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Le cave di via ardeatina. l'eccidio delle fosse ardeatine.


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napolitano il 24 marzo 2010 per non dimenticare 24 marzo 2010. L' importanza di non dimenticare: e' ancora e sempre il messaggio di Giorgio Napolitano.

Le "Fosse Ardeatine" prima di quel 24 marzo di 66 anni fa, non erano altro che semplici normalissime cave. Cave di un materiale usato per costruire: la pozzolana, una sorta di pietra pomice che prende il nome dalla città di Pozzuoli. Erano antiche e banalissime cave romane in via Ardeatina. I nazisti, pero' quel giorno del 1944 decisero di utilizzarle per uccidervi 335 persone e seppellirne i cadaveri, nelle fosse appunto.

L' eccidio e' rimasto cosi' il simbolo dello scempio della Germania nazionalsocialistista durante il periodo dello sterminio ebraico e dell'occupazione nazista in Italia. Da allora le Fosse Ardeatine sono diventate monumento alla memoria di quei caduti ed è là che oggi Giorgio Napolitano ha deposto la corona di fiori in rappresentanza del popolo italiano.

"Bisogna onorare la storia d'Italia..." ha detto stamattina il nostro Presidente della Repubblica. " Ho il dovere come si sa e com' è scritto nella Costituzione -ha aggiunto Napolitano- di rappresentare l'unità nazionale, non penso ad altro che a questo: come contribuire per mia parte a tenere unito il Paese, e sono qui per ribadire che cosa abbia rappresentato il segno del superamento della tragica esperienza della guerra e della barbarie nazista, la fondazione dello Stato democratico e la Costituzione, che noi dobbiamo onorare anche rispettando tutte le istituzioni dello Stato democratico". La cerimonia di commemorazione delle vittime del 24 marzo 1944 si è poi conclusa con una doppia funzione religiosa: il rito cristiano e' stato celebrato da Monsignor Sartori, quello ebraico dal Rabbino R.Di Segni. Assunta Di vito

Dovere Di cronaca





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