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Dimissioni Monti, spread a 350 e borse in caduta libera.


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Le dimissioni del Premier Monti: spread in rialzo e borse in picchiata Venerdì sera, quando le borse erano chiuse, il Presidente del Consiglio Mario Monti, ha presentato le sue dimissioni; il Premier italiano ha comunicato al Presidente della Repubblica che prima, però, approverà la legge di stabilità.

In una nota del Quirinale, riferita all'incontro tra Napolitano e Monti si legge: “non ritiene infatti possibile l'ulteriore espletamento del suo mandato e ha di conseguenza manifestato il suo intento di rassegnare le dimissioni”.

I motivi di una decisione così importante per gli italiani, reduci da mesi di sacrifici, Monti li ha raccontati ad Ezio Mauro, direttore di Repubblica: “sono convinto di aver fatto la cosa giusta e in ogni caso non potevo farne a meno, dopo quel che è successo. Ma sono preoccupato, naturalmente: non per me, ma per quel che vedo”, quel che è successo lo leggiamo ancora nella nota del Quirinale: “la dichiarazione resa ieri in Parlamento dal Segretario del Pdl on. Angelino Alfano costituisce, nella sostanza, un giudizio di categorica sfiducia nei confronti del Governo e della sua linea di azione”, quindi il motivo principale delle dimissioni è la sfiducia virtual-sostanziosa espressa dal Popolo della Libertà.

Le dimissioni del Premier Tecnico condizioneranno i mercati nei prossimi mesi per questo Monti ha spiegato a Repubblica: "Ho preferito che la decisione e l'annuncio cadessero in un giorno di mercati chiusi con ventiquattro o trentasei ore di tempo per riassorbire un eventuale colpo nella speranza naturalmente che il colpo non ci sia. Spiegando subito, in ogni caso, che le dimissioni diventeranno effettive solo dopo l'approvazione della legge di stabilità, che spero proprio arriverà come previsto".

Adesso la parola spetta al popolo italiano e alla sua capacità di sopportazione, lo spread è schizzato a 350 e piazza affari ha perso il 3%, ed è solo l'inizio.

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