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Fini oggi su Nicola Di Girolamo: "se fossi un senatore..."


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Ieri da Bruxelles dov'era in visita al Parlamento europeo, Gianfranco Fini aveva replicato alle dichiarazioni di Silvio Berlusconi fatte poche ore prima. Il nostro Premier durante il comizio per la presentazione del movimento «Promotori della libertà»  aveva raccontato dell'esistenza di una sinistra che a parer suo vorrebbe cambiare il peso del voto usando l'invasione dei barbari, cioe' gli  stranieri: "E' notorio - aveva risposto Fini da Bruxelles che la mia opinione non coincide al cento per cento con quella del presidente del Consiglio... anche perché -aveva aggiunto- un approccio collegato a una campagna elettorale risulta fuorviante e non porta a risolvere i problemi». Oggi, parlando col "Corriere della Sera" a proposito di intercettazioni da cui risulterbbe aver convocato e quindi contattato il neoeletto Nicola di Girolamo, condannato per violazione della legge elettorale (lui  si') e per aver usato (lui si') i voti degli immigrati all'estero, il Presidente della camera risponde:" ...andro' a vedere l'agenda di quell'anno per verificare i miei appuntamenti, puo' darsi, avevamo appena vinto le elezioni e con tutto quello che c'era da fare...  Tendo a escluderlo però".
Fini pero' dopo aver parlato dei tempi in cui fu il cofondatore del Pdl... ammette il suo sentire riguardo al Di Girolamo, esprimendosi  con una franchezza sempre piu' disarmante:" se io fossi senatore voterei per l'autorizzazione all'arresto".

( DDC )

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