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Diaz 2001-2012, Cassazione conferma condanne vertici Polizia. Amnesty: verdetto incompleto.


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Diaz 2001-2012 confermate le condanne dei vertici. Amnesty: verdetto incompleto. 85 anni di pena complessivi per i 25 imputati al processo per le violenze alla scuola Diaz di Genova durante il G8 del 2001 ma nessuno si farà un solo giorno di carcere, questo è quanto emerge dalla sentenza della Corte di Cassazione che ha dichiarato prescritti i reati commessi dagli agenti che quella notte assalirono con i manganelli i giovani che si erano rifugiati nelle aule della tristemente famosa scuola.

Il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri: "La sentenza della Cassazione mette la parola fine a una vicenda dolorosa che ha segnato tante vite umane in questi 11 anni... Questo non significa che ora si debba dimenticare. Anzi il caso della Diaz deve restare nella memoria. Ma proprio le definitive parole dei giudici ci devono spingere a guardare avanti sicuri che le Forze di Polizia sono per i cittadini italiani una garanzia per la sicurezza e per la democrazia".

Nota polemica dell'organizzazione Amnesty International che in una nota ha commentato la sentenza: "Quella emessa oggi dalla Corte di Cassazione su quanto accaduto alla scuola Diaz di Genova nel luglio 2001 è una sentenza importante, che finalmente e definitivamente, anche se molto tardi, riconosce che agenti e funzionari dello Stato si resero colpevoli di gravi violazioni dei diritti umani di persone che avrebbero dovuto proteggere".

“Amnesty International ricorda tuttavia che i fallimenti e le omissioni dello Stato nel rendere pienamente giustizia alle vittime delle violenze del G8 di Genova sono di tale entità che queste condanne lasciano comunque l’amaro in bocca: arrivano tardi, con pene che non riflettono la gravità dei crimini accertati – e che in buona parte non verranno eseguite a causa della prescrizione – e a seguito di attività investigative difficili ed ostacolate da agenti e dirigenti di polizia che avrebbero dovuto sentire il dovere di contribuire all’accertamento di fatti tanto gravi”.

Il verdetto della quinta sezione penale della Cassazione, presieduta da Giuliana Ferrua, è arrivato dopo oltre 9 ore di camera di consiglio.

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