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Messaggio del Presidente Napolitano per il primo anniversario del terremoto in Abruzzo


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Napolitano Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione del primo anniversario del terremoto in Abruzzo, ha rivolto alla popolazione colpita il seguente messaggio:

"Un anno fa la terra d'Abruzzo è stata colpita dal devastante terremoto che si è abbattuto su L'Aquila e sulle zone circostanti. Una tragedia che ha provocato pesanti, inconsolabili lutti e gravi sofferenze - queste ultime non ancora pienamente superate - alla popolazione, e che ha nello stesso tempo procurato danni ingenti al tessuto urbano e al prezioso patrimonio culturale e artistico di un territorio di antica civiltà.

Di fronte a quei drammatici eventi, l'Italia ha saputo unirsi con esemplare slancio e generosità. L'azione di soccorso e di assistenza ha visto la mobilitazione rapida ed efficace di tutti i soggetti istituzionali e del mondo del volontariato.

Desidero ancora una volta sottolineare, come già ebbi modo di fare nel corso della mia visita a L'Aquila all'indomani del terremoto, la grande intesa e sinergia che si è venuta a stabilire a tutti i livelli: corpi militari, vigili del fuoco, autorità regionali e locali, con la piena assunzione di responsabilità operative e di coordinamento da parte del Dipartimento della Protezione Civile efficacemente diretto.

Un riconoscente pensiero rivolgo in particolare al corpo dei Vigili del fuoco la cui bandiera ho voluto decorare in Quirinale.
La Protezione Civile costituisce un sistema complesso - al cui vertice si colloca l'apposita struttura costituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e presente anche capillarmente sul territorio - destinato ad interagire con le altre istituzioni pubbliche centrali e locali, per mobilitare e integrare tutte le energie e le competenze che occorre coinvolgere nelle situazioni di emergenza.

Un modello organizzativo sviluppatosi e progressivamente perfezionatosi a partire dagli anni '90, dotato di poteri eccezionali e che ha raggiunto livelli di straordinaria efficienza, riconosciuti anche a livello internazionale. Un modello che è chiamato a fronteggiare le calamità naturali e ad esse deve dedicarsi, senza perdersi in altre direzioni di intervento pubblico per ovviare alle lentezze di procedure ordinarie non ancora rinnovate e semplificate come è necessario da tempo.

In questo sistema si inserisce armonicamente l'insostituibile apporto dei volontari, una ricca e variegata realtà di associazioni, movimenti e singoli cittadini, capace di mobilitarsi con sorprendente tempestività per offrire spontaneamente e gratuitamente il proprio aiuto a tutti coloro che si trovano in difficoltà. A questi uomini e a queste donne, tra cui tanti giovani, che costituiscono una preziosa ricchezza del nostro tessuto civile, testimoniando costantemente il valore della solidarietà, va la profonda gratitudine di tutto il Paese e di quanti hanno potuto direttamente sperimentarne la generosità e il calore umano.

Desidero infine rinnovare - anche alla luce delle prove di coraggio e di adattamento fornite nel corso di un anno così difficile - il giusto riconoscimento della dignità, della fierezza e della capacità di reazione con cui la popolazione colpita dal terremoto ha saputo affrontare lutti e difficoltà di ogni genere.

Nel ricordo delle vittime, rinnovo ai familiari sentimenti di commosso cordoglio e di vicinanza, anche a nome dell'intera Nazione, ed auspico che l'impegno di partecipe solidarietà manifestatosi in occasione del terremoto possa ancora sorreggere lo sforzo di ricostruzione del centro storico de L'Aquila e possa più in generale costituire un esempio per affrontare, con lo stesso spirito di forte coesione istituzionale e sociale, le sfide che il Paese è chiamato ad affrontare nell'attuale difficile fase economica interna e internazionale".

Roma, 5 aprile 2010

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