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Patto sul nucleare tra Sarkozy e Berlusconi: nel 2013 la prima centrale.


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Patto nucleare tra Sarkozy e Berlusconi

Berlusconi, Sarkozy e le centrali nucleari...

Parigi. Ieri. L'incontro tra Nicolas Sarkozy e Silvio Berlusconi ha definitivamente confermato che il nostro Premier è determinatissimo a ottenere energia elettrica attraverso nuove centrali nucleari.
L'accordo ha aperto la strada per le società francesi specializzata nello sviluppo nucleare al mercato italiano. Nei prossimi anni, grazie all'enorme esperienza della Francia, saranno costruite in Italia quattro centrali nucleari di terza generazione che serviranno a generare il 25% dell'energia elettrica consumata nel nostro paese; saranno delle vere supercentrali, capaci di generare 1.600 megawatt e di durare 60 anni, a fronte dei 40 delle attuali. Il primo di questi reattori nucleari, secondo le previsioni di entrambi i paese, dovrà essere operativo dopo il 2013.Il Presidente del Consiglio Italiano è molto determinato: "la decisione di ricominciare con il nucleare è assolutamente doverosa. Eravamo un paese all'avanguardia in questo campo, Enrico Fermi era italiano, nel 1964 avevamo già una centrale atomica in funzione"... oggi, dopo il referendum del 1987 che eliminò lo sfruttamento del nucleare "in Italia l'energia viene pagata dai cittadini e dalle imprese circa il 30% in più di quel che pagano gli altri concittadini europei, il che ci mette in difficoltà per quel che riguarda la competitività delle imprese".

Resta da vedere se tra qualche anno i cittadini italiani riusciranno a pagare l'energia con lo sconto del 30% o se non si vedranno rincarare il conto come contributo alla costruzione delle nuove centrali.


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