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Piero Marrazzo "vittima predestinata" di tentata estorsione: "Ringrazio mia moglie e le mie figlie..."


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Marrazzo incontra la stampa Il giornalista Piero Marrazzo ha incontrato la stampa.

Roma - Oggi - La Suprema Corte di Cassazione ribadisce la legittimità delle misure cautelari emesse lo scorso ottobre dal Giudice per le indagini preliminari a carico dei Carabinieri autori della tentata estorsione ai suoi danni. In particolare la sentenza 15082 conferma le accuse ai carabinieri indagati per l'estorsione a Marrazzo rilevando che si trattò di un' "accurata preparazione di quella scena, che prevedeva non solo la presenza della droga, ma anche, nello stesso tavolino, accanto al piatto che la conteneva, della tessera personale della vittima, affinchè non vi fossero dubbi sulla identificazione del personaggio".
"In questi sei mesi - ha commentato Piero Marrazzo- ho scelto il silenzio per rispetto dei giudici, degli ivestigatori e dell'Arma dei Carabinieri e mi sono assunto le mie responsabilità verso i cittadini e gli elettori dimettendomi per colpe che sono personali e che hanno coinvolto anche la mia famiglia". Marrazzo é stato ritenuto, dalle indagini fin'ora condotte, soltanto "vittima e testimone" di quanto accaduto mesi fa. "E' importante - ha detto, provatissimo dalla vicenda - che ciò sia stato affermato dalla Cassazione. In questo periodo sono stato in silenzio e non ho contestato tutte le falsità che sono state dette su di me. La verità l'ho detta davanti ai giudici. Oggi ho pensato che in questo Paese un cittadino può attendere il lavoro della magistratura con fiducia". Sono 24 le pagine di motivazione relative all'udienza del 24 febbraio con cui la Cassazione conferma le misure cautelari nei confronti dei carabinieri coinvolti. I giudici hanno confermato il quadro di accuse, aggravandolo pure, per i quattro militari che hanno "teso l'agguato" a Marrazzo per ricattarlo col video che lo mostrava in mutande insieme al trans e ad una dose di cocaina, e per ricavarne più soldi possibile.

Il cammino personale dell'ex Governatore della Regione Lazio forse non é finito dopo la drammatica esperienza da lui vissuta, ma si é mostrato deciso e stimolato dalla vicenda a tornare al suo lavoro di giornalista: "Sono pronto a rientrare in Rai, sono a disposizione dell'azienda. Tornerò a fare il mio vecchio lavoro nella comunicazione" ha detto.

Piero Marrazzo in questa brutta storia ha dato prova a tutti di essere senz'altro maestro di umiltà e rispetto verso organi competenti come Stampa e  Magistratura, a prescindere da qualunque altra opinione. Doveredicronacaâ„¢
Assunta Di Vito








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