoluzione proposta dai paesi europei nel Consiglio di Sicurezza.


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