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Legge sulla corruzione Sì al Senato. Di Pietro: favorirà la corruzione.


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Legge sulla corruzione Si al Senato. Di Pietro: favorirà la corruzione. E' soddisfatto il ministro della Giustizia, Paola Severino, la tanto attesa legge sulla corruzione ha ottenuto in Senato 228 voti favorevoli e 33 contrari :”questa è una legge forte ed equilibrata di cui l’Italia può dirsi orgogliosa. Per la prima volta, si affronta in modo adeguato il problema della corruzione con la finalità di prevenirla e reprimerla, al contrario di quanto accaduto all’indomani di Mani pulite quando la politica cercò invece di rallentare l’azione della magistratura”.

Qualcuno però è deluso, Antonio Di Pietro, quello di “mani pulite”, oggi leader dell'Italia dei Valori boccia senza appello il ddl: ''Il ddl è anticorruzione di nome ma pro-corruzione di fatto. Rappresenta un salto indietro di 80 anni, perché torna al codice Rocco e così annulla anche le modifiche positive che erano state apportate nel 1990. In compenso non annulla per niente quello che, invece, andava cancellato: le riforme fatte da Berlusconi per salvare se stesso, nonostante volessero dire impunità per centinaia di altri mascalzoni"; Di Pietro spiega chiaramente in perché di tanta delusione :

"Non è stato ripristinato il reato di falso in bilancio, non sono stati allungati i tempi della prescrizione, però è stata rimaneggiata la fattispecie di reato sulla concussione per induzione, cioè l'unica che conti per i politici e per gli amministratori, in modo da rendere più lieve la pena e ancora più facile la prescrizione'”, insomma, questa legge anticorruzione sarebbe solo uno specchietto per le allodole, un modo per fronteggiare le proteste di gran parte dell'opinione pubblica, di chi è stanco di dover vivere al limite della povertà per foraggiare una massa informe di parassiti della società.

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