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Napolitano oggi: "Promulgherò doverosamente il Ddl lavoro"


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primo maggio 2010 parla napolitano 1 maggio 2010. Giorgio Napolitano ha "pacatamente tuonato" oggi durante la celebrazione della Festa del Lavoro al Quirinale: "l'articolo 1 della nostra Costituzione pone il lavoro a fondamento della Repubblica e non si tratta di un residuato post-bellico di singolare marca italiana. Quel valore - ha detto - è la chiave dell'economica sociale di mercato cui la più recente e attuale Carta di principi e di indirizzi dell'Unione Europea, il Trattato di Lisbona, ancora il progetto dell'Europa unita".

C'erano i precari dell'Ispra ed altre delegazioni, in rappresentanza delle classi più deboli e a rischio dei lavoratori, dinanzi ai quali ha detto:"I fenomeni di sfruttamento schiavistico del lavoro degli immigrati, di ostentata e violenta illegalità a fini di manipolazioni per il mercato del lavoro sono intollerabili in un Paese civile, nell'Italia democratica, e vanno stroncati con ogni energia". Il presidente ha fatto esplicito riferimento all'inchiesta di Rosarno aggiungendo poi in generale per tutti che"nulla può giustificare violazioni evidenti delle leggi e dei diritti dei lavoratori, neppure la più critica delle congiunture economiche"...
Sulla sicurezza invece ha dichiarato l'assolluta necessitità di un impegno più severo atto a "garantire la sicurezza e la vita sul lavoro". Il Presidente  ha poi ricordato quanti hanno perso la vita per le rischiose e umilianti condizioni in cui prestavano la loro opera...ed ha tenuta particolarmente a citare la storia di Marta Lunghi di Ottobiano , di 22enne di Pavia, morta dopo un grave infortunio nell'azienda in cui lavorava in nero per cinque euro l'ora. "Credo che abbiamo noi tutti avvertito un senso di profondo sgomento e di ribellione morale ascoltando qualche settimana fa in televisione la sua storia"ha detto...
Rimanendo in tema di lavoro e giustizia sociale il Presidente ha annunciato la sua ferma intenzione di dare il via libera al disegno di legge sul lavoro in materia di arbitrato, Ddl da lui rinviato alle Camere. Napolitano lo promulgherà "come la Costituzione tassativamente prescrive, anche se qualcuno mostra di ignorarlo" ha sottolineato; e proprio in merito al provvedimento ha spiegato di aver voluto rinviarlo alle Camere "con messaggio motivato" ed ora aspetterà la conclusione del riesame parlamentare in corso. "Apprezzerò vivamente ogni riscontro positivo alle osservazioni da me formulate - ha aggiunto- ma astenendomi doverosamente da ogni commento e giudizio", ha detto il Presidente della Repubblica.

Doveredicronaca

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