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Bicarbonato killer. Non migliorano le condizioni della nuotatrice minorenne in coma.


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Bicarbonato killer. Non migliorano le condizioni della nuotatrice minorenne in coma. Siracusa - Restano gravi le condizioni di E.V., nuotatrice romana minorenne di 14 anni, tesserata dell' Aurelia Nuoto. Oggi è ancora in coma, nessun miglioramento da domenica scorsa quando è stata operata alla testa presso l'Umberto I di Siracusa. Il direttore sanitario Anselmo Madeddu rende noto che le condizioni dell'adolescente sono stazionarie e gravi, tanto che la prognosi resta riservata.

Lo scorso sabato pomeriggio la ragazzina aveva ingerito una dose elevata di bicarbonato di sodio (20 cucchiai per la precisione) insieme ad acido citrico (citrosodina) e ad un farmaco antinfiammatorio. Tali sostanze le hanno causato un edema cerebrale diffuso dovuto all'alterazione dei valori dei principali elettroliti dell'organismo.
Com'è successo. L'assunzione del micidiale cocktail sarebbe stata dettata da una bravata infantile, secondo la mamma ed il suo allenatore. "Io faccio l'allenatore da 26 anni e ne ho viste tante di bravate, perchè questa è una fascia di età in cui i ragazzi non sanno quel che fanno" dichiara in proposito Alfredo Caspoli lasciando intendere ciò che parrebbe ovvio, cioè che non si tratta di doping. Il bicarbonato non appartiene, infatti, all'elenco delle sostanze dopanti, come l'EPO (eritropoietina) per intenderci.

Perchè in Sicilia. E.V. faceva parte di un gruppo di 15 giovani nuotatori che, insieme a due tecnici del Riano Sport Center di Roma, stavano partecipando ad un raduno in Sicilia. Alloggiavano tutti a Fontane Bianche dove avevano affittato una villa. Sabato sera la piccola atleta perde conoscenza e viene trasportata al pronto soccorso di Avola. Domenica mattina viene trasportata al Policlinico Umberto I di Siracusa dove subisce un intervento chirurgico d’urgenza atto alla riduzione dell'edema.

Overdose. La mamma ha subito detto alla stampa che la figlia aveva in camera sua una scatola di bicarbonato da usare nella vasca da bagno, per rilassarsi. Quella maledetta sera, invece, la 14enne si sarebbe riunita insieme alle altre compagne per assumere bicarbonato in grandi quantità, come per una "sfida". "Non era un tentativo di migliorare le prestazioni  - dichiara ancora la madre della ragazza in coma - ma solo uno stupido gioco, anche se adesso mia figlia rischia la vita. Mi auguro che questa vicenda possa essere da monito perché anche la sostanza più innocua può far male se ingerita in grandi quantità".
Alfredo Caspoli, d'altra parte, istruttore presso l’Aurelia Nuoto ed attuale responsabile del nuoto nel Riano Sport Center, racconta anche di quel raduno "ricreativo", che voleva essere più una vacanza che una gara, od un allenamento, "non ci si stava preparando per nessuna gara, siamo tutti addolorati e in ansia, speriamo riesca a farcela, allora le diremmo solo bentornata tra noi."  dice Caspoli.
Sarà.
Vero è anche, però, che il bicarbonato ha la potenzialità di ridurre la formazione di acido lattico quando i muscoli vanno in carenza di ossigeno a causa di intensa attività agonistica (riduce i crampi da anaerobiosi) consentendo di continuare a nuotare invece di fermarsi. La Procura della Repubblica di Siracusa si sta occupando dell'accertamento dei fatti dopo l'apertura di un fascicolo d'inchiesta sul caso della sfortunata minorenne, che resta anche la testimone chiave della vicenda.
Serena Todaro
DOVEREDICRONACA

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