New York Stati Uniti-Valle Martella Zagarolo: chi ferisce un animale...
Lunedì 01 Marzo 2010 14:05
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Wisconsis (Stati Uniti), qualche tempo fa. E' stato condannato a 21 anni di carcere
un uomo per aver sparato al proprio gatto.
Valle Martella Zagarolo (Roma), Oggi. Una signora trova un gatto che perde sangue, lo accoglie in casa durante la notte. E' una fammina. Pensa ad un problema dovuto ad un parto, forse recente; al mattino, pero' pur potendosi muovere, l'animale non torna da dove e' venuto...
F. lo porta dal primo veterinario aperto, le prime analisi, la prima diagnosi: un ernia, forse da trauma. L'animale risulta abituato tra l'altro ad una vita domestica e non mostra la minima aggressivita', ma vista la poca voglia di tornare dai suoi "padroncini", ancora ignoti, si suppone che gli stessi, ad un certo punto... debbano aver "cambiato idea". Il gatto risulta, poi, da radiografia, essere stato anche impallinato.
Il proiettile era conficcato sotto pelle tra la prima e la seconda costola. Si ipotizza, dunque, che l'animale fosse stato preso a calci per quanto riguarda lo scollamento del tessuto muscolare, causa dell'ernia, ma certamenta pure impallinato in precedenza. Svariati colpi per un solo animale! La gatta si è salvata, facendosi vedere e portare dal primo veterinario sulla strada.
Vero è anche che, come nel caso specifico, spesso le richieste di soldi da parte degli specialisti disponibili sono assolutamente onerose per qualunque semplice cittadino. Il che non agevola la protezione di animali maltrattati, là dove il servizio pubblico risulta carente se non assente. Il veterinario del nostro caso, infatti, pur avvertendo che la gatta sarebbe morta entro poche ore se non operata, chiede per salvarla non la copertura delle spese, bensì 350 euro (in nero) oppure 500 con fattura. L'alternativa? Non intervenire, lasciarla morire. No comment.
I casi virtuosi esistono anche da parte dei veterinari e non sono pochi, ma va detto che è anche questo genere di comportamenti che incrementa malcostume e indifferenza nella popolazione.
I colpevoli di maltrattamenti non sempre vengono assicurati alla giustizia. Il punto allora è : due secoli fa qualcuno disse "L'italia e' fatta...facciamo gli italiani!". Se quel signore sapesse... che oggi, due secoli dopo: "il mondo e' fatto, ma mancano gli esseri umani?". L'ignoranza della legge infatti qui non c'entra, e' la civilta' il problema. Che sia stato uno straniero od un nostro connazionale, non fa alcuna differenza : costui non e' un uomo.
Noi, pero'... lo vogliamo aiutare; lo informiamo:
Per dovere di cronaca ecco le pene previste dal nostro "codice di procedura penale" per questo tipo di reati:
1) L'abbandono di animali è punito dalla "nuova legge" con l' arresto fino ad un anno o con un'ammenda fino a 10 mila euro.
2) I casi di maltrattamento sono puniti con il carcere da tre mesi ad un anno, a seconda della gravità (ed e' il caso della gattina sopracitata), o con la multa da tre a 15 mila euro.
Non resta dunque che nascondersi per questo genere di delinquenti. Ma...dove ?
Dovere Di Cronaca
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