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Consiglio d'Europa: partiti politici italiani, troppi soldi e corruzione.


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Consiglio d'Europa: partiti politici italiani, troppi soldi e corruzione. Il Consiglio d'Europa “ha rilevato profonde carenze nel sistema di finanziamento pubblico dei partiti politici e invita l'Italia a migliorarne la trasparenza”, questo è quanto contenuto in un rapporto reso pubblico oggi: “il problema deve essere affrontato e risolto con assoluta priorità, essendo i controlli da parte delle autorità praticamente formali e frammentari, senza una vera penalizzazione per le deviazioni, né un organismo preposto all'applicazione della legge”.

Carenze “importanti”, controlli “inefficienti” e sanzioni “inefficaci”; questo in sintesi il risultato della ricerca effettuata in territorio italiano, roba da far arrossire anche il più navigato politico del nostro bel paese.

C'era da aspettarselo dopo lo scandalo dei tesorieri Lusi (Margherita) e Belsito (Lega).

Il reparto anti-corruzione del Consiglio d'Europa, che si chiama Groupe d'Etats Contre la Corruptione, evidenzia come alcuni partiti italiani ricevano il 400% in più rispetto alle spese realmente sostenute per la campagna elettorale. Negli anni compresi tra il 1994 e il 2008 i partiti politici hanno speso in totale 570 milioni di euro, e ricevuto rimborsi per 2,25 miliardi di euro., questo perché in Italia, i fondi sono erogati in base ai voti ottenuti dal singolo partito e non, come dovrebbe essere in base alle spese sostenute.

Nel documento si parla ovviamente di corruzione e dell'importante ruolo della magistratura italiana: ''Nonostante tutte le lacune rilevate in Italia sono stati comunque perseguiti un numero considerevole di casi di corruzione. Questo e' stato possibile grazie al lavoro proattivo dei giudici che hanno acquisito una vasta esperienza nel perseguire e giudicare i vari reati di corruzione e hanno giocato un ruolo nello sviluppare la giurisprudenza in quest'area''

L’obiettivo principale del Consiglio d’Europa è quello di creare uno spazio democratico e politico comune su tutto il continente europeo, garantendo il rispetto dei principi fondamentali: diritti umani, democrazia e stato di diritto.

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