Kurt Westergaard: 'Ho trovato un ragazzo con un'ascia nel corridoio'
Domenica 03 Gennaio 2010 17:36
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"Non voglio lasciare la Danimarca, la mia casa o le immagini che ho disegnato. Le idee anche se controverse devono poter uscire allo scoperto.
Queste le parole dell'artista Kurt Westergaard reduce da un tentato omicidio.
Minacciato dal 2006 per aver disegnato alcune vignette che avevano per protagonista Maometto, Westergaard ha reagito rapidamente, dopo aver scoperto un'intruso si è subito nascosto nella cripta che i servizi segreti danesi avevano istallato in bagno per proteggerlo dagli integralisti islamici che hanno da tempo messo una taglia sulla sua testa.
L'attentatore, un 27enne somalo con stretti legami con il movimento islamico Al Shabab e con al Qaeda, ha fatto irruzione nell'appartamento e quando ha visto l'uomo oggetto della sua furia omicida riunchiudersi dietro una porta blindata ha cominciato a gridare slogan e parole come VENDETTA e SANGUE brandendo un'accetta.
Fortunatamente la polizia è intervenuta in pochissimi minuti, grazie anche alle telecamere di sorveglianza e ai numerosi sistemi d'allarme presenti nella casa. L'aggressore è stato subito colpito due volte ed è stato arrestato.
Durante quei momenti interminabili Westergaard ha sentito piangere la sua nipotina di cinque spaventata ed impossibilitata a muoversi a causa di un ingessatura: "Ho dovuto prendere una decisione molto difficile, in una frazione di secondo, ma quando ho deciso di rinchiudermi nella Panic Room sapevo che i soccorsi sarebbero stati immediati e che sarebbe andato tutto bene."
"Per quel che mi riguarda, ho 75 anni e questo fatto mi dà un vantaggio, ho meno paura della morte perché ho meno da perdere, avendo meno vita davanti", dice con sarcasmo.
Per quanto riguarda le caricature di Maometto, il vecchio artista con la passione per la guerra civile spagnola è schietto: «Non mi pento di averlo fatto, la lotta per la libertà di espressione non deve fermarsi mai e dobbiamo combattere ferocemente per essa." "Non so quanti sono i potenziali terroristi in Danimarca che vogliono uccidermi, ma so che la maggior parte dei musulmani che vivono qui sono tranquilli ".
Una delle dodici vignette pubblicate sul quotidiano danese Jyllands Posten, nel 2005 e successivamente da vari giornali europei mostrava Maometto con una bomba nel turbante.
Quattro anni dopo le Ambasciate danesi sono state attaccate in tutto il mondo e decine di persone sono morte.
Come autore delle vignette è stato citato anche da un tribunale giordano per testimoniare sul suo attacco all'Islam.
"Questo evento può servire a rendere le persone consapevoli del pericolo di intolleranza: non si tratta di un soldato ucciso nel lontano Afghanistan, la minaccia è tra noi e questa è la prova. La controversia sulle vignette, egli dice, "Era come una catarsi, in questo paese. Quando queste persone sono venute in Europa non avevano niente e noi gli abbiamo dato tutto ... chiediamo solo di comportarsi secondo le nostre tradizioni democratiche, e nel rispetto della libertà di espressione ".
Eppure lui è ottimista. "Ho visto che il nazismo e il comunismo sono stati sconfitti. Credo che si possa battere anche il radicalismo islamico ma dubito che possiamo esportare i nostri valori in altre parti del mondo, quindi dubito molto di quello che stiamo facendo in Afghanistan ".
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