Google+

Craig Venter crea la prima forma di vita artificiale. Le speranze e i timori.


clicca qui per le news su Kayenna.com

Craig Venter e il genoma artificiale. Creata in laboratorio la prima forma di vita artificiale. - John Craig Venter è un biologo statunitense, noto per aver sfidato il Progetto Genoma Umano nella corsa al sequenziamento del genoma; oggi insieme al suo team composto da 20 scienziati, ha annunciato i risultati di un lavoro iniziato più di 10 anni fa e costato ben 40 milioni di dollari.

Il gruppo di ricercatori, guidato da Craig Venter, Hamilton Smith e Clyde Hutchison è riuscito a costruire da zero il genoma di un batterio, creando, di fatto una nuova forma di vita sintetica, la prima al mondo, un evento descritto  dallo stesso Craig come “il momento cruciale della biologiaâ€, l'alba di una nuova era in cui è presentata una nuova vita a beneficio dell'umanità, una rivoluzione che consentirà a batteri di creare biocarburanti, assorbire anidride carbonica dall'atmosfera e persino fabbricare vaccini.

Il nuovo organismo si basa su un batterio che causa la mastite nelle capre, ma al suo interno è presente un genoma sintetico che è stato interamente costruito dai prodotti chimici in laboratorio. In realtà, lo scienziato ha dichiarato che il suo esperimento, non serve a "creare la vita da zero", ma piuttosto una nuova vita fuori dalla vita già esistente utilizzando DNA sintetico per riprogrammare le cellule e formarne di nuove che sono specificate dal DNA sintetico.

Tutto il lavoro svolto finora, si è concentrato su microorganismi. Si prevede che, visto quanto poco si sa della biologia umana, nessuna applicazione di tale lavoro sarà o dovrebbe essere tentata negli esseri umani.

La questione apre però una serie di interrogativi morali, filosofici e religiosi, Venter è accusato da più parti di volersi sostituire a Dio e molti temono che gli organismi artificiale possano sfuggire al controllo dei “creatori†e causare inimmaginabili danni ambientali oppure essere usati come armi biologiche; queste paure, non sono affatto fantascientifiche, lo stesso Craig Venter, ha inserito  nel DNA della forma di vita artificiale da lui creata, ben quattro WATERMARK,  una specie di firma indelebile, per aiutare a rintracciare i suoi discendenti che dovessero sfuggire al suo controllo, gli scienziati inoltre per limitare il rischio hanno costruito una dipendenza a determinate sostanze nutritive, senza le quali i microorganismi non possono sopravvivere.

fbPixel