Google+

Caso Mills. La Suprema Corte ha emesso sentenza: il reato e' prescritto


clicca qui per le news su Kayenna.com

La Corte d'Appello di Milano aveva condannato l'avvocato inglese David Mills a quattro anni e sei mesi di reclusione per corruzione in atti giudiziari in concorso con Silvio Berlusconi. Ricordiamo il fatto. Mills, fece sapere al proprio commercialista, Bob Drennan di aver ricevuto da Berlusconi 600.000 dollari in nero, versati sul suo conto in Svizzera, tramite il dirigente Carlo Bernasconi. Quello era il prezzo deciso dal Premier per pagare il silenzio dell'avvocato nell'ambito del processo per corruzione alla Guardia di Finanza in cui Mills era testimone. L'avvocato infatti, non disse tutto quello che sapeva, ma eluse le domande dei magistrati "salvando Mr B." parole sue. Accadde pero' l'imprevisto: il commercialista londinese Drennan, denuncio' subito il suo cliente al fisco britannico per corruzione ed evasione fiscale.

Oggi. Il Sostituto Procuratore Generale, Gianfranco Ciani, aveva già affermato in una pubblica udienza che il reato di corruzione risalirebbe all'11 novembre 1999, data in cui all'avvocato fu offerta la somma, e non al 29 febbraio del 2000 come stabilito a Milano.
Il Procuratore generale, per di più, non ha assolutamente negato il reato di corruzione, pero' facendolo risalire al novembre 1999 oggi e' prescritto e questo cavillo rischia di lasciare impunito il coimputato di corruzione Berlusconi, la cui ripresa del processo tra un impedimento e l'altro e' slittata fin'ora di udienza in udienza fino a sabato prossimo.
L'ultima parola è spettata ai giudici delle sezioni penali della Corte Suprema di Cassazione riunite a P.zza Cavour in camera di consiglio, da dove stasera hanno emesso il verdetto finale sul reato: prescritto.

Doveredicronacaâ„¢

Articoli correlati

fbPixel