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8 MARZO. Il Pd presenta " diffida " mentre si aspetta il Tar


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quirinale napolitano celebrazione 8 marzo festa della donna Questa mattina il Partito Democratico ha presentato richiesta alla commissione elettorale di Roma di non riconsegnare le liste con le firme sequestrate in quegli stessi uffici da due giorni, la richiesta e' stata  motivata dal fatto che secondo l'opposizione queste liste vanno considerare tra gli "atti di significazione" cioè come corpo di reato, per cui la riconsegna dovrebbe avvenire solo per decisione di un magistrato e di nessun altro.

Al Quirinale Giorgio Napolitano intanto nella giornata dedicata alla festa della donna continua a mandare messaggi distensivi invitando tutti a credere ancora tenacemente nella costituzione; ha detto: " ...una democrazia che si rispetti non deve aver bisogno di eccessivi atti di coraggio..."

Ieri pero' Bersani: "Siamo colpiti dall'arroganza incredibile con la quale il centrodestra si e' mosso, e sarebbe sbagliato dare ancora occasione al centrodestra di nascondersi dietro al Quirinale' ha commentato cosi' l'approvazione dello strumento-decreto interpretativo. " La responsabilità di questo decreto è solo  del governo Berlusconi che sia chiaro, Napolitano ha rispettato con la sua firma una parte dell'elettorato italiano, che non meritava di essere escluso, per gli errori di politici troppo disabituati al rispetto delle regole. Ora -ha detto ancora- se non teniamo ben fermo questo punto viene meno ogni discorso ragionevole per la manifestazione del 13. A questo punto ogni trucco e' pensabile, avendo visto il piu' vergognoso dei trucchi'.

Bersani ha anche annunciato l'eventualita' di iniziative giudiziarie in tutte le sedi, compresa la Corte Costituzionale", ma ha consigliato in realta' quello che e' "il più democratico dei metodi per esprimere lo scontento verso il centrodestra: il voto con parole d'ordine come lavoro e regole".

E' intanto iniziata poco fa a Roma la camera di consiglio del Tar. I giudici amministrativi del tribunale oggi dovrebbero emettere giudizio in merito all ricorso presentato dal Pdl contro la non ammissione della lista nella provincia di Roma, per ritardi e documentazione mancante. Un aiuto dovrebbe venire anche dal nuovo decreto "interpretativo",  il cui primo articolo prevede rispettati i termini orari per la presentazione con la sola presenza degli addetti incaricati all'interno dell'edificio competente, cioe' il Tribunale, gli stessi delegati poi dice l'articolo:"possono effettuare la presentazione delle liste dopo le ore venti del primo giorno non festivo seguente a quello di entrata in vigore del decreto"

Le proteste ormai stanno continuando in modo imprevisto e determinatissimo, le frasi di protesta sono piu' o meno le stesse : vergogna ed ingiustizia secondo la maggior parte dei cittadini. Tra loro molti "ex elettori"del Pdl, che per motivi di privacy la testata preferisce non esporre ( nonostante il loro esplicito volere), hanno da ieri gia' comunque deciso di dirigere altrove il voto prima destinato alla candidata Renata Polverini.

La decisione del Tar e' dunque attesa entro oggi.

Dovere Di Cronaca

A.D.


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